Speranza per Caserta invita i cittadini a una riflessione più ampia-La città ancora invasa dai rifiuti

 

 

Sulla tragedia delle tonnellate di rifiuti che invadono le strade di Caserta, è già stato detto e scritto troppo.

Speranza per Caserta invita i casertani ad attente riflessioni, proprio in questi giorni di altissima emergenza, e prima che la città ritorni pulita (o forse è meglio dire “meno sporca”) e ci si dimentichi di quel che è stato.

Il ‘bubbone’ dei rifiuti, esito più manifesto dei vari disagi che i cittadini casertani stanno subendo e dovranno continuare a subire, è ascrivibile ad alcune cause principali. Prima fra tutte, l’altissima evasione della TARSU, tassa che costituisce fonte primaria (e vincolata) per il pagamento del servizio di nettezza urbana.

Nessuna vera e concreta campagna di recupero di queste somme è stata fatta, poiché responsabile dell’esazione non è il comune, bensì la Teleservizi, società terza “inventata” da una passata amministrazione (in cui il Del Gaudio giocava un ruolo non secondario) per riscuotere tali tributi, e trasformatasi ben presto in un carrozzone elettorale con le assunzioni di parenti ed amici della politica.

Giova a tale proposito ricordare l’esempio di svariati comuni in Italia, come Ciampino, nei quali il servizio di riscossione Tarsu viene invece affidato alla stessa ditta che vince l’appalto dei servizi di igiene urbana, oppure il caso di Pescara, in cui la società incaricata di esigere il pagamento della tassa ha anche l’obbligo della sua riscossione coatta.

In tal modo, l’evasione si è più che dimezzata, poiché la ditta ha forte interesse affinché il gettito sia più alto possibile e innesca un circolo realmente virtuoso tra pubblico e privato, tra Amministrazione e Imprenditoria, imponendo un reale e pieno concetto di responsabilità all’azienda che si aggiudica la gara.

Ed è proprio su questo secondo punto – la diabolica commistione tra “cliente” e “fornitore”, o se preferite tra “controllore” e “controllato” – che Speranza per Caserta coglie una delle maggiori debolezze del sistema cittadino.

Quanti sanno che tra i dirigenti di Caserta Ambiente figurano il vice Sindaco della città di Caserta (addirittura dirigente al personale!) ed un consigliere di maggioranza? Come si può pensare che il Comune eserciti le sue funzioni con la dovuta libertà di pensiero e di azione, quando c’è chi gioca, con posizioni di enorme potere, su entrambi i tavoli?

Per quanto tempo ancora dovremo trascinarci e scontare questi squallidi abusi di potere e questi interessi così profondamente in conflitto?

I casertani devono realizzare che, almeno in parte, sono loro stessi corresponsabili, con le loro scelte di voto degli ultimi quindici anni, al raggiungimento del punto più basso della dignità della nostra città. Ma altresì devono sapere che sulla scena politica hanno, ed avranno, a disposizione una realtà nuova, libera da qualunque coinvolgimento negli errori-orrori del recente passato politico.

Speranza per Caserta, sullo spinoso argomento del ciclo dei rifiuti, ha le idee ben chiare, e promuoverà con forza (accanto alla risoluzione dei nodi descritti in precedenza) politiche di riduzione dei rifiuti a monte, di riciclo, di differenziata spinta e di formazione capillare sul tema, soprattutto tra le generazioni più giovani.  

Perché non si parli di rifiuti solo nei giorni dell’emergenza, assommando al degrado dei cumuli di immondizia uno spreco di parole vuote o scadute.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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