SANTA MESSA EPIFANIA 2017

LA PAROLA
6 gennaio 2017
Venerdì
Epifania del Signore (s) – P
Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra
Liturgia: Is 60,1-6; Sal 71; Ef 3,2-3.5-6; Mt 2,1-12

PREGHIERA DEL MATTINO
Gesù, nostro Salvatore, allontana ogni ostacolo dal cammino di coloro che ti cercano e concedi loro, dopo che ti hanno trovato e dopo che hanno ricevuto la tua luce, la santa gioia di offrire ad altri ciò che hanno ricevuto. A noi che ti preghiamo all’inizio di questa giornata concedi la grazia di avere sempre per stella la Madre di Dio: Maria ci guidi verso di te, che sei la luce eterna.

ANTIFONA D’INGRESSO
È venuto il Signore nostro re: nelle sue mani è il regno, la potenza e la gloria.

COLLETTA
O Dio, che in questo giorno, con la guida della stella, hai rivelato alle genti il tuo unico Figlio, conduci benigno anche noi, che già ti abbiamo conosciuto per la fede, a contemplare la grandezza della tua gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo…

PRIMA LETTURA (Is 60,1-6)
La gloria del Signore brilla sopra di te.
Dal libro del profeta Isaia
Àlzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te.
Poiché, ecco, la tenebra ricopre la terra, nebbia fitta avvolge i popoli; ma su di te risplende il Signore, la sua gloria appare su di te.
Cammineranno le genti alla tua luce, i re allo splendore del tuo sorgere.
Alza gli occhi intorno e guarda: tutti costoro si sono radunati, vengono a te.
I tuoi figli vengono da lontano, le tue figlie sono portate in braccio.
Allora guarderai e sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo cuore, perché l’abbondanza del mare si riverserà su di te, verrà a te la ricchezza delle genti.
Uno stuolo di cammelli ti invaderà, dromedari di Màdian e di Efa, tutti verranno da Saba, portando oro e incenso e proclamando le glorie del Signore.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 71)
Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.
O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto.
Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.
Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.
Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.
I re di Tarsis e delle isole portino tributi,
i re di Saba e di Seba offrano doni.
Tutti i re si prostrino a lui,
lo servano tutte le genti.
Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.
Perché egli libererà il misero che invoca
e il povero che non trova aiuto.
Abbia pietà del debole e del misero
e salvi la vita dei miseri.
Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.

SECONDA LETTURA (Ef 3,2-3.5-6)
Ora è stato rivelato che tutte le genti sono chiamate in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini
Fratelli, penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio, a me affidato a vostro favore: per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero.
Esso non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come ora è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito: che le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità, a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vangelo.
Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO (cf. Mt 2,2)
Alleluia, alleluia.
Abbiamo visto la sua stella in oriente
e siamo venuti per adorare il Signore.
Alleluia.

VANGELO (Mt 2,1-12)
Siamo venuti dall’oriente per adorare il re.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”».
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».
Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.
Parola del Signore.

OMELIA
La festa, la solennità dell’Epifania del Signore, la festa della manifestazione. Manifestazione del Signore a tutto il mondo. La liturgia oggi è piena di luce, della luce di colui che illumina, che ha illuminato il mondo intero. Già il profeta, e subito all’inizio delle letture ci incoraggia, ci sprona: «Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te». Sono finite le tenebre, ci dice Isaia. È finita la notte. Sta per arrivare il giorno, sta arrivando la luce vera… E’ la luce vera è arrivata… Inizialmente ha brillato, ha illuminato solo il popolo di Israele,… Betlemme, pastori, pochi eletti che hanno visto la Luce. Ma la vera luce, la luce cosi grande non poteva rimanere per pochi eletti. Il Signore è nato per tutti gli uomini, per tutte le genti. Ecco, la festa di oggi ci ripresenta, ci fa partecipi, attraverso il mistero della liturgia, ci fa partecipi di questo mistero dell’Epifania, della manifestazione. Erano studiosi i re magi, sapevano guardare il cielo, scrutare le stelle, «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei?» Sono in cerca e in ricerca di Dio, in ricerca della Verità. Ed egli si lascia trovare, non si nasconde, perché il nostro Dio è l’Emmanuele. E’ il Dio con noi… Fa vedere loro la guida, li fa vedere i segni, la stella, la stella che ogni tanto si perde, sparisce dai loro occhi, allora loro perdono la strada, ma chiedono, domandano gli altri, per andare avanti, per camminare su, per andare verso il Signore. Ecco, anche noi come i magi, siamo in ricerca, in ricerca di Lui, in ricerca di quella luce, della luce della fede… Dobbiamo saper riconoscere nella nostra vita i segni, i prodigi del Signore, quei piccoli e quei grandi, quelli di ogni giorno e i grandi miracoli che il Signore compie per noi (e in noi). E se ogni tanto ci capita di perdere la stella, come ai re magi, quella luce che ci guida verso lui, sappiamo dove trovarla, dove ri-trovarla, sappiamo che quella vera, la luce vera e solo la sua. Chiediamo a lui, all’Emmanuele perché ci riveli la nostra stella, la nostra guida la nostra strada che ci porterà direttamente a Lui. (Padri Silvestrini)

PREGHIERA SULLE OFFERTE
Guarda, o Padre, i doni della tua Chiesa, che ti offre non oro, incenso e mirra, ma colui che in questi santi doni è significato, immolato e ricevuto: Gesù Cristo nostro Signore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Noi abbiamo visto la sua stella in oriente e siamo venuti con doni per adorare il Signore.

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
La tua luce, o Dio, ci accompagni sempre e in ogni luogo, perché contempliamo con purezza di fede e gustiamo con fervente amore il mistero di cui ci hai fatto partecipi. Per Cristo nostro Signore.

MEDITAZIONE
Notate qui l’insigne Provvidenza di Dio, che ha condotto a lui diverse persone in modi differenti. I Magi videro una stella. E che cosa fecero a quella vista? Senza indugio intrapresero un cammino del quale non vedevano la fine, e seguirono l’astro, lasciando dietro di sé le loro donne, i loro bambini, le loro gioie domestiche. Non li fermarono né il rigore della stagione né la difficoltà della strada. Disprezzando tutte queste cose si predisposero subito alla partenza.
Ecco che dei Magi vengono da Oriente!“.
Benedetti, in verità, coloro che rispondono così, senza tardare, alla “chiamata di Dio”. E attraverso quale varietà di modi, fratelli miei, egli ci chiama senza sosta! Ci chiama attraverso le calamità, le buone azioni, i doni; ci chiama attraverso delle promesse, attraverso i nostri propri pericoli, gli esempi degli altri. Dirò di più: ci chiama attraverso gli stessi peccati; e non dobbiamo stupircene, poiché, nella sua sapienza infinita, Dio trae il bene dal male.
SAN CARLO BORROMEO


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Gibran
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Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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