VANGELO (Gv 6,22-29)

Lunedì 20 aprile 2015

III Settimana di Pasqua

 Gesù con gli apostoli

 

+ Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna.

 

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Il giorno dopo, la folla, rimasta dall’altra parte del mare, vide che c’era soltanto una barca e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli. Altre barche erano giunte da Tiberìade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo che il Signore aveva reso grazie. Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?». Gesù rispose loro: «In verità, in verità Io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in Colui che egli ha mandato». Parola del Signore

 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Gesù ci parla di un cibo spirituale che dura eternamente, oggi a molti manca da mangiare e sfidano la morte per raggiungere luoghi dove c’è maggiore possibilità di trovare del cibo. È una sfida con la vita, un gesto voluto con determinazione o imposto dai militari libici per invadere l’Italia prima e poi l’Europa. Una organizzazione ben strutturata che vuole destabilizzare l’Occidente.

Quando c’era il terribile Gheddafi si era messo fine all’esodo di massa e non c’erano le guerre di questi ultimi anni che costringono a fuggire, non c’era neanche l’attacco violento e disumano dell’Isis. Poi l’ex presidente francese Sarkozy decise prima ancora dell’accordo con l’ONU di bombardare la Libia, avendo come primo e forse unico obiettivo l’uccisione di Gheddafi.

Gli storici ripetono che fu questo attacco a dare inizio alle polveri per una guerra che si è moltiplicata in molte Nazioni africane.

Dalla morte del tiranno si sono aperte le porte verso il mare e molti scafisti hanno iniziato la traversata portando in Italia centinaia di migliaia di migranti, solo nel 2014 furono 147 mila. In questi primi mesi sono già decine di migliaia e si prevedono incalcolabili arrivi.

In Libia ci sono due governi e due eserciti che si fronteggiano, milizie che lottano in modo barbaro e nessuno interviene, quando solo un intervento esterno, forte e internazionale potrebbe fermare questo scombussolamento.

L’ultima ecatombe di questi giorni con circa 900 morti è la dimostrazione che l’ONU e l’Unione Europea vogliono questa invasione, la prova arriva dalla loro indifferenza verso un dramma spaventoso. Dal dopoguerra non era mai avvenuto una sciagura simile, che si poteva sicuramente evitare con i controlli e gli interventi presso le coste libiche ed egiziane, soprattutto con la presenza dell’ONU in Libia.

Non solo questo, ciò che rimane determinante è l’aiuto da dare alla gente che soffre la fame, che fugge dalla guerra, che è perseguitata. Sono una serie di interventi che una politica seria e non settaria avrebbe già preso nel 2013, ma in Italia e in Europa si cominciò a pensare solo alle banche da salvare e allo squinternato piano economico da portare avanti per fare perdere alle Nazioni europee la loro sovranità.

Inutile dire che il piano è riuscito e i 28 Stati membri dipendono dalle decisioni di poche persone, ma dietro questi Stati ci sono centinaia di milioni di cittadini. Fatto secondario per chi conduce il gioco… però non si rendono conto che Dio vede tutto e darà ad ognuno solo quello che merita. Adesso comandano e ingannano con estrema facilità, ma sarà sempre così?

Noi sappiamo che gli immigrati vanno aiutati, non possiamo rimanere insensibili  alle loro disgrazie e come cristiani proviamo molta compassione per loro. Non avviene lo stesso per gli italiani che strumentalizzano gli immigrati per combattere il Cristianesimo, per la loro ideologia comunista la quale mostra di impietosirsi dei poveri senza fare nulla per aiutarli.

Tutti possono costatare che questi radical chic italiani che hanno sempre preteso l’apertura totale delle porte a tutti gli immigrati, non hanno mai fatto gesti concreti per aiutarli, magari ospitandoli nelle loro ricche dimore, oppure pagando alberghi per dare una degna accoglienza né si sono sporcate le mani avvicinandoli e portando biancheria pulita.

Chiacchiere e parole al vento da chi difende gli immigrati per fini politici e non li considera esseri umani. Chi sono i colpevoli, perché ci saranno dei colpevoli, di questa ultima e drammatica ecatombe? Colpevoli per l’indifferenza, per non avere risolto il problema in modo serio, per non avere aiutato nelle loro terre questi popoli con la donazione di tutto quello che necessita per vivere dignitosamente.

Oppure dare ospitalità a quanti fuggono da situazioni di guerra non più controllabili, bisogna capire chi è un rifugiato politico e non può restare nella sua terra da chi invece vuole vivere in clandestinità per compiere reati, senza lavorare e con l’illusione della vita facile in Occidente. Bisogna permettere il ricongiungimento con i loro familiari che vivono in Occidente.

Le iniziative di Mare Nostrum e di Triton sono fallite pienamente, addirittura con la missione Triton vogliono solo controllare le frontiere e non salvare le vite umane. È urgente una lotta più intensa al traffico perché chi tratta così gli esseri umani sono solo dei trafficanti senza cuore. Ci sono anche terroristi e questo non è un problema secondario.

Per i loro fini violenti, mettono sulle carrette molte povere persone e non si curano delle loro vite, in molti casi sono a conoscenza dell’alto rischio che si corre e che la gente morirà in mare.

Gli immigrati vanno aiutati senza risparmio di energie, ma con la modalità migliore, e provvedendo alle loro necessità possibilmente dove sono cresciuti, perché in altre Nazioni non ci sono strutture adeguate né da molti sono amati con un amore sincero e quasi non vengono considerati esseri umani. Una situazione che dimostra la perdita dei valori umani.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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