+ VANGELO (Lc 13,18-21)

Martedì 30 ottobre 2018

XXX Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 13,18-21)

Il granello crebbe e divenne un albero.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il Regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami». E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il Regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

L’affermazione e la conferma dell’arrivo del Regno di Dio, rappresentava per gli ebrei il compimento della Parola dell’Antico Testamento, il ristabilimento della giustizia e lo scombussolamento del Male presente nel mondo.

La ripetizione del Regno di Dio da parte di Gesù non era semplicemente l’annuncio della presenza di Dio in mezzo al popolo, indicava che quel Regno tanto atteso era giunto con Lui, Egli portava la Buona Novella e un insegnamento fondato sull’amore.

Però Gesù si presentava come un Uomo comune, non aveva un esercito, non era un politico, non voleva la guerra per scacciare i romani e molti ebrei non comprendevano la sua reale capacità. Neanche i suoi miracoli ottenevano interesse né svegliavano le menti confuse di quanti si consideravano suoi nemici.

Essi si chiedevano come poteva un Uomo solo, accompagnato da una dozzina di discepoli, stabilire nel mondo il Regno di Dio.

Molte citazioni di Gesù richiamano il Regno di Dio, Egli spiega molte parabole e quando inizia la sua missione, dice: «Il tempo è compiuto e il Regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al Vangelo» (Mc 1,15).

Ben 120 volte viene citato nei Vangeli il Regno di Dio, proprio per questo Gesù iniziò la sua missione in mezzo agli uomini e predicava di continuo.

Il Regno di Dio è la presenza concreta e non effimera della Grazia di Dio nel cristiano, quando la sua sovranità divina è effettiva.

L’uomo non può costruire o portare in sé il Regno di Dio se non osserva la Parola del Vangelo. Questa realtà del Regno di Dio non può essere generata dalla volontà umana, né è giustificabile cercare di avere un dominio sugli altri strumentalizzando il Vangelo.

In questo Regno sono presenti tutti i valori insegnati da Gesù, e per farne parte si deve accogliere il Signore nella propria vita e decidersi di fare quello che vuole Lui. Noi facciamo parte del Regno di Dio nella misura dell’amore e dell’obbedienza al Vangelo.

Il Regno di Dio si realizza nel cristiano che si lascia formare da valori molto importanti come la gratuità, il rispetto degli altri, l’accoglienza di quelle persone che si conoscono e non si amano. Gesù ci parla di amore, perdono, giustizia e umiltà.

Sembra qualcosa di irraggiungibile o di estraneo il Regno di Dio, invece fa parte della nostra Fede, è l’iniziale fase della relazione con il Signore e si sviluppa sempre più, formando nel cristiano un sicuro sostegno e la certezza che non è mai solo.

Gli ebrei attendevano un Messia potente, quando ascoltarono da Gesù che Lui portava quel Regno da loro tanto atteso e profetizzato anticamente, si stupirono e le loro reazioni furono sdegnate fino ad arrivare a ripetuti progetti di uccisione di Gesù.

Erano ebrei dal cuore duro e non comprendevano i segni che dava Gesù di continuo, come i suoi miracoli, straordinari e impossibili agli uomini.

Consideravano Gesù come un buon Uomo nel migliore dei casi, altri invece Lo ricoprivano di diffamazioni e imprecazioni. Dinanzi alla loro considerazione c’era però Dio Onnipotente, lo dimostrava con parole ed opere, ma essi erano ciechi.

A loro Gesù appariva povero, le sue parole spