+ VANGELO (Gv 16,12-15)

Domenica 22 maggio 2016

SANTISSIMA TRINITÀ

+ VANGELO (Gv 16,12-15)
Tutto quello che il Padre possiede è mio; lo Spirito prenderà del mio e ve lo annuncerà.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Tra i misteri della nostra Fede, la Santissima Trinità è quello più impenetrabile, d’altronde non sarebbe un vero mistero. Tutti gli altri misteri non sono così imperscrutabili come questo di oggi che festeggiamo solennemente, ma tutti rimangono sempre misteri.
La Santa Eucaristia è un mistero che la ragione non riesce a spiegare, ma è più “accessibile” della Santissima Trinità, nel senso che la trasformazione del pane in Corpo di Dio, Egli stesso lo può compiere con assoluta facilità e i credenti lo spiegano come un miracolo.
In teologia, transustanziazione o transubstanziazione è il termine indicante la conversione:
della sostanza del pane nella sostanza del Corpo di Cristo e
della sostanza del vino nella sostanza del Sangue di Cristo.
È un mistero che tutto sommato la Fede riesce ad approcciare meglio, rispetto all’esistenza eterna di Dio, un Dio che non ha avuto inizio, quindi nessuno e nessuna cosa esistevano prima di Lui. La ragione dinanzi a questa Verità si blocca, và in tilt, mentre dinanzi all’Eucaristia pur non potendola spiegare, la comprende come il più grande miracolo compiuto dal Figlio di Dio.
Parlare della Santissima Trinità è invece più complesso, ma noi credenti accettiamo per Fede e con gioia questa Verità.
Siamo davvero pochi a credere nell’esistenza della Santissima Trinità, infatti gli ebrei e i musulmani non accettano assolutamente questa Verità e per questo è assolutamente impossibile pregare insieme, infatti gli ebrei adorano Javhè dell’Antico Testamento e i musulmani Allah, come è scritto nel loro libro santo, che contiene tanti capitoli dell’Antico e del Nuovo Testamento, oltre a quanto ha inserito di sua volontà il loro profeta.
Con ebrei e musulmani si può dialogare, certamente, ma non della Santissima Trinità, o di Gesù vero Dio, o della Maternità Divina della Madonna. Quindi, non potrà mai reggere un confronto con chi non accetta la Santissima Trinità, non può esistere la possibilità di pregare convenientemente insieme.
Questo non deve mai impedire la carità fraterna, la stima reciproca e il rispetto delle credenze religiose altrui.
L’unico modo che si potrà inventare per pregare tutti assieme, includendo tutte le altre pseudo religioni del mondo e le filosofie e quanto altro sarà possibile pur di distruggere la Chiesa Cattolica, sarà una Nuova Chiesa Mondiale.
In essa saranno presenti quanti non adorano il vero Dio, e pregheranno illusoriamente il dio (minuscolo) di tutti, ma in realtà non sarà presente alcun dio, perché l’iniziativa non viene dal vero Dio dei cristiani, è una grande opera di satana! E la realizzerà presto!
Sono moltissime le iniziative per infondere confusione e debilitare la Fede dei cristiani!
“Vigilate” (Mc 13,35).
“Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere” (Lc 21,36).
Sfuggire intende la capacità di non credere alle panzane che saranno predicate per radunare tutte le religioni del mondo in una sola chiesa, falsa e massonica. Sfuggire significa sottrarsi alla falsità che si comincerà a diffondere nel mondo molto presto, riguardo un nuovo Gesù che prenderà il posto del vero Gesù storico, quello che conosciamo da duemila anni.
Lo afferma anche il Libro dell’Apocalisse: “Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d’uomo. E tal cifra è seicentosessantasei” (Ap 13,18). Cioè, 666.
Lo scrive anche San Paolo ai Tessalonicesi: “Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l’apostasia e dovrà esser rivelato l’uomo iniquo, il figlio della perdizione, colui che si contrappone e s’innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio” (2 Ts 2,3-4).
Questo nuovo falso Gesù ha un nome: Anticristo!
Sarà presentato come l’uomo della pace e molti cattolici lo considereranno come il vero salvatore che porta benessere, pace e salvezza.
Moltissimi cattolici cadranno nella trappola e qui si inserisce la profezia di Gesù: “Ma il Figlio dell’Uomo, quando verrà, troverà la Fede sulla terra?” (Lc 18,8). È evidente che non parla della fine del mondo, si riferisce alla sua venuta nella Gloria per fermare una catastrofe che creerà l’uomo e le Nazioni si scateneranno a vicenda.
Questo fa parte del 3° Segreto di Fatima, quello che il Cardinale Tedeschini nel 1958 fece conoscere privatamente, lui che era arciprete della Basilica vaticana. Un Segreto che la Madonna ha rivelato a Teresa Musco, alla Beata Elena Aiello, a Pina Micali e che Papa Giovanni Paolo II in un viaggio a Fulda in Germania nel 1980, indicò come terribile.
Nell’ottobre del 1981, la rivista tedesca “Stimme des Glaubins” pubblicò un articolo riguardante una discussione avvenuta tra Papa Giovanni Paolo II ed un gruppo selezionato di giornalisti tedeschi nel novembre del 1980. Ecco di seguito la trascrizione letterale di quella discussione, è il testo pubblicato:
«Venne chiesto al Santo Padre: “Che cosa ci può dire riguardo al Terzo Segreto di Fatima? Non avrebbe dovuto essere pubblicato nel 1960?”.
Papa Giovanni Paolo II rispose: “Vista la serietà dei suoi contenuti, i miei predecessori al soglio pontificio preferirono la soluzione diplomatica del rimandarne la pubblicazione, in modo da non incoraggiare la forza mondiale del comunismo a fare certe mosse.
“D’altra parte, per ogni cristiano dovrebbe essere sufficiente il sapere questo: se c’è un messaggio nel quale è scritto che gli oceani inonderanno intere aree della terra, e che milioni di persone perderanno la vita repentinamente, da un minuto all’altro, allora veramente la pubblicazione di un tale messaggio non rappresenta più qualcosa di così desiderabile.”
Il Papa continuò: “Molti desiderano sapere solo per curiosità e per il gusto del sensazionale, ma dimenticano che la conoscenza porta con sé anche la responsabilità. Essi vogliono soltanto accontentare la loro curiosità, e questo è pericoloso se allo stesso tempo non si è disposti a fare nulla, e se si è convinti che sia impossibile fare alcunché contro il male.”
Il Papa a questo punto afferrò il Rosario e disse: “Ecco la medicina contro questo male! Pregate, pregate e non chiedete niente di più. Lasciate tutto il resto alla Madonna!”.
Venne quindi chiesto al Santo Padre: “Che cosa succederà alla Chiesa?”.
Egli rispose: “Dobbiamo prepararci ad affrontare fra non molto grandi prove, le quali potranno richiedere persino il sacrificio della nostra vita e la nostra totale donazione a Cristo e per Cristo…
Con la vostra e la mia preghiera sarà possibile mitigare queste tribolazioni, ma non è più possibile evitarle, perché un vero rinnovamento nella Chiesa potrà avvenire solo in questo modo.
Quante volte già il rinnovamento della Chiesa è scaturito dal sangue! Neppure questa volta sarà diverso. Dobbiamo essere forti e preparati, confidare in Cristo ed in sua Madre, e recitare molto, molto assiduamente la preghiera del Santo Rosario”».
Questa discussione non venne mai smentita dal Vaticano e tutti i giornalisti presenti pubblicarono le identiche parole.
Ritornando al mistero della Santissima Trinità che festeggiamo oggi, solamente nel Cristianesimo Dio si è rivelato pienamente e la prova arriva dai miracoli compiuti da Gesù Cristo. Nessuno ha mai operato e parlato di Amore come Lui, nessuno è mai stato in grado di dominare la natura, la malattia, la morte e satana.
Anche i suoi discepoli continuano la sua opera, essendo suoi strumenti: “In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che Io compio e ne farà di più grandi” (Gv 14,12).
Nella nostra dottrina ciò che è mistero è indimostrabile con la ragione, ma non è irrazionale, non c’è alcuna contraddizione con la ragione.
È la stessa ragione a condurci all’unicità di Dio, perché Dio è assoluto e di conseguenza non possono esistere più assoluti. Se vogliamo ragionare sul mistero della Santissima Trinità, quindi con la ragionevolezza che si richiede, scopriamo che non si afferma l’esistenza di tre dei, ma di un solo Dio, il quale è in tre Persone uguali e distinte.
È un Dio unico, in una piena comunione di Persone. Egli si rivela a noi soprattutto come un Dio misericordioso e pietoso.
La mente nell’uomo genera il pensiero. La mente contempla il pensiero e lo ama, quindi, dal pensiero e dalla mente procede l’amore.
Sappiamo che mente, pensiero, amore, sono ben distinte fra loro, ma anche assolutamente inseparabili l’una dall’altra, e possiamo affermare che nell’uomo sono una cosa sola. Questo esempio è molto importante per capire meglio il mistero della Santissima Trinità.
Possiamo applicare mente, pensiero, amore alla Santissima Trinità. Il Padre è la mente, da tutta l’eternità genera il suo Pensiero perfettissimo, il Figlio, cioè la Parola eterna. Il Pensiero, generato eternamente dal Padre, sussiste come Persona distinta, ama ed è ricambiato e questo Amore è lo Spirito Santo.
Il Catechismo al numero 245 spiega la relazione all’interno della Santissima Trinità: “Lo Spirito Santo, che è la terza Persona della Trinità, è Dio, uno e uguale al Padre e al Figlio, della stessa sostanza e anche della stessa natura. […] Tuttavia, non si dice che Egli è soltanto lo Spirito del Padre, ma che è, ad un tempo, lo Spirito del Padre e del Figlio”.
Per concludere: la mente, il pensiero e l’amore nell’uomo sono tre cose distinte, allo stesso tempo assolutamente inseparabili. Anche il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, pur essendo Persone distinte sono inseparabili, hanno la stessa essenza o sostanza, cioè l’identico Spirito e sono un solo ed unico Dio.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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