VANGELO (Gv 15,12-17)

Venerdì 8 maggio 2015

V Settimana di Pasqua

 Madonna di Pompei

FESTA  DELLA  MADONNA  DI  POMPEI

 

+ Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.

 

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Questo è il mio Comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come Io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che Io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma Io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio Nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri». Parola del Signore

 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Al Santuario di Pompei sono legatissimo per diverse ragione: innanzitutto per il trasporto che avverto da oltre venti anni e quando vivevo nei conventi a Roma e a Benevento periodicamente mi recavo lì a pregare e rimanevo ore a contemplare l’immagine impressa sul miracoloso quadro. È un’immagine che conquista e rapisce il cuore, infatti si rimane a contemplarlo senza più accorgersi delle ore che trascorrono.

Questo succederà a tutti o comunque a quanti amano sinceramente la Madonna e a Lei si rivolgono per tutte le loro necessità.

Dolo la mia ordinazione sacerdotale, ho celebrato l’indomani la prima Santa Messa nel Santuario di Pompei.

Quello di Pompei è un Santuario inesprimibile per la potentissima presenza della Madonna, non si riesce a spiegare adeguatamente cosa avviene al suo interno. Miracoli straordinari e Grazie ininterrotte la Madonna le elargisce dal suo trono di Regina.

Lo diciamo nella supplica che recitiamo oggi alle 12:

«Dal Trono di clemenza,

dove siedi Regina,

volgi, o Maria,

il tuo sguardo pietoso

su di noi, sulle nostre famiglie,

sull’Italia, sull’Europa, sul mondo».

La supplica alla Regina del Santo Rosario si recita oggi, 8 maggio e la prima domenica di ottobre. Quando si recita si avverte un senso di pace, come avviene per la recita della nostra Efficace Preghiera. Non sono importanti solo le parole, è l’amore sincero e puro alla Madonna a trasformare una preghiera in una inappellabile richiesta, a cui Lei non dice mai no per la Fede che vi trova, per l’amore che trasmette quella preghiera.

In questi tempi molti teologi sono stati molto bravi a minimizzare la figura della Madonna e a fare ignorare le ricorrenze a Lei dedicate, non sono molte le parrocchie che oggi festeggiano la Madonna e aprono le Chiese per la recita alle 12 della importante supplica.

Il solo pensare che la recita della supplica potrebbe convertire o guarire da malattie o liberare da negatività molte persone, dovrebbe spingere a spalancare le Chiese e a richiamare tutti i parrocchiani. La gravità del momento si nota anche dalle moltissime Chiese che rimangono chiuse quasi tutto il giorno, per aprire solo quando si svolgono le funzioni.

E i credenti o anche i peccatori che desiderano entrare per chiedere perdono… fermarsi… pentirsi… adorare Gesù…

Moltissimi parroci devono rivedere le loro scelte di tenere inspiegabilmente le Chiese chiuse, hanno dimenticato chi c’è nel Tabernacolo e si preoccupano solo delle loro faccende. E la loro missione di apostoli? La salvezza delle anime?

La penitenza non deve mai mancare nei Sacerdoti, si deve avere la forza e la coerenza di mettere tutto da parte per dedicarsi esclusivamente alle cose di Dio, per compiere la sua volontà. Per compiere un cammino di santità e guidare alla salvezza milioni di anime.

Ma non è facile far rivedere certe posizioni, l’unica arma che abbiamo è il Santo Rosario, per questo vi invito a recitarlo per la Chiesa.

Vediamo di conoscere meglio la storia di Pompei. Bartolo Longo, nel suo intento di propagandare la pratica del Rosario tra i Pompeiani, si recò a Napoli per comprare un dipinto della Madonna del Rosario. L’idea era quella di acquistarne uno già visto in un negozio, ma le cose non andarono così.

Per puro caso infatti incontrò in Via Toledo, Padre Radente (suo confessore) che allo scopo gli suggerì di andare al Conservatorio del Rosario di Portamedina e di chiedere, in suo nome, a Suor Maria Concetta De Litala un vecchio dipinto del Rosario che egli stesso le aveva affidato dieci anni prima.

Bartolo seguì tale suggerimento, ma fu presto preso da sgomento quando la suora gli mostrò il dipinto: una tela corrosa dalle tarme e logorata dal tempo, mancante di pezzi di colore, con la Madonna in atteggiamento antistorico, cioè con la Vergine che porge la Corona a Santa Rosa, anziché a Santa Caterina da Siena, come nella tradizione domenicana. Bartolo fu sul punto di declinare l’offerta, ma ritirò comunque il dono per l’insistenza della Suora.

«Non si può non incominciare dalla campagna, dove il Santuario della Madonna di Pompei  richiama ogni anno milioni di pellegrini elargendo Grazie su Grazie. E proprio Lei desiderò arrivare in questo luogo, e per farlo scelse il carretto adibito ad un trasporto quanto mai inadatto. Eppure dopo tanti anni in cui era stata dimenticata, grazie a Bartolo Longo e all’affetto del popolo napoletano, torna ancora più bella alla venerazione dei fedeli.

Il quadro dopo il dovuto restauro fu posto alla venerazione dei fedeli il 13 febbraio 1876. Nello stesso giorno, a Napoli, avvenne il primo miracolo per intercessione della  Madonna di Pompei: la dodicenne Clorinda Lucarelli, giudicata inguaribile dall’illustre prof. Antonio Cardarelli, guarì perfettamente da terribili convulsioni epilettiche.

Altro meraviglioso miracolo venne elargito ad una fanciulla di nome Maria Petruni di appena otto anni, la quale caduta quando ne aveva due, rischiava di vedere amputata la gamba. Dopo una tentata operazione che peggiorò solo la situazione la bambina non faceva che piangere e una suora di nome Rosaria le consigliò di rivolgersi alla Vergine di Pompei.

Il giorno 24 Marzo del 1889, Suor Rosaria la vede mesta guardare le amiche giocare e d’impulso le dice: “Cammina, la Vergine di Pompei ti farà camminare!”. A quell’incitamento la bimba si fa forza e sente scorrere in se le forze e si accorge di essere istantaneamente guarita!».

Sono milioni le Grazie donate dalla Madonna in questo Santuario o a quanti La invocano da ogni parte del mondo. Leggiamone un altro, questo avvenne e Fossano (CN) l’8 maggio 1521, nella Chiesa della Madonna di Cussanio:

«Una giovane e bella donna vestita di bianco con un mantello azzurro apparve in sogno ad un povero pastore, Bartolomeo Coppa, muto fin dalla nascita. La Vergine presentatasi dopo avergli restituito la parola e l’udito gli affida il compito di esortare gli abitanti di Fossano a fare penitenza per i propri peccati, in modo da scongiurare i castighi del Signore.

Successivamente l’11 maggio riapparirà in sogno a Bartolomeo vestita di rosso con un grande manto blu sulle spalle incoraggiandolo a rinnovare il suo messaggio ai fossanesi e, vedendolo affamato, gli porge tre pani che il pastore troverà al suo risveglio.

Venne così costruito un Santuario dedicato nel 1875 alla Madre della Divina Provvidenza.  Durante l’intero mese di maggio, si celebrano solenni feste, in particolar modo l’8 maggio».

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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