+ VANGELO (Gv 6,44-51)

Giovedì 4 maggio 2017

III Settimana di Pasqua

 

 

+ VANGELO (Gv 6,44-51)

Io sono il Pane vivo, disceso dal cielo.

 

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù alla folla: «Nessuno può venire a Me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e Io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da Lui, viene a Me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo Colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità Io vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il Pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il Pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il Pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo Pane vivrà in eterno e il Pane che Io darò è la mia Carne per la vita del mondo». Parola del Signore

 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

L’Eucaristia è il riferimento preciso di Gesù in questo discorso. Ne parla ancora velatamente seguendo la sua pedagogia graduale, il tema è abbastanza misterioso per la ragione e lo comprende solo chi ha una Fede viva.

Dove non c’è questa Fede, ed intendo nei Vescovi e Sacerdoti, nei cristiani, non c’è neanche il ricordo dell’Eucaristia nei loro discorsi.

I parrocchiani che vanno a Messa e sono adoratori dell’Eucaristia sperano di ascoltare nelle omelie continui riferimenti a questo mirabile Sacramento, desiderano approfondire la conoscenza e l’importanza dell’adorazione per dedicare maggiore tempo oppure per rendere ancora più efficace il tempo che trascorrono davanti al Tabernacolo.

E il parroco innamorato dell’Eucaristia sicuramente ne parla spesso nelle omelie, egli ha scoperto la necessità di restare lungamente nella giornata davanti a Gesù invisibile ma presente, per ricevere quella forza soprannaturale che rende sempre più spirituali e ad immagine di Gesù.

La vera trasformazione interiore del cristiano avviene davanti al Tabernacolo, lì si ricevono Grazie particolari, lì Gesù opera con infinita generosità miracoli impossibili, lì Gesù trasfigura il cristiano adoratore e lo eleva dalle miserie di questo mondo impazzito e privo di decoro.

Se si fosse parlato tanto dell’Eucaristia per quanto si è parlato degli immigrati in questi anni, la Santa Chiesa non sarebbe in crisi e il mondo vivrebbe in una condizione migliore. Perché le preghiere, l’adorazione dell’Eucaristia, le penitenze, ottengono grandi miracoli e la conversione dei più grandi peccatori.

La prova evidente arriva dalla mancata consacrazione della Russia, più volte richiesta dalla Madonna fin dal 1917 a Fatima. Gesù è Dio e potrebbe convertire in un istante i più ostinati atei, ma lascia liberi e non obbliga nessuno a credere in Lui. Potrebbe intervenire solo se dalla Terra si elevasse un coro autorevole di richiesta di consacrazione di una Nazione.

L’autorità preposta a chiederla è il Papa unito al collegio dei Vescovi del mondo. Questa è stata la richiesta della Madonna, ci voleva poco per compierla e Papa Giovanni Paolo II provò a compierla il 24 marzo 1984 dopo la consacrazione fatta da Papa Pio XII, ma in tutti e due i casi non c’erano le condizioni richieste dalla Beata Vergine, non certo per colpa dei due Papi.

Quindi, l’intervento di Dio sulla Russia era condizionato dalla esplicita richiesta dei Papi con la consacrazione alla Madonna, per fermare la Russia dagli orrori poi seminati nel secolo scorso e per quello che si appresta a compiere. La mancanza della collegialità dei Vescovi e la mancata citazione della Russia hanno reso incomplete le consacrazioni.

Giovanni Paolo II ci tentò due volte, la prima il 13 maggio 1982, si recò a Fatima per rinnovare la consacrazione chiesta da Suor Lucia. La volle incontrare di persona e parlò con lei, si intrattenne una ventina di minuti, venendo cosi a conoscenza che Suor Lucia non era soddisfatta, sia perché la Russia era stata menzionata solo velatamente, sia perché i Vescovi avvisati in ritardo, non si erano potuti unire alla consacrazione.

La seconda volta Papa Giovanni Paolo II rinnovò la consacrazione il 24 marzo 1984 in piazza San Pietro e davanti all’immagine della Madonna di Fatima proveniente dalla Cappellina delle Apparizioni, espressamente inviata a Roma e posta accanto all’altare papale. I Vescovi di tutto il mondo erano stati avvisati quattro mesi prima, ma anche questa consacrazione risultò incompleta perché non venne citata espressamente la Russia.

Non si conoscono ufficialmente i nomi ma si possono immaginare, i nomi dei cardinali che sconsigliarono “fraternamente”Papa Giovanni Paolo II a non citare la Russia per evitare probabili… eventuali…  potenziali… incomprensioni con chi comandava in Russia.

Se ci fate caso, già 33 anni fa c’erano persone nella Chiesa che preferivano stabilire e accrescere l’amicizia con i politici russi o di altre Nazioni, piuttosto che dare ascolto alla Madre di Dio. Se si fosse fatta la consacrazione come da Lei richiesta, le sorti del mondo sarebbero cambiate già in quel tempo e in questi nostri tempi.

Come allora ci fu un orientamento più umano che spirituale, preferendo la conservazione dell’amicizia con l’Unione Sovietica, tanto che il cardinale Casaroli vi andava spesso e partecipava a manifestazioni pubbliche, oggi sta avvenendo qualcosa di simile con una strana alleanza con i politici che partecipano a progetti contro i cittadini europei e addirittura contro la Chiesa Cattolica.

Moltissimi cattolici sono confusi e non comprendono il perché della centralità degli immigrati nelle omelie, quando per fare un esempio, più di 7 milioni di italiani sono poveri in canna. Oppure, questo governo spende quasi 5 miliardi di euro l’anno per accogliere negli alberghi gli immigrati e i terremotati del Centro Italia nei giorni scorsi sono stati allontanati dai proprietari degli alberghi per ospitare i turisti e guadagnare il doppio.

Con grande sorpresa e ammirazione il Procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, ha svelato quello che già vi avevo scritto sulle Ong, e le sue parole sensate, responsabili, provate, hanno fatto scattare come indemoniati tantissimi personaggi noti, come se avesse chiesto a loro di restituire i soldi dei loro lauti stipendi.

Chiedetevi come mai molti politici e altri hanno reagito rabbiosamente e aggressivamente contro il saggio Procuratore Zuccaro.

La missione della Chiesa è di far conoscere il Vangelo, il problema degli immigrati è dello Stato e la Chiesa semmai deve preoccuparsi allo stesso modo di tutti i poveri, perché i poveri che vivono in Italia non sono inferiori agli immigrati. Se poi è in atto un piano per islamizzare l’Europa è un altro discorso. In questo caso i prelati italiani dovrebbero gridare questo orrore e avvisare i cristiani del piano Kalergi in atto…

Qual è la soluzione? La preghiera. Almeno per chi ha ancora Fede e crede nella presenza vera, reale e sostanziale di Gesù nell’Eucaristia.

“Questo è il Pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il Pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo Pane vivrà in eterno e il Pane che Io darò è la mia Carne per la vita del mondo”.

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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