TOCCANTE CERIMONIA COMMEMORATIVA IN RICORDO DEL PROF. NUNZIO GIOGLIO CHE, NEL PERCORSO DELLA SUA VITA TERRENA, HA SCRITTO LA STORIA DELL’I.T.I.-L.S. “F. GIORDANI”

Toccante cerimonia commemorativa in ricordo del prof. Nunzio Gioglio che, nel percorso della sua vita terrena, ha scritto la storia dell’I.T.I.-L.S. “F. Giordani” e fatto dell’insegnamento un’arte. di

Immagine 248 copia IMG_0840Paolo Pozzuoli

Un mese fa il prof. Nunzio Gioglio ci ha lasciati per iniziare una nuova vita. Venerdì pomeriggio, nella ricorrenza del trigesimo, presso il Santuario dedicato a S. Anna, è stata celebrata una S. Messa, in musica, in suffragio e per ricordarne la memoria. Tante le persone (colleghi, ex alunni, amici, conoscenti) che, legate al prof. Gioglio da sentimento di stima e affetto, hanno sfidato il caldo torrido per partecipare al sacro rito e per attestare vicinanza ed esprimere il loro cordoglio alla moglie ed ai figli. La celebrazione, di per sé toccante, è stata ancora più commovente per le belle parole pronunciate dall’officiante, don Michele Cicchella (dopo aver richiamato l’attenzione di tutti i presenti sul significato cristiano della morte e sul valore della fede cui rifugiarci nei momenti di sconforto e di dolore, ha raccomandato di far tesoro e tenere ben stretta l’eredità lasciata dal prof. Gioglio); per le note musicali diffuse dal violino del maestro Alfredo Tescione le cui corde sembravano vibrare con particolare intensità ed armonia senza essere sfiorate dall’arco e dalla fisarmonica ‘parlante’ del maestro Pasquale De Marco che ha rivisitato e adattato alla liturgia quei pezzi composti, meravigliosi, particolarmente graditi ed apprezzati dal prof. Nunzio Gioglio cui è stato legato da una mutua corrispondenza di ammirazione e di stima sia in riferimento all’aspetto umano che a quello professionale, due delle molteplici affinità, forti e profonde che hanno cementato un’amicizia (… e qui, per la prima volta, abbiamo notato un Pasquale De Marco nella duplice veste di artista e di amico: da artista, come tutti gli artisti che si rispettano, pur nella particolare circostanza – è davvero dura la ‘legge’ della gente di spettacolo – si è esibito in una esaltante interpretazione senza lasciar minimamente trasparire il tormentato, afflitto stato d’animo; da amico, subito dopo la celebrazione eucaristica, non ha potuto più trattenere il grande dolore che portava dentro); per il discorso commemorativo: “Il prof. Nunzio Gioglio è stato e continuerà ad essere uno degli insegnanti più carismatici che l’I.T.I.-L.S. “F. Giordani” di Caserta abbia avuto l’onore di annoverare tra il corpo docente nel ciclo della sua esistenza. Ha dedicato l’intera attività lavorativa al nobile, ma difficile e delicato fine di educare i giovani ai valori di onestà, giustizia, solidarietà, rispetto per la dignità umana, ribadendo sempre l’imprescindibilità di tali valori che meritano di essere divulgati per riaffermare l’attualità dell’insegnamento in un’epoca densa di messaggi fuorvianti. Educatore dalla profonda formazione umanistica, consapevole che cultura è sinonimo di moralità, ha coniugato il sapere al saper fare e al saper essere, partecipando alla vita dei giovani con l’autorevolezza e la saggezza del buon padre di famiglia, interessandosi alle loro problematiche e stimolandoli ad essere protagonisti della loro esistenza, senza dover subire condizionamenti di sorta. Fiero assertore della propria “Giordanità”, fiducioso nella trasformazione della scuola e nel suo miglioramento, ha saputo conciliare il passato con il presente, “traghettando” il nostro Istituto dal vecchio al nuovo, rappresentando per ciascuno di noi una presenza preziosa e un insostituibile punto di riferimento. Indimenticabili sono l’aplomb, la pacata fermezza, ma anche l’appassionata facondia del vir bonus dicendi peritus che  caratterizzavano i Suoi  innumerevoli interventi durante le Collegiali che, per consapevolezza e criticità, riuscivano a catalizzare l’attenzione dei presenti che ne condividevano appieno le riflessioni. Desideriamo, a nome di tutti noi colleghi dell’I.T.I.-L.S. “F. Giordani”, rivolgere al prof. Nunzio Gioglio un affettuoso e sincero ringraziamento non solo per l’operosa dedizione, l’equilibrio, la competenza con cui ha espletato il mandato educativo, ma anche per l’amicizia e la disponibilità mostrate sempre nei confronti di ciascuno di noi, senza pregiudizi e infingimenti. Conoscerne e apprezzarne le doti culturali, professionali e, soprattutto, umane è stato per tutti un grande privilegio. Grazie, prof.!”.

