+ VANGELO (Gv 8,1-11)

Lunedì 3 aprile 2017

 

V Settimana di Quaresima

 

 

+ VANGELO (Gv 8,1-11)

Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei.

 

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel Tempio e tutto il popolo andava da Lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adultèrio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adultèrio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanche Io ti condanno; và e d’ora in poi non peccare più». Parola del Signore

 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Per la Legge ebraica la “donna sorpresa in adultèrio” era meritevole della lapidazione, una condanna inesorabile e senza pietà.

Tra i musulmani la donna è considerata inferiore all’uomo, a lui deve restare sottomessa e non ha diritto di parlare.

Gesù si presenta quando la Legge ebraica era in vigore e prima dell’avvento dei musulmani, capaci di scopiazzare dalla Bibbia quanto conveniva e di inventare leggi umane e contraddittorie. Solo in Gesù troviamo l’amore, il perdono, la misericordia.

Ma i cristiani non hanno compreso la pericolosità delle altri fedi religiose e con molta superficialità appoggiano quelli che vogliono distruggerci. È un paradosso che mette sbigottimento ma anche sconcerto, per le molte iniziative favorevoli a quelli che odiano la Chiesa Cattolica e vediamo che mentre ai cristiani poveri si tengono chiuse le porte dell’accoglienza, le stesse porte vengono spalancate ai non cristiani.

La Chiesa è accerchiata ma trionferà, adesso è sottoposta ad un attacco micidiale perché interno. Per duemila anni i suoi nemici non erano riusciti a raggiungere questo potere, oggi gli esecutori sono facilitati e vogliono trasformare la Chiesa divina in una chiesa umana, senza più il soprannaturale.

Ve ne accorgete dalle omelie, dove Gesù è considerato un buon Uomo che perdona sempre, e fanno capire implicitamente che non è necessaria neanche la Confessione. Gesù Eucaristia è messo ai margini nella predicazione e nascosto in qualche cappella laterale, come se ci vergognasse di Lui. Allora, queste Chiese che emarginano Gesù perché sono state costruite?

Per l’uomo, questa è la risposta dei modernisti che hanno messo al centro l’uomo e i credenti che si salvano per fede, come i protestanti.

Sono bravi a manipolare tutto il Vangelo, cambiando il significato di quanto appare fin troppo chiaro. I cattolici impreparati o fiduciosi di quanto viene detto nelle omelie, seguono docilmente le novità teologiche che nascondono novità pericolose per la loro Fede, spesso sono vere eresie.

Questi manipolatori si giustificano inconsciamente immaginando di trovarsi dinanzi un Gesù che non vede e non sente, Dio che non condanna nessuno e che, illusoriamente per loro, spalanca il Paradiso anche agli atei oltre che ai grandi peccatori irriducibili.

Dimenticano tutto il resto del Vangelo, per esempio, le parole che Gesù dice alla donna condannata alla lapidazione: “Và e d’ora in poi non peccare più”. È un avvertimento esplicito per evitare una condanna peggiore e definitiva.

I modernisti esultanti e soddisfatti in questi tempi all’interno della Chiesa, evitano accuratamente di leggere quei passi del Vangelo che sono la loro condanna, come tremano quando sono costretti a leggere queste parole di Gesù: “Non vi conosco, non so di dove siete” (Lc 13,25).

Quando Gesù parla della necessità di passare per la porta stretta per diventare autentici cristiani e ricevere abbondante Grazia e poi la vita eterna, precisa che non ci si salva compiendo opere senza osservare la sua Legge, non si guadagna il Paradiso solo perché si pronuncia il suo Nome.

“Allora comincerete a dire: Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze. Ma egli dichiarerà: Vi dico che non so di dove siete. Allontanatevi da me voi tutti operatori d’iniquità! Là ci sarà pianto e stridore di denti quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i Profeti nel Regno di Dio e voi cacciati fuori” (Lc 13,26-28).

Oggi i modernisti nella Chiesa festeggiano perché hanno costruito un nuovo Gesù e non è più quello del Vangelo, ma tremano quando leggono che esiste sempre l’inferno, “dove è pianto e stridore di denti”, e che la salvezza eterna si conquista con l’osservanza onesta del suo Vangelo.

Non c’è via di mezzo, o si sta con Gesù oppure contro di Lui.

Oltre alle parole dette alla donna lapidata sull’importanza di non peccare più, Gesù anche ad altri dice di evitare peccati gravissimi, di non ritornare a vivere come prima, per non cadere irrimediabilmente nella rete di satana.

Gesù a Gerusalemme incontra un ammalato grave e gli dice: “Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina” (Gv 5,8). Gesù non mostra solo la sua misericordia, poco dopo quando lo incontra nel Tempio lo avvisa del pericolo che corre la sua anima se non cambia la sua vita: “Ecco che sei guarito; non peccare più, perché non ti abbia ad accadere qualcosa di peggio” (Gv 5,14).

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *