+ VANGELO (Gv 1,19-28)

Lunedì 2 gennaio 2017

Tempo di Natale

 

 

+ VANGELO (Gv 1,19-28)

Dopo di me verrà uno che è prima di me.

 

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il Profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il Profeta Isaia». Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il Profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, Colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo». Questo avvenne in Betania, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando. Parola del Signore

 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Questi primi giorni dell’anno devono farci ricordare il tempo perduto in passato in tantissime cose insignificanti o dannose per lo spirito e il corpo. Abbiamo un anno davanti a noi, se si continua ad agire in modo avventato e spesso senza obiettivi importanti, si ripeteranno nuovamente tantissime perdite di tempo.

La prima cosa è cercare di capire in che cosa, dove si perde tempo prezioso. Qualcuno penserà che nella vita c’è bisogno di tante cose, infatti non dico il contrario, ma queste cose sono tutte veramente importanti?

Ognuno deve entrare nella propria coscienza e specchiarsi con rettitudine, non tanto per improvvisare processi inefficaci ma per focalizzare che la vita è preziosa e non dura mille anni. Siamo pellegrini, di passaggio sulla Terra per meritare il Paradiso. Dio Padre desidera la salvezza di tutti, ma sono molti quelli che sfuggono anche lo sguardo di Dio perché sottostanno alla dipendenza dei capricci.

In questi giorni mettiamoci in ascolto di Gesù che parla quando facciamo silenzio, anche interiore, e isoliamoci dove c’è vero silenzio!

Forse nell’anno passato sono stati commessi errori anche gravi, non c’è stata attenzione nella pratica delle virtù, i vizi hanno comandato dispoticamente, le relazioni con qualche familiare o un parente o amici sono deteriorate. Nell’anno trascorso sono avvenute tante cose negative, ma mi auguro per voi tantissime di buone.

Ora è il tempo di valutare il bene e il male compiuto, l’obbedienza e la disobbedienza a Gesù, la fedeltà alla preghiera giornaliera oppure la noia invincibile quando si trattava di pregare. Cosa è successo nella nostra vita di preghiera?

Nei primi giorni del nuovo anno è intelligente riflettere su quello passato senza abbattersi, per proporvi una vita migliore e spirituale. Siamo in grado di recuperare il tempo sprecato infruttuosamente, per nulla? Le occasioni perdute di Grazia, proprio quelle non ripassano.

Gesù deve nuovamente passare davanti a molti cristiani e non fermarsi perché trova i cuori chiusi oppure occupati da interessi frivoli?

Chiediamoci con molta sincerità chi vogliamo essere davanti a Gesù in questo nuovo anno. Lui vede tutto, ascolta sempre, nulla gli sfugge ma non condanna, perché chi pecca gravemente si condanna da solo/a. Lui è così mite da rimanere sempre in attesa della sincera conversione dei peccatori, e il suo Cuore soffre quando vede molti che scelgono di seguire le proposte di satana.

Sono incalcolabili i lacci lanciati nel mondo dai diavoli, per legare moltissimi ad una influenza malefica che apparentemente offre divertimenti e occasioni immorali che chiamiamo perverse, queste sono però i modi che utilizzano per far scivolare lentamente milioni e milioni di persone nell’inferno.

Noi abbiamo scelto definitivamente Gesù e la Madonna, ci siamo consacrati ai Loro Cuori e spezziamo prontamente ogni laccio satanico.

Perché il tempo è breve se consideriamo l’eternità, e il tempo è una parte importante dei beni affidatici da Dio.

Siamo pellegrini, la stessa Chiesa presente nel mondo tuttavia è pellegrina. Va incontro al suo Signore fra le persecuzioni del mondo e le consolazioni di Dio. Pure la nostra vita è un cammino pieno di tribolazioni e di consolazioni di Dio.

Il tempo di cui ognuno di noi dispone serve a dire al Signore che Lo amiamo e per portare a termine l’opera che Egli ci ha affidato.

La brevità del tempo è un richiamo pressante a sfruttarlo al massimo, con impegno, secondo la Volontà di Dio.

Chiediamo alla Madonna di insegnarci a vivere come vuole Gesù e il suo aiuto per vincere tutte quelle cose che si oppongono al Vangelo.

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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