SCIAGURA FERROVIARIA IN PUGLIA: UN DISASTRO ANNUNCIATO

di Raffaele CARDILLO

Nel mentre ci associamo al dolore dei familiari delle vittime per lo scontro frontale dei due treni in Puglia, non possiamo fare a meno di sottolineare l’enormità di questa tragedia, un evento luttuoso per il quale l’imputato numero 1 è senza alcun dubbio LA POLITICA!
E’ davvero inconcepibile che all’inizio del terzo millennio vi siano ancora ferrovie a binario unico, peraltro tutte ubicate nelle Regioni del Sud, dove il rischio che accadano tali disgrazie è altissimo, nello stesso tempo le Istituzioni con i loro si baloccano con i soliti intrallazzi, perdendo di vista i bisogni reali della Comunità, in particolare i poveri lavoratori pendolari, dei veri dannati, che diuturnamente pagano sulla loro pelle un disagio immane, affrontando dei viaggi, che al confronto i gironi danteschi, appaiano delle gradevoli gite fuoriporta!
La nostra Italia, come sempre, è connotata per l’attuazione di scelte cervellotiche, ovvero quelle degli eccessi opposti!
In altre parole, privilegiamo l’Alta Velocità, con discreto successo, intanto perdiamo di vista , lasciando al loro destino studenti e pendolari che usufruiscono di carrozze sfasciate, gelate d’inverno e roventi d’estate, perennemente stracolme e con treni eternamente in ritardo!
Alla luce di questi accadimenti luttuosi e di queste rilevanti criticità, come intende la Politica porre un freno e quali programmi intende attuare, da subito, per rilanciare la rete ferroviaria del Sud?
Presumiamo che gli interventi da realizzare siano indifferibili, non possiamo continuare a contare i nostri morti, causa le inadempienze e le scelleratezze di una classe dirigente degenere ed incapace, che merita tutto il nostro disprezzo!
Non è più tempo di rimandi e di rinvii, la nostra amata Patria, sta colando a picco, e al trasporto su rotaia bisogna che si dia la massima priorità, pena l’esclusione totale dai Mercati Internazionali!

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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