+ VANGELO (Lc 11,42-46)

Mercoledì 12 ottobre 2016

XXVIII Settimana del Tempo Ordinario

 

 

+ VANGELO (Lc 11,42-46)

Guai a voi, farisei; guai a voi dottori della legge.

 

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo». Intervenne uno dei dottori della Legge e gli disse: «Maestro, dicendo questo, Tu offendi anche noi». Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!». Parola del Signore

 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Nel film di Zeffirelli, “Gesù di Nazareth”, queste parole vengono dette con intenso fervore e vigore perché infinita fu la sofferenza che patì il Signore nell’assistere e nel conoscere la corruzione degli ebrei, principalmente di quanti dovevano insegnare al popolo la Legge rivelata da Dio.

Le parole del Vangelo di oggi sono come una lancia che già infilzava Gesù, la stessa pronuncia delle parole, manifestava la deriva morale di Israele e la dimenticanza di Dio. I Comandamenti erano ignorati e la corruzione coinvolgeva anche i dottori del Tempio.

La sofferenza morale del Signore non aveva limite, non si trattava solo di una infinita delusione, era in atto il rifiuto di Dio fondato sull’ipocrisia. I dottori del Tempio erano maestri della finzione, avevano un progetto maligno nel cuore mentre nelle loro parole mescolavano molto miele per ingannare gli ascoltatori.

Erano quelli che appesantivano il popolo e loro non facevano nulla di buono. “Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!”.

Gesù conosceva bene i loro cuori e non vi trovava nessuna opera buona, solo molta corruzione e un vivo tradimento religioso perpetrato di continuo. Avevano una grande abilità dialettica, riuscivano a pronunciare belle parole, erano calcolate ad effetto e di impatto immediato.

Con le parole apparivano vicini al popolo e nei fatti invece servivano satana!

La nostra società ha superato di gran lunga l’inganno dei farisei e il tradimento dei dottori del Tempio, come ci spiega il Vangelo. C’è stata evidentemente una evoluzione dell’uomo anche nella cattiveria, una evoluzione che riguarda ogni aspetto della vita.

Nel mondo così ateo, diventa sempre più difficile ascoltare parole sincere e i cattivi esempi arrivano da molti personaggi famosi.

Hanno l’abitudine di ostentare una vita nel lusso o di supposti successi, di opere stravaganti che essi considerano brillanti…

Con questi maestri sarà difficile per la società riprendersi e ritornare al decoro quasi angelico, comunque una dignità che rende maestosa anche la più piccola persona. È sempre più manifesto che nelle relazioni sono scomparsi i valori umani, c’è molta esigenza di apparire e meno di praticare le virtù.

“Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo”.

Qui Gesù assesta un colpo micidiale alle velleità di quanti Lo ascoltavano. Persone che non consideravano l’amicizia come un valore e utilizzavano i ruoli come un potere, ma contrastando palesemente le Scritture.

Questo era l’errore più grave che commettevano farisei e dottori del Tempio, senza riuscire ad accorgersi del male che arrecavano a tutti, tutto il male che ricadeva su di loro per quello che inducevano a fare. I peccati oscuravano la loro mente, come soprattutto oggi annebbiano tutti quelli che vivono lontani da Dio.

È inevitabile precipitare negli errori quando si lascia la presa sicura dell’abbraccio di Gesù, e questo avviene quando presumiamo di fare tutto bene, quando trascuriamo la sua Parola divina e la trasformiamo secondo i ragionamenti umani.

Così facevano i farisei e i dottori del Tempio, e causavano un grande dispiacere a Gesù. Il Vangelo ci dice qual era il suo pensiero su loro e lo rileggiamo: “Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!”.

Il credente dimostra di amare Gesù e di osservare veramente la sua Parola, quando aiuta nella verità ogni persona e non manipola mai i suoi insegnamenti. La debolezza umana cerca sempre di mitigare il Vangelo, ma così facendo non sarà più il Vangelo storico di Gesù.

Contrariamente ai farisei, dobbiamo avere comprensione verso tutti, senza mai manifestare un buonismo insensato. Questo è un falso amore, meno che umano. L’amore profondo si acquisisce solo con i Sacramenti, la preghiera del cuore e un autentico cammino di rinuncia a tutto ciò che contrasta la Parola di Dio.

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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