+ VANGELO (Lc 11,42-46)

Mercoledì 14 ottobre 2015
XXVIII settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 11,42-46)
Guai a voi, farisei; guai a voi dottori della legge.

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo». Intervenne uno dei dottori della Legge e gli disse: «Maestro, dicendo questo, tu offendi anche noi». Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Sul Corriere della Sera è stata pubblicata ieri un’intervista al Cardinale Muller, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, egli è uno dei firmatari, tra i 13 Cardinali, di una lettera fatta pervenire al Papa prima del Sinodo, in cui viene chiesto di rimanere fedeli alla dottrina della Chiesa. Encomiabile la coerenza e l’interesse nel servire la Chiesa come viene chiesto da Gesù.
Purtroppo, 4 degli 13 Cardinali hanno smentito di avere firmato quella lettera ma i nomi erano lì, quindi la loro smentita è valsa a poco. Perché poi smentire di avere firmato quella lettera che richiama all’ortodossia del Vangelo e traccia la linea di almeno il 65% dei Padri sinodali?
Forse il motivo è il timore di qualche ritorsione… da parte dei modernisti che invece progettano una nuova Chiesa senza Vangelo, senza Comandamenti, senza il Magistero autentico per arrivare a legittimare perfino i peccati più abominevoli.
Lo abbiamo sentito dalla voce del teologo Charamsa, non sono nostre supposizioni e non andiamo dietro alle congetture, saremmo solamente ingenui. Questi commenti che vi invio non riportano mai opinioni, a cosa servirebbero se non a creare altra confusione e a rendere poco credibili i miei scritti? Qui troviamo la verità per come viene espressa pubblicamente ed esposta dai diretti interessati.
In questi commenti conosciamo lo stato reale dei fatti, testimoniati da quanti sono coinvolti o ascoltati direttamente da chi è a conoscenza di notizie che riguardano la vita della Chiesa. E questo Sinodo che era stato programmato per modificare la dottrina della Chiesa, atto insano e gravissimo, fino ad oggi si mantiene fedele alla sana dottrina, ma quanto avverrà alla chiusura non è dato ancora sapere.
Nell’intervista, il Cardinale Muller condanna la pubblicazione della lettera riservata al Papa e firmata da 13 Cardinali, purtroppo il prurito di qualcuno non lo fa trattenere e così scombussola i lavori del Sinodo. Buon per noi che la lettera sostiene la dottrina bimillenaria dell’unica Chiesa di Cristo, altrimenti oltre il danno ci sarebbe stata la beffa.
È stato un bene averla pubblicata? Chiediamoci pure se invece fosse stata di posizioni moderniste cosa sarebbe avvenuto al Sinodo?
Leggiamo alcune risposte del Cardinale Muller al giornalista:
«Tensioni?
C’era tensione tra la dottrina e l’approccio pastorale, ma è il compito del Sinodo vedere questi due aspetti insieme. Ogni vescovo cattolico, nella sua persona, è maestro della fede e anche pastore del gregge
Ma come si conciliano dottrina e misericordia?
L’ortodossia deve realizzarsi nella pastorale, ma non c’è una pastorale sana senza dottrina: che è l’insegnamento di Gesù, non una dottrina accademica di teologi. Non è possibile che tutto sia rappresentato come un confronto tra quelli che dicono “siamo più liberali” e trovano l’applauso della gente, e quelli che invece devono difendere la dottrina rivelata da Gesù e sono i cattivi, i “conservatori”!
E allora?
Crediamo in un solo Dio, non può esserci contrasto. Non è che ce ne sia uno del Decalogo (Comandamenti) e l’altro della misericordia. E il Vangelo esige anche la conversione della nostra vita. La porta è stretta.
Come si fa, ad esempio, con i divorziati e risposati?
Le persone soffrono perché i loro matrimoni sono rotti, non perché non possano fare la Comunione. Per noi il centro dell’Eucaristia è la consacrazione, ogni cristiano ha il dovere di venire a Messa ma non di fare la Comunione. Concentrarsi solo su un punto non risolve niente.
