+ VANGELO (Lc 11,5-13)

Giovedì 11 ottobre 2018

XXVII Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 11,5-13)

Chiedete e vi sarà dato.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai discepoli: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”, e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono. Ebbene, Io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Una delle certezze che ci arriva dalla nostra Fede è la vicinanza di Gesù, di Dio Onnipotente che «dimentica» di essere tale dinanzi alle nostre miserie umane. È un vero Padre che considera le debolezze degli uomini ed è sempre pronto ad abbracciare quanti si ricordano di Lui.

Sappiamo che quando tutto sembra scorrere bene, molti non avvertono la necessità di dedicare del tempo giornaliero al Signore e con alcune preghiere si illudono di accontentarlo… Questa apparente vicinanza a Gesù è priva di amore verso Lui e come vedremo, è proprio l’amore sincero la condizione per entrare in comunione con il Signore.

Molti pregano bene e molto quando incontrano una malattia o vivono nella sofferenza e Gesù accoglie tutti quelli che Lo adorano. Questo rende sereni e fiduciosi quanti ricorrono a Lui e non si sentono privati della sua bontà. Se la sofferenza spinge a pregare di più, la preghiera sentita e forte deve diventare ordinata anche quando si ottiene la Grazia richiesta, bisogna saper perseverare.

Gesù nel Vangelo utilizza le parole più semplici e chiare per dirci che è sempre disponibile ad ascoltarci, soprattutto quando ci rivolgiamo a Lui con amore, umiltà e fiducia. La sua disponibilità è totale, ma sono le nostre condizioni spirituali a permettere di stabilire il contatto con Gesù.

La preghiera è autentica e forte, quando nell’anima è presente un vero amore verso Gesù, senza amore non esiste alcuna comunicazione.

Questo spiega la mancanza di aiuti divini quando si chiedono Grazie ma non si presenta a Gesù quanto è vitale per essere ascoltati: l’amore.

Ho scritto tante volte che Gesù è disponibile a donarci tutto quello che di buono gli chiediamo, ci pone alcune condizioni e sono davvero minime. Per esempio, il cristiano è un seguace di Cristo e se Lo considera Dio deve osservare la sua Legge. Questa osservanza può essere più o meno forte, deve però esserci, perché senza l’ottemperanza di quanto chiede Dio non ci si può considerare credenti.

Anche i diavoli credono nell’esistenza di Dio ma non osservano assolutamente la sua Legge.

L’inizio della vera conversione avviene con il rinnegamento, c’è una nuova rinascita spirituale da compiere e questa si realizza nella misura dell’obbedienza che prestiamo a Gesù. Se l’uomo non è spinto da nessuna ragione, difficilmente riesce a mettere da parte la vecchia mentalità per fare spazio allo Spirito di Dio.

In questa resistenza umana si trova l’ostacolo che non permette il passaggio dal credere in Dio al fare quello che dice Dio.

Se per credere si intende l’osservanza dei Comandamenti, si può accettare questa formula, se invece per credere si intende la pura esistenza di Dio, allora è sbagliato invitare a credere piuttosto che a fare, cioè a vivere la sua Parola.

Centinaia di milioni di cristiani affermano di credere in Dio ma nella vita non osservano la sua Legge, non Lo considerano quindi il Bene supremo, il Creatore di tutto, Colui che può tutto. Il passaggio corretto segue il percorso logico che si è davvero credenti quando si obbedisce alla sua Legge e si compiono le buone opere per amore del Signore.

Solo così si arriva a quella dimensione spirituale che supera la mentalità umana e fa conoscere la realtà sotto una nuova visione e si trovano le spiegazioni corrette della vita. Si comprende che per ricevere gli aiuti da Gesù e dalla Madonna è indispensabile osservare i Loro insegnamenti.

Molti dovrebbero capire facilmente che non si riceve lo stipendio mensile se non si lavora, è vero che alcuni fanno carte false per non fare quanto sono tenuti a compiere, ma è un altro discorso. Dove c’è la dignità è presente anche la maturità e la responsabilità delle proprie azioni.

Per considerare la difficoltà nell’ottenere Grazie particolari, bisogna verificare in che modo osserviamo i Comandamenti e quale interesse abbiamo verso Gesù. L’obiettivo principale è di metterlo al centro di tutto, condizione che vivono quei cristiani che hanno instaurato una convinta comunione con Gesù.

Pregare è amare il Signore e si prega con fiducia e umiltà quando vengono eliminati gli impedimenti che offuscano e allontanano da Lui.

Tutto quanto di buono chiediamo a Gesù lo possiamo facilmente ottenere. Dipende da noi!

Lui è sempre buono, ma non accetta la superbia nelle persone che chiedono aiuti. Spesso per questa ragione una Grazia non arriva subito e paradossalmente è un dono: Gesù vuole farci diventare piccoli per arrivare ad avvertire nella parte più interiore del nostro essere, che abbiamo bisogno di Lui.

«Chi rimane in Me e Io in lui, fa molto frutto, perché senza di Me non potete far nulla» (Gv 15,5).

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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