+ VANGELO (Lc 12,49-53)

Giovedì 22 ottobre 2015
XXIX settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 12,49-53)
Non sono venuto a portare pace sulla terra, ma divisione.

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto! Pensate che Io sia venuto a portare pace sulla terra? No, Io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Non è Gesù a volere la guerra in una famiglia, le incomprensioni per capirci meglio. La divisione che nasce in una famiglia scaturisce dalle diverse disposizioni interiori dei componenti, per questo c’è molto spesso incomunicabilità e nascono indifferenze ed insensibilità.
Se ognuno ha uno spirito umano da gestire, non si incontrano mai gli stessi familiari, cioè non sono mai concordi.
La famiglia perfetta non può esistere perché ogni componente non può essere perfetto, la perfezione si trova solamente in Paradiso, ma di sicuro una famiglia può essere formata da persone buone e oneste che si sforzano di amare con l’Amore di Gesù e la comprensione vicendevole rende gioiosa la vita familiare.
Gesù è la nostra Pace, solo la sua presenza può portare in una famiglia quelle condizioni spirituali indispensabili per la pratica delle virtù, per accettare con amore gli altri anche quando sbagliano, per diventare comprensivi senza però scendere a compromessi sbagliati.
Il fuoco che Gesù vuole “gettare sulla terra” è il suo Spirito, desidera che ognuno sia pieno del suo Amore e il mondo cambierà.
La famiglia riunita lo è veramente quando prega insieme, l’armonia non viene da un amore umano e possessivo, o dalla libertà totale che si concede ai figli non ancora capaci di gestirsi con umiltà e verità. Non viene perché ci si preoccupa eccessivamente dell’altro ma per averne vantaggi personali, che possono essere anche di orgoglio e di presunzione.
Gesù indica se stesso come il centro su cui convergere perché una famiglia viva nell’amore autentico e nella sincerità.
Non è vero amore dei genitori se accolgono ogni richiesta dei figli per ricevere apprezzamenti; non c’è amore nei figli verso i genitori se obbediscono meccanicamente ma poi compiono di nascosto molti errori gravi.
L’amore autentico in famiglia è verità, onestà, trasparenza, donazione.
La famiglia oggi corre grandi pericoli per la mancanza della preghiera, si corre e si compiono tantissime cose tranne pregare insieme.
Non potrà resistere alle tentazioni la famiglia senza Gesù, senza la protezione della Madonna.
Voi che leggete avete una grande missione: dovete pregare ogni giorno per i vostri familiari e la loro salvezza. La preghiera cambia in meglio.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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