+ VANGELO (Lc 11,5-13)

Giovedì 6 ottobre 2016

XXVII Settimana del Tempo Ordinario

 

 

+ VANGELO (Lc 11,5-13)

Chiedete e vi sarà dato.

 

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai discepoli: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”, e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono. Ebbene, Io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del Cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La richiesta delle Grazie a Gesù non è semplice come qualcuno pensa, non è una richiesta di cibo o altro di materiale che si rivolge spontaneamente a un familiare o al rivenditore. Comunque si fa una richiesta per la necessità impellente in cui si trova una persona, e se ha bisogno del pane va al negozio a comprarlo.

È immediato chiedere quanto serve di materiale, anzi ci sono persone che compiono crimini per poter soddisfare ogni esigenza che in realtà non è reale, ma è l’esigenza intesa come bisogno che arriva alla mente e la persona debole non ha pace finché non la soddisfa.

Già qui vediamo l’immensa differenza tra il credente che prega e chi non prega o prega senza convinzione. Il credente spirituale ha la capacità di controllare tutti i pensieri e di assecondare quelli veramente buoni, che giovano alla sua vita, mentre la persona non spirituale, è incapace di controllare i desideri, e trasforma tutto nel bisogno.

Quindi, se è facile, spontaneo, chiedere cibo o altro che si considera necessario, non avviene lo stesso se ci si rivolge a Gesù.

Sembra naturale e semplice chiedere a Gesù qualcosa, non è come sembra. C’è un grande impedimento determinato dalla poca Fede o da una spiritualità personale incompleta, in certi casi da una vaghezza indeterminata riguardo la Persona di Gesù. La preghiera è quindi impedita perché debole, senza amore, priva di Fede.

«Gesù allora disse loro: “Abbiate Fede in Dio!”» (Mc 11,22).

“Per questo vi dico: tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate Fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato” (Mc 11,24).

Si conosce poco Gesù perché si medita pochissimo la sua Vita.

Invece, chi ha veramente incontrato Gesù rimane commosso della sua Persona, è incantato per la sua bontà, i suoi insegnamenti, la sua Vita.

La conoscenza del Signore trasforma rapidamente il cuore anche dei grandi peccatori e si manifestano all’esterno le nuove opere improntate sull’amore, la verità, la giustizia, la docilità. La grande pazienza che manifestano le persone spirituali, scaturisce dalla vita che Gesù continua a vivere in esse, perché sono seguaci privi di contraddizioni e lo Spirito Santo illumina anche nelle tenebre in cui si trovano per colpa degli altri.

Non abbiamo nulla nella vita di più meraviglioso e migliore di Gesù. Tutto quello che sembra sublime è niente se confrontato con Lui.

Nel mondo la deriva morale è vastissima perché Dio non è più al centro.

Nella Chiesa c’è una profonda crisi perché si è spostato Gesù dal centro e al suo posto la massoneria ecclesiastica ha messo l’uomo. Neanche l’uomo buono e onesto. In moltissime parrocchie è stato spostato il Tabernacolo dalla posizione centrale, che è quella che merita il Padrone di casa, e lo hanno spostato nelle cappelline laterali o in luoghi inadatti.

Questa è la migliore prova della perdita della Fede, sia del Vescovo che consiglia questo spostamento sia di chi accetta il consiglio.

In moltissime omelie Gesù non è più presente.

Noi che conosciamo Gesù siamo invitati a conoscerlo bene, a dedicare qualche ora al giorno nella meditazione della sua vita, non fermandoci al Vangelo del giorno, ma riflettendo con pensieri personali sui miracoli straordinari che ha compiuto, sul dominio dei diavoli, della natura e delle malattie.

Con una parola Gesù terrorizzava i diavoli e li costringeva immediatamente a lasciare le persone possedute, comandava il vento, il mare e guariva malattie impossibili a quel tempo come la lebbra. Ridava la vista ai ciechi (è meraviglioso il miracolo al cieco nato), faceva camminare i paralizzati e gli storpi, ridava l’udito ai sordi e risuscitava i morti.

Questo è il Signore Gesù, e su queste meditazioni fatte giornalmente, la sua presenza in noi aumenta, ci dona molta Grazia.

Quanto chiederemo lo otterremo con facilità. Chiediamo soprattutto di conoscerlo sempre più e di aumentare la nostra Fede. Lui può tutto.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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