+ VANGELO (Gv 2, 13-22)

Giovedì 9 novembre 2017

XXXI Settimana del Tempo Ordinario

 

Dedicazione della Basilica Lateranense

 

+ VANGELO (Gv 2, 13-22)

Parlava del tempio del suo corpo.

 

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà». Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma Egli parlava del tempio del suo Corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù. Parola del Signore

 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Questa celebrazione è importante per ritornare a considerare le origini della Santa Chiesa, quando era molto più pura di adesso e non aveva incalcolabili macchie causate dai suoi figli. Nel sentire comune quando si parla degli scandali nella Chiesa si pensa principalmente all’Istituzione Chiesa, mentre qui si intendono esclusivamente i suoi Ministri infedeli.

La Chiesa del Laterano è ritenuta madre di tutte le Chiese dell’Urbe e dell’Orbe, di Roma e del mondo. Il palazzo del Laterano fu un dono dell’imperatore romano Costantino a Papa Milziade, successivamente fece costruire questa monumentale Chiesa del Laterano ed essa rappresenta la prima in dignità dell’Occidente.

È la più antica e la più imponente per eccellenza. Iniziata nel 320 venne consacrata da Papa Silvestro il 9 novembre 324.

Da allora i Papi presero dimora al Laterano e vi si svolsero nei secoli futuri duecentocinquanta Concili, di cui cinque ecumenici.

Inizialmente la Basilica venne intitolata col nome del Santo Salvatore, e risulta la prima ad essere consacrata pubblicamente. Solo nel XII secolo con il nuovo Battistero fu dedicata a San Giovanni Battista e che da il nome alla Basilica di San Giovanni in Laterano.

L’importanza straordinaria di questa Chiesa è data dal trionfo che conobbero i cristiani che avevano pregato per III secoli nelle catacombe, nascosti per le persecuzioni violente e impossibilitati a rendere culto a Dio in altri luoghi.

Questa Basilica rappresenta il segno esteriore del trionfo della Fede cristiana sul paganesimo, un sogno atteso per secoli e solo la conversione di Costantino rese possibile l’inizio della evangelizzazione pubblica senza più la paura degli arresti e delle uccisioni da parte dei romani.

Nella Basilica di San Giovanni in Laterano si cominciarono a celebrare le Messe e a sviluppare le dinamiche dell’apostolato libero, senza impedimenti. Erano durate III secoli le persecuzioni spietate contro i cristiani ma alla fine vinse Gesù Cristo.

In tutti questi anni la Santa Chiesa ha conosciuto fasi di appannamento del suo splendore, di grandi missioni apostoliche, di grandi conversioni. Il momento che stiamo vivendo oggi è il più drammatico dei duemila anni del Cristianesimo e quanti hanno letto tantissime profezie di Santi e Beati, senza considerare mistici autentici, comprendono che la fede sta svanendo a cominciare da quanti sono chiamati ad annunciarla.

La Beata Caterina Emmerick è solo una delle mistiche che hanno ricevuto rivelazioni importanti e sconvolgenti. Le visioni che ebbe e riconosciute dalla Chiesa, avvennero dal 1819 fino al giorno del suo trapasso, nel 1824.

Sono riportati in sedicimila grandi fogli i suoi racconti biblici e le contemplazioni mistiche, paragonabili in qualche modo a quelle della Venerabile Maria De Agreda (1602-1655) o della più recente Serva di Dio Teresa Neumann (1898-1962). Leggiamo alcune rivelazioni di Gesù alla Beata Caterina Emmerick.

“La Chiesa si trova in grande pericolo. La dottrina protestante e quella dei greci scismatici si diffonde dappertutto. Ora vedo che in questo luogo la Chiesa viene minata in maniera così astuta che rimangono a mala pena un centinaio di Sacerdoti che non siano stati ingannati. Gli altri lavorano alla distruzione, persino il clero. Si avvicina una grande devastazione”. (1 ottobre 1820)

“Vidi anche il rapporto tra i due papi… Vidi quanto sarebbero state nefaste le conseguenze di questa falsa chiesa. L’ho veduta aumentare di dimensioni; eretici di ogni tipo venivano nella città di Roma. Il clero locale diventava tiepido, e vidi una grande oscurità… Allora la visione sembrò estendersi da ogni parte.

Intere comunità cattoliche erano oppresse, assediate, confinate e private della loro libertà. Vidi molte Chiese che venivano chiuse, dappertutto grandi sofferenze, guerre e spargimento di sangue. Una plebaglia selvaggia e ignorante si dava ad azioni violente. Ma tutto ciò non durò a lungo”. (13 maggio 1820)

“Vidi ancora una volta che la Chiesa di Pietro era minata da un piano elaborato dalla setta segreta, mentre le bufere la stavano danneggiando. Ma vidi anche che l’aiuto sarebbe arrivato quando le afflizioni avrebbero raggiunto il loro culmine. Vidi di nuovo la Beata Vergine ascendere sulla Chiesa e stendere il suo manto su di essa. Vidi un Papa che era mite e al tempo stesso molto fermo… Vidi un grande rinnovamento e la Chiesa che si librava in alto nel cielo”.

“Vidi una strana chiesa che veniva costruita contro ogni regola… Non c’erano Angeli a vigilare sulle operazioni di costruzione. In quella chiesa non c’era niente che venisse dall’alto… C’erano solo divisioni e caos. Si tratta probabilmente di una chiesa di umana creazione, che segue l’ultima moda”. (12 settembre 1820)

“La Chiesa è completamente isolata ed è come se fosse completamente deserta. Sembra che tutti stiano scappando. Dappertutto vedo grande miseria, odio, tradimento, rancore, confusione e una totale cecità. O città! O città! Cosa ti minaccia? La tempesta sta arrivando; sii vigile!”. (7 ottobre 1820)

“Ho visto di nuovo la strana grande chiesa che veniva costruita a Roma. Non c’era niente di santo in essa. Ho visto ogni genere di persone, cose, dottrine ed opinioni. C’era qualcosa di orgoglioso, presuntuoso e violento in tutto ciò, ed essi sembravano avere molto successo”. (12 settembre 1820)

“Poi vidi che tutto ciò che riguardava il protestantesimo stava prendendo gradualmente il sopravvento e la Religione Cattolica stava precipitando in una completa decadenza. La maggior parte dei sacerdoti erano attratti dalle dottrine seducenti ma false di giovani insegnanti, e tutti loro contribuivano all’opera di distruzione.

In quei giorni, la Fede cadrà molto in basso, e sarà preservata solo in alcuni posti, in poche case e in poche famiglie che Dio ha protetto dai disastri e dalle guerre”. (1820)

“Vidi le sette segrete minare spietatamente la grande Chiesa. Vicino ad esse vidi una bestia orribile che saliva dal mare. Quando la Chiesa per la maggior parte era stata distrutta e quando solo i santuari e gli altari erano ancora in piedi, vidi entrare nella Chiesa i devastatori con la Bestia. Là essi incontrarono una Donna di nobile contegno che sembrava portare nel suo grembo un Bambino, perché camminava lentamente.

A questa vista i nemici erano terrorizzati e la Bestia non riusciva a fare neanche un altro passo in avanti. Essa proiettò il suo collo verso la Donna come per divorarla, ma la Donna si voltò e si prostrò per sottomissione a Dio, con la testa che toccava il suolo.

Allora vidi la Bestia che fuggiva di nuovo verso il mare, e i nemici stavano scappando nella più grande confusione…

Poi vidi, in grande lontananza, grandiose legioni che si avvicinavano. Davanti a tutti vidi un uomo su un cavallo bianco. I prigionieri venivano liberati e si univano a loro. Tutti i nemici venivano inseguiti. Allora, vidi che la Chiesa veniva prontamente ricostruita, ed era magnifica più di prima”. (Agosto-ottobre 1820)

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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