+ VANGELO (Gv 6,52-59)

Venerdì 10 maggio 2019

III Settimana di Pasqua

+ VANGELO (Gv 6,52-59)

La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può Costui darci la sua Carne da mangiare?». Gesù disse loro: «In verità, in verità Io vi dico: se non mangiate la Carne del Figlio dell’Uomo e non bevete il suo Sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia Carne e beve il mio Sangue ha la vita eterna e Io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia Carne è vero cibo e il mio Sangue vera bevanda. Chi mangia la mia Carne e beve il mio Sangue rimane in Me e Io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato Me e Io vivo per il Padre, così anche colui che mangia Me vivrà per Me. Questo è il Pane disceso dal Cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo Pane vivrà in eterno». Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Come ai tempi di Gesù, quando i giudei rimanevano sbalorditi ascoltando le sue parole, anche oggi molti rimangono increduli quando si parla dell’Eucaristia e non accettano la presenza vera, reale e sostanziale di Cristo, Figlio di Dio. La ragione da sola non raggiunge il mistero, semmai crede il contrario di quanto continua a ripeterci il Signore in questi giorni.

Molti cattolici rimangono indifferenti davanti all’Eucaristia, altri non ritengono fondamentale ed urgente lasciare le Chiese aperte per molte ore del giorno, per permettere a milioni di credenti di pregare e chiedere Grazie. Un ammalato grave che riconosce il rimedio in una medicina e non prende la medicina, è uno stupido o vuole rimanere ammalato con le conseguenze dannose.

Oltre alle indicazioni di ieri riguardo l’adorazione a Gesù presente nel Tabernacolo quando si entra in Chiesa, c’è da considerare la poca devozione di diversi celebranti durante la Santa Messa e questo non aiuta la Fede dei presenti. L’amore a Gesù è veramente sincero se viene vissuto soprattutto durante il Sacrificio Eucaristico della Santa Messa. Questo spinge ad avere grande attenzione e rispetto per quanto avviene sull’altare.

La Santa Messa non è una preghiera come le altre, non è solo un ricordo dell’Ultima Cena, è lo stesso Sacrificio del Calvario.

Gesù nella Santa Messa continua ad offrire la sofferenza del Calvario, ma sull’altare non soffre più. La Chiesa afferma da sempre che la Messa è lo stesso Sacrificio che si è compiuto sul Calvario, ma con la differenza che sul Calvario Gesù ha sofferto in modo cruento, adesso sull’altare si rinnova realmente il Sacrificio ma incruento, senza spargimento di Sangue.

È la stessa Passione di Cristo che viene perpetuata. È commovente il fatto che Gesù rende ognuno di noi contemporaneo ai suoi dolori e alla sua Passione, così nella Santa Messa è possibile partecipare con gli occhi della Fede, alla sua crocifissione.

Nella Santa Messa anche se Gesù non soffre, rivive la sua Passione ma beata, perché è Risorto e vive nella Gloria eterna.

Sia i Sacerdoti che i laici mostrano di avere Fede nell’Eucaristia se l’adorano con sincera partecipazione e si genuflettono, l’atteggiamento che indica riverenza a Dio. La genuflessione qualcuno la compie solo in presenza di altre persone e invece non se ne cura se non c’è nessuno, tanti altri mostrano in ogni caso di non amare Gesù Cristo.

Il famoso miracolo di Lanciano spiega che l’Ostia e il Sangue non sono grano né vino, ma Carne, precisamente parte del miocardio e vero Sangue umano. Il miocardio o muscolo cardiaco fa parte del cuore ed è presente nell’Eucaristia di Lanciano, questo ci dice che l’Eucaristia è Gesù che ama infinitamente ognuno di noi.

«L’Ostia, costituita da una membrana di Carne tondeggiante di colorito giallo-bruno-marrone, con ombreggiature di maggiore intensità, presenta un ampio foro centrale: si è formato quando la Carne, seccandosi, si è ritirata lacerandosi nel mezzo, non potendosi restringere perché era stata inchiodata a una tavoletta (come testimoniato dai forellini dei chiodi, tuttora visibili).

Il Sangue, invece, è coagulato in cinque grumi di colore marrone terreo, in diverse forme e dimensioni. Nel corso dei secoli le reliquie furono più volte esaminate. Durante la prima ricognizione, effettuata nel 1574 dall’arcivescovo Gaspare Rodriguez, fu constatato che il peso di ogni singolo grumo di sangue equivaleva al peso dei cinque grumi insieme».

Il 4 marzo 1971 fu presentato uno studio dettagliato sulle analisi eseguite, dal titolo «Ricerche istologiche, immunologiche e biochimiche sulla Carne e sul Sangue del Miracolo Eucaristico di Lanciano», nel quale il professor Linoli ha affermato che:

– la Carne «si dimostra appartenente al miocardio»;

– il Sangue «è risultato veramente tale»;

– la Carne e il Sangue sono di natura umana e appartengono all’emogruppo AB.

Nel Vangelo Gesù spiega chiaramente la verità dell’Eucaristia, e i Consacrati che non credono più nel mistero, danneggiano milioni di cattolici.

La progressiva lontananza dalla preghiera e, soprattutto, dalla Volontà di Dio, spegne la Fede, paralizza la vita spirituale, indebolisce le virtù e consuma il fervore. Si può anche andare a Messa e recitare delle preghiere, ma con quale Fede? A cosa serve?

Questo avviso che sto lanciando è importante e vi invito a riflettere ponderatamente sulla sana dottrina cattolica che non bisogna assolutamente tradire per non tradire Gesù Cristo. Scrive San Paolo: «Orbene, se anche noi stessi o un Angelo dal cielo vi predicasse un Vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anatema!» (Gal 1,8).

Chi cade nell’anatema è un maledetto da Dio! Diventa un inganno e pura follia esercitare un’autorità se davanti a Dio si è maledetti e somiglianti ai demoni. È una sentenza di maledizione che l’eretico si getta addosso con le sue eresie e con il tradire Gesù.

Numerosi Consacrati hanno obbedito prontamente quando è stato detto di spostare il Tabernacolo dalla sua collocazione centrale del presbiterio della Chiesa, posizione idonea e naturale, per collocarlo lateralmente, nascosto in moltissimi casi.

Oggi al centro del presbiterio è stato posto l’uomo e questa è la dottrina della Massoneria. La sedia del celebrante ha preso il posto del Tabernacolo.

L’antropocentrismo è la tendenza -che può essere propria di una teoria, di una religione o di una semplice opinione- a considerare l’uomo, e tutto ciò che gli è proprio, come centrale nell’Universo.

L’Eucaristia per i veri credenti è il più potente mezzo di santificazione. I buoni sperimentano la reale presenza di Gesù quando si adora l’Eucaristia e si rimane in silenzio contemplativo. È il momento in cui Lui dona la sua Grazia che arreca meraviglioso benessere spirituale e fisico.

Quanti problemi si superano adorando l’Eucaristia? Le malattie che scompaiono? Le negatività sataniche che si annullano e la vittoria sui diavoli?

Visitate ogni giorno Gesù Eucaristia, anche per dieci minuti e in qualsiasi ora. Certo se si trovano Chiese aperte… Voi andate e Gesù vi aiuta.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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