VANGELO (Lc 10,1-12)

Gesù con gli apostoliGiovedì 3 ottobre 2013

 

26ª Settimana del Tempo Ordinario
 
+ VANGELO (Lc 10,1-12)
La vostra pace scenderà su di lui.
 
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città». Parola del Signore
 
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Ho ascoltato con profondo dolore la tragedia che si è consumata a Lampedusa, è la sciagura più gravosa avvenuta in Italia. I numeri dei morti è salito a circa 300 e lasciano sgomenti mentre tutti i veri responsabili che occupano le poltrone della politica europea rimangono indifferenti. Hanno espresso vicinanza all’Italia ma continuano ad ignorare un problema enorme. L’Europa non ha mai voluto affrontare il problema dell’immigrazione.
Ci sono Nazioni del Mediterraneo che respingono i poveri immigrati e l’Italia si è sempre sobbarcata di un gravoso impegno, anche se in realtà sarebbe più umano e onesto aiutarli lì nelle Nazioni dove sono nati piuttosto che farli entrare in Italia senza dare ad essi un lavoro, una sussistenza economica, una casa, quelle garanzie di vita dignitosa che merita ogni persona umana. Lasciarli entrare senza poi aiutarli, senza dare una prospettiva futura è un diabolico inganno.
Sappiamo di quasi 7 milioni di italiani che vivono in povertà e non ricevono adeguate assistenze dallo Stato.
Nelle ultime settimane sono arrivati in Italia migliaia di poveri immigrati, noi non li conosciamo e molti italiani verso gli estranei avvertono timore, ma sono esseri umani, creature di Dio che chiedono aiuti e che non possiamo rifiutare. L’errore o la malafede è di quanti permettono la partenza di barche fatiscenti e sostengono economicamente questi viaggi per invadere l’Europa di non cristiani.
Se c’è qualcuno che fa orrore sono quelli che a parole mostrano un falso umanitarismo senza sporcarsi le mani. Non ho mai visto un solo politico o altri che pretendono l’ingresso libero degli immigrati in Italia, adoperarsi ad aiutarli oppure ospitarli nelle loro case. Non ho mai visto un solo radical chic nei luoghi di povertà aiutare quegli immigrati che tanto difendono ma poi nella sostanza li ignorano perchè non gliene importa nulla delle loro disgrazie!
Molti politici europei perseguono il piano dell’invasione di immigrati non cristiani per distruggere il Cristianesimo. È il vero piano!
Questa la ragione del mancato intervento risolutivo a favore degli immigrati, li ignorano e li lasciano abbandonati al loro tremendo destino. Non ci sono problemi con gli immigrati regolari, quelli che lavorano in Italia perchè lo desiderano ed è un dovere permetterlo, il problema nasce quando gli immigrati non hanno lavoro e vivono in clandestinità, commettendo furti e altri reati per vivere.
Da qui il commercio della prostituzione di immigrate clandestine, donne costrette a tremende umiliazioni per pagare il riscatto.
Riguardo l’amore verso gli immigrati solamente l’Italia è maestra di solidarietà, anche se poi ci si ritrova con decine di migliaia di essi senza lavoro e senza una casa, girovagano per le città senza una meta. Allora bisogna porsi seriamente il problema dell’immigrazione. Fermo restando che bisogna aiutarli, occorre trovare le soluzioni migliori per il loro futuro.
È triste pensare a queste persone che affrontano viaggi allucinanti e in condizioni indecenti, rischiando la morte o rimanendo vivi per morire lentamente. La carità deve vincere la paura, non si può essere veri seguaci di Gesù se non si amano anche gli immigrati, nati dove non c’è benessere e privati di tanti diritti. I politici europei abbiamo un sussulto di dignità ed inviino molti aiuti umanitari dove non c’è neanche un pezzo di pane per sopravvivere.
Ho ascoltato con intenso dispiacere le giuste osservazioni del sindaco di Lampedusa: “Non sappiamo dove seppellirli”.  
Noi li copriamo con il nostro amore e la nostra preghiera.
 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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