VANGELO (Gv 3,7-15)

Martedì 14 aprile 2015

II Settimana di Pasqua

 

 Gesù che parla alla gente

+ Nessuno è mai salito al Cielo, se non colui che è disceso dal Cielo, il Figlio dell’Uomo.

 

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse a Nicodemo: «Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito». Gli replicò Nicodemo: «Come può accadere questo?». Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro di Israele e non conosci queste cose? In verità, in verità Io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del Cielo? Nessuno è mai salito al Cielo, se non Colui che è disceso dal Cielo, il Figlio dell’Uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’Uomo, perché chiunque crede in Lui abbia la vita eterna». Parola del Signore

 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Ieri abbiamo meditato la prima parte del colloquio tra Gesù e Nicodemo, i versetti 1-8 del capitolo 3, oggi passiamo alla seconda parte 7-15, mentre domani chiuderemo questo interessante e notturno colloquio con i versetti 16-21. Si potevano raggruppare in un unico testo ma le risposte di Gesù a uno dei capi dei Giudei sono abbastanza profonde e da decifrare anche per i teologi.

Quindi, il colloquio diviso in tre giorni permette di approfondire meglio e mai adeguatamente anche una sola risposta di Gesù. La sua Parola è un tesoro senza fine, è piena di contenuti e più si medita, maggiormente si incarna nell’anima e rilascia ispirazioni e intuizioni profondamente spirituali.

Basta questa affermazione del Signore per renderci conto che non è semplice comprendere la sua Parola e non vi riescono mai quelli che vogliono manipolarla o interpretarla faziosamente o applicarla con malizioso interesse. “Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del Cielo?

Questa Parola ci deve far rientrare in noi per domandarci con quale spirito ci accostiamo all’ascolto di Gesù e se vogliamo davvero rinascere, come abbiamo meditato ieri. Gesù parla a Nicodemo e si rivolge a ciascuno di noi: “In verità, in verità Io ti dico, se uno non nasce dall’alto, non può vedere il Regno di Dio”.

Ieri Gesù ci ha chiesto se vogliamo rinascere nel suo Spirito, abbandonando la mentalità facilmente incline al peccato.

La rinascita può avvenire solamente nel Cuore Immacolato di Maria, è la Madre a curare le anime che con fermezza vogliono incontrare il Figlio Divino, e senza la vicinanza della Maestra di santità, rimane impossibile rinascere e crescere spiritualmente ad imitazione di Gesù.

Gesù ha voluto la devozione al Cuore Immacolato di Maria, ci invita a consacrarci ad Esso per amare Lui come è capace solo la Madre, per conoscerlo con lo Spirito della Madre, per imitarlo guidati dalla Madre che Lo tenne in grembo per nove mesi, diede a Dio invisibile un Corpo e il suo Sangue, Lo donò al mondo come Salvatore, Lo aiutò nella crescita umana e fisica.

Senza la presenza della Madonna è impossibile rinascere nello Spirito, infatti solo nella Chiesa Cattolica ci sono moltissimi Santi, mentre tra gli evangelici cristiani non si conosce neanche un Santo come San Pio o San Francesco o Santa Teresa.

Senza la presenza e la vera devozione alla Madre di Dio è impossibile arrivare vicini a Gesù, anche se le preghiere dei cristiani Gesù non le disprezza, però sono povere, prive della potentissima mediazione della Madre.

Veniamo al Vangelo di oggi. Come leggete sono riproposti i versetti 7 e 8 per legarli al testo di oggi. Rileggiamo i versetti che hanno chiuso ieri e aprono oggi il Vangelo: «Gesù disse a Nicodemo: “Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito”».

La risposta di Nicodemo è spontanea, non riesce a trattenerla: “Come può accadere questo?”. Molti cristiani anche in modo inconscio ripetono queste parole quando agiscono senza Fede o quando chiedono una Grazia, ma non ci sperano molto. Pregano con il dubbio, ripetono la stessa frase di Nicodemo e Gesù non può donare nulla perché non vi è Fede nel credente.

Sono cristiani che provano quasi vergogna e non si mostrano come seguaci del Cristo, sia quando dialogano con atei o con anticlericali e rimangono in silenzio; sia quando passano davanti una Chiesa e non fanno il segno di Croce oppure lo fanno velocissimo come se fosse un saluto a chissà chi.

Nicodemo non provava vergogna di Gesù e non andò di notte per questo, egli temeva la reazione del sinedrio e poteva compromettere il suo rispettabile ruolo, ma lui non era un seguace del Signore, non aveva alcun obbligo. Temeva il giudizio dei suoi amici farisei e dei capi, questo spinse Nicodemo a non mostrarsi di giorno insieme a Gesù. Ma provava una grande venerazione verso Gesù e lo mostra all’inizio con un saluto molto ossequioso.

Gesù conosceva il suo cuore e la sua ricerca e non lo respinse ma non diede risposte chiare e semplici. Usò un linguaggio misterioso.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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