E le situazioni concrete?
Si può discutere sulle condizioni dei singoli casi ma un regolamento generale non è possibile. Il matrimonio è un Sacramento e la Chiesa non ha autorità su un Sacramento.
Come finirà?
Penso si arriverà a una buona sintesi».
Dobbiamo continuare a pregare per l’unità della Chiesa, la quale naviga nella tempesta e solo l’intervento di Gesù riporterà la Verità.
Dobbiamo pregare per l’Italia che si trova in una situazione delicata per i propositi bellicosi della Corea del Nord, della Russia, degli Stati Uniti e di altre Nazioni pronte ad appoggiare i loro alleati.
Nei giorni scorsi diversi capi di Stato hanno parlato espressamente di guerra, soprattutto il leader nordcoreano Kim Jong-Un ha detto quattro giorni fa in un discorso ufficiale: “Pronti a qualsiasi guerra con gli Stati Uniti”.
Il discorso di Gesù è diverso, opposto ai potenti e ai dittatori, e nessuno può comprenderlo se non crede in Lui.
La società si muove senza bussola, si dirige dove viene attratta e condotta dalle mode che mostrano i mass-media e soprattutto il web. L’indifferenza di quasi sei miliardi di persone è grave davanti a Dio, ma Gesù rimane sempre in attesa con le braccia aperte in atto di ascolto dei loro pentimenti.
“Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo”.
In moltissime famiglie c’è una disgregazione totale e la sintonia è un miraggio, nel mondo si corre, corre, corre, senza conoscere la vera mèta finale. Perché tanta corsa se un piccolo incidente può fermare chi si sente più che sicuro di superare ogni contrarietà, e non capisce che senza Dio è in balìa di ogni forza del male?
Il dramma nella Chiesa e che mi addolora in modo profondo… che mi lascia riflettere con afflizione, è la chiusura delle Chiese.
La maggior parte rimangono aperte alcune ore al giorno e poi si sprangano. Dove sono i parroci? Dove vanno? Perché non confessano ogni giorno e non ascoltano il grido di migliaia di parrocchiani che supplicano in ginocchio per ricevere anche una sola parola di conforto?
Cari parroci, LASCIATE APERTE LE CHIESE OGNI GIORNO CON LA VIGILANZA DEI PIU’ FIDATI O DEI PENSIONATI, E PERMETTERE AI CREDENTI DI COMPIERE L’ADORAZIONE EUCARISTICA.
FORSE L’INCONTRO CON GESU’ ANCHE PER 15 MINUTI CAMBIERA’ LA VITA DI MILIONI DI PERSONE.
LASCIATE IL SANTISSIMO SACRAMENTO ESPOSTO SOLENNEMENTE OGNI GIORNO DALLA MATTINA ALLA SERA.
Coinvolgete tutta la parrocchia ma principalmente date esempio voi di un grande amore per l’Eucaristia, organizzate i turni giornalieri affinché in ogni ora siano presenti almeno alcune persone e siate di esempio a tutti loro.
Cari parroci, dobbiamo salvare la Chiesa dall’indifferentismo ed è indispensabile rivolgerci all’Eucaristia, è Gesù che ci vede, ascolta e parla. Adorate l’Eucaristia davanti al Tabernacolo ma non per rimanervi leggendo libri spirituali o pensando alle preoccupazioni della vita, dovete rimanere davanti l’Eucaristia contemplando questo Divino mistero.
Si compie l’Adorazione Eucaristica fissando e ammirando l’Eucaristia in silenzio.
Tu guardi Gesù e Gesù guarda te. Sublime.
Solo così ti riempi del suo Spirito e Lui può intervenire in te, ti trova disponibile ad accoglierlo, può trasmetterti i suoi sentimenti, può illuminarti su determinate cose, può donarti la sua pace e la sua gioia.
Concludo questo commento con un serio ammonimento di Gesù: “Guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle”.
È un pesante richiamo a quanti recitano delle preghiere e compiono delle opere cristiane, ma interiormente non cambiano mai, rimangono fortemente ancorati alla loro volontà. Più di Dio seguono la loro volontà e considerano solo i loro pensieri, fino a renderli assoluti!

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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