Nel prof. Nunzio Giglio albergavano genialità e passione. Suo il pregevole e concreto neologismo “Giordanità”, a simboleggiare dedizione e appartenenza all’Istituto; sue le espressioni “L’Istituto «F. Giordani» – che ha avuto ed ha docenti valorosi che cercano di coltivare l’intelligenza dei ragazzi – è una scuola che racchiude in sé un qualcosa di magico, un “quid plus” speciale che sfugge anche al più attento e scrupoloso degli osservatori esterni se è vero com’è vero che 28 ex allievi continuano a respirare l’aria dell’istituto avendo optato (… una scelta di vita) di passare dall’altra parte della cattedra e annoverarsi così fra gli attuali 249 insegnanti”; “ci sono tutti gli artisti i quali, formatisi nel laboratorio musicale dell’I.T.I.–L.S. “F. GIORDANI” di Caserta sotto la guida di straordinari docenti fra i quali Pasquale De Marco, maestro di coloro che sono uniti nella musica ma anche un dono di Dio, portano la nostra scuola su tutti i palcoscenici dove si esibiscono”; “Pasquale De Marco è il ‘Michelangelo della musica’ per l’abilità con la quale riesce a intuire e quindi a far emergere le doti artistiche che si nascondono in ogni allievo”;  “non siamo a San Remo e lo spettacolo non è certo quello dell’arcinoto festival ma siamo molto di più perché tutto quanto vi verrà qui proposto è stato preparato ed organizzato dal Laboratorio musicale dell’I.T.I.-L.S. “F. GIORDANI”, in continua crescita ed evoluzione con il coinvolgimento di tutto il personale della scuola e soprattutto per lo straordinario impegno degli studenti i quali, stasera, vi faranno viaggiare su di un treno di sogni lungo quarant’anni”; “la musica strumento di pace e linguaggio universale”. Come dire, espressioni sintesi di lezioni didattiche, di vita e perchè no, di esaltazione della musica in tutte le diverse sfaccettature: da quella abbracciata per fini professionali a quella seguita per hobby, da quella culturale a quella di costume, dall’etica alla terapeutica, e, per finire, a quella che ‘sublima e fa sentire l’armonia nei cieli’.

Punta di diamante dell’Istituto, il prof. Gioglio è stato il promotore di tutte le iniziative culturali che non potevano non essere accolte dal mitico preside prof. Francesco Villari. Sua l’iniziativa della realizzazione del volume “Quarant’anni di Vita tra memoria e testimonianza” nella speciale ricorrenza del quarantesimo anno di attività di istruzione professionale dove, al centro, c’è il ragazzo, lo studente da seguire, da stupire, da stimolarne comunque l’interesse didattico-disciplinare perché possa venir fuori l’uomo del domani, l’uomo ‘fabbro’ sia del proprio futuro che del destino che del Paese nel quale andrà ad innestarsi. Esemplare e straordinario, un trascinatore convincente e coinvolgente: assieme ad altri colleghi inscenò un tifo da stadio presso l’Auditorium dell’Università in Via Ceccano quando i magnifici ragazzi del Laboratorio Musicale dell’I.T.I.-L.S. e Tecnologico Ambientale “F. Giordani”, si classificarono al 1° posto, nella Sezione Musica, per la migliore esibizione.

Regista non tanto occulto e presenza carismatica in tutti gli spettacoli organizzati dall’I.T.I. “F. Giordani”: in Roma, dall’Auditorium ‘S. Leone Magno’ al St. Regis per le serate organizzate dall’Associazione Musicale Romana A.R.M.O.N.I. (…. con la partecipazione straordinaria anche dei maestri concertisti della New Fisorchestra Liberina e del celebre Fausto Mesolella), l’una dal tema “Fisarmoniche in Concerto” e l’altra, particolare, per l’ordine degli Ingegneri ed Architetti; e poi tutta una serie di spettacoli (dalla “Canzone Napoletana alla Canzone Italiana”, titolata “Napoli-Sanremo via Giordani” a “La canzone classica napoletana dalle origini ad oggi”; dal libro “Quarant’anni di Vita tra memoria e testimonianza” e tavola rotonda organizzata per celebrare i primi quarant’anni dell’I.T.I.–L.S. ”F. Giordani” dal titolo “L’Istituto Tecnico Industriale: mediazione tra sapere e saper fare”, all’altro, con CD, ‘UNA FINESTRA SU NAPOLI’, e tavola rotonda sul tema  “Il ‘Giordani’ di Caserta: quali prospettive per il futuro?”;  dal “NATALE ALL’I.T.I. 2010”, dedicato al prof. Michele Senatore a ‘La Giornata internazionale della donna’ e ai vari spettacoli in occasione del Natale) portati in scena presso Il Centro “Leo Amici” in Valle di Maddaloni, il Belvedere di S. Leucio, l’Auditorium I.T.I.-L.S. “F. Giordani”, la sala consiliare dell’Amministrazione provinciale di Caserta, il Multicinema “Duel”.

Ho avuto l’onore e il privilegio – artefice il maestro Pasquale De Marco – di conoscerlo (… fu subito simpatia reciproca e grande rispetto da parte mia; spesso, fino ad alcuni mesi or sono, ci incontravamo lungo la via Ferrarecce; poi, poi …) qualche anno prima della fine del secolo scorso, in occasione di uno dei tanti spettacoli di beneficenza organizzati dal laboratorio musicale ‘Sandro Caruso’ dell’I.T.I.-L.S. “F. Giordani”. Debuttava nell’insolita veste di conduttore dello spettacolo. Un grandissimo successo, ben oltre le più rosee aspettative, l’esordio: aveva affascinato la platea scatenando risate ed applausi a scena aperta. Poi – simpatico momento che mi piace ricordare – nell’annunciare e commentare le varie fasi dello spettacolo che si sarebbe svolto, rimaneva imperturbabile nel suo incredibile aplomb mentre di fronte a lui oscillava come un pendolo l’indice destro del generale Armando Scialdone (… chissà, se il professore, una volta lassù, ne abbia chiesto il significato al generale). Figura austera, severo ma giusto, leale, generoso, di una vivacità contenuta e di una eleganza sobria; un very gentleman, dal bagaglio culturale senza eguali, speso per la scuola e per gli alunni tutti, indistintamente. Uno stile inimitabile, di una vivacità contenuta, ha fatto dell’insegnamento un’arte. Il prof. Nunzio Gioglio è stato uno degli ultimi rappresentanti di una generazione in via di estinzione: quella che non ha vissuto la gioventù ma è passata direttamente dall’età dell’adolescenza alla maturità, quella cioè delle responsabilità, dall’imperativo categorico di realizzare una famiglia tutta sua. Ben presto, infatti, portò all’altare la collega Carmelina Biscardi che gli regalò quattro bei pargoli, oggi affermati professionisti: Marco, ingegnere presso una importante azienda metalmeccanica; Nicola, dirigente Promos; Lucia, docente presso l’ISIS ‘Ferraris’; Maurizio, imprenditore. È riduttivo dire che il prof. Nunzio Gioglio è stato un’istituzione presso l’I.T.I.-L.S. “F. Giordani”. E, come tutte le istituzioni che si rispettano, restano per essere celebrate, scritte e tramandate sia perché si conservi e perpetui la memoria sia perché il ricordo e le opere, vivano sempre.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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