VANGELO (Gv 16,20-23)

Venerdì 15 maggio 2015

VI Settimana di Pasqua

 Gesù con gli apostoli

 

+ VANGELO (Gv 16,20-23)

Nessuno potrà togliervi la vostra gioia.

 

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «In verità, in verità Io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia. La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla». Parola del Signore

 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Ieri nel presentare la testimonianza di Annaclara ho scritto che tutto è possibile per chi crede e che Gesù concede molte Grazie. Due aspetti importantissimi della nostra Fede, infatti una Fede sterile non produce nulla e le Grazie concesse da Gesù testimoniano che Lui è veramente vivo ed ascolta anche i nostri più piccoli gemiti.

La Fede bisogna coltivarla con molta attenzione, va curata delicatamente e si lascia crescere con gli aiuti indispensabili che arrivano dai Sacramenti, dall’osservanza dei Comandamenti, dalla preghiera costante e umile. La Fede in noi non aumenta da sola, non è qualcosa di automatico come molti cristiani immaginano, anche inconsciamente.  

La Fede aumenta se in noi è presente lo Spirito Santo e Lui dimora nelle anime buone, quelle che lasciano i peccati e rinascono!

La Fede profonda e altamente fiduciosa in Gesù facilita l’ottenimento delle Grazie, lo ha detto Lui stesso:

“In verità vi dico: se avrete Fede pari a un granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile” (Mt 17,20).

“In verità vi dico: Se avrete Fede e non dubiterete, non solo potrete fare ciò che è accaduto a questo fico, ma anche se direte a questo monte: Levati di lì e gettati nel mare, ciò avverrà” (Mt 21,21).

“E tutto quello che chiederete con Fede nella preghiera, lo otterrete” (Mt 21,22).

“Per questo vi dico: tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate Fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato” (Mc 11,24). 

«E Gesù gli disse: “Abbi di nuovo la vista! La tua Fede ti ha salvato”» (Lc 18,42). 

Il nostro cammino è diretto verso l’acquisizione di una grande Fede, operazione che non si risolve in poco tempo, è sempre una crescita graduale e costante, ma il credente deve impegnarsi e credere senza dubitare mai degli insegnamenti del Vangelo.

Ognuno di noi deve valutare l’impegno che mette nel cammino spirituale, quanto tempo dedica alla preghiera giornaliera e se vive in ogni circostanza in modo cristiano. Senza la pratica delle virtù la Fede non cresce mai, senza una dolce violenza interiore che indica il rinnegamento, non sarà possibile far aumentare la Fede.

La preghiera è importante per l’aumento della Fede, per ottenere da Gesù le Grazie e spesso strappandogliele… con amore.

“Carissimo Padre Giulio, Le comunico che in data odierna mio figlio Vito è stato sottoposto all’intervento chirurgico di cui Le avevo scritto, grazie alla sua potente intercessione e al Signore Gesù e alla Madonna, tutto è andato nel migliore dei modi, abbiamo già fatto rientro presso la nostra abitazione Vito dovrà adesso osservare un po’ di riposo ma si riprenderà presto. Le siamo immensamente grati per tutto quello che ha fatto per noi, io prego sempre per Lei, è veramente un pilastro della nostra vita e della Chiesa intera, che San Vito Santo Patrono di Ciminna e il “PADRE DELLE GRAZIE” festa che si celebra a Ciminna la prima domenica di Maggio, La proteggano sempre. Grazie ancora a nome di tutti noi. Avv. Campanella”.

Io ho fatto quanto è tenuto a fare ogni Sacerdote, e se fatto da un Sacerdote non è nulla di straordinario. Ho pregato molto come deve fare un Sacerdote che dedica tutta la sua vita a Gesù Cristo, che dimentica ogni piacere del mondo e che si preoccupa esclusivamente delle cose di Dio.

Oggi non siamo molti i Sacerdoti impegnati pienamente nella Chiesa di Dio e che abbiamo lasciato ogni cosa per compiere solo e sempre la volontà di Gesù. Non condanno nessuno, mi preoccupo di donare tutto me stesso al Signore e di voler vivere come ai tempi di San Francesco, utilizzando però i mezzi necessari per l’apostolato.

Gesù ascolta prontamente le preghiere di quanti si rinnegano e mettono Lui al centro di tutto.

Gesù vuole concedere ininterrotte Grazie a tutti ma non sempre trova le disposizioni adeguate. Non dovete abbattervi se avete adesso difficoltà a rinnegarvi ma cominciate a proporvi piccoli rinnegamenti per poi passare a quelli più impegnativi.

Quanto lasciamo di inutile e superficiale ci viene ricompensato con abbondante Grazia e continui aiuti spirituali. Si diventa migliori.

Ogni Sacerdote è chiamato a lasciare tutto per donare la vita a Dio, per lavorare indefessamente nella sua Chiesa, senza pretendere nulla perché ha scelto liberamente di consacrarsi a Lui.

Ogni Sacerdote deve dimenticare la mondanità e preoccuparsi della salvezza delle anime, pregando con la vita e davanti al Tabernacolo per quanti chiedono preghiere, per gli ammalati, i peccatori e tutti quelli che soffrono in qualche modo.

Vivere di preghiera deve diventare la normalità per il Sacerdote.

La prolungata preghiera riempie il Sacerdote dello Spirito di Dio e non avverte più i richiami del mondo, non pensa ai divertimenti e si dedica pienamente alla sua straordinaria missione. Lui ha scelto di consacrarsi, lui deve svolgere un compito molto importante che gli affida Dio.

Sappiamo molto bene che solamente i Sacerdoti mariani, comunque tutti quelli che compiono un santo apostolato, sono presi di mira particolarmente dai diavoli e dai cattivi. Gesù oggi annuncia che dopo le sofferenze e le persecuzioni arriva sempre il trionfo: “Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia”.

Prima addirittura afferma che il mondo corrotto si rallegrerà delle sofferenze dei cristiani coerenti: “Voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà”. Sarà una allegria di breve durata per quelli del mondo, perché riceveranno i castighi meritati. Quella del mondo è una falsa gioia, i corrotti vivono già qui il loro inferno e non hanno pace, sono frustrati e cercano di continuo una forma introvabile di appagamento.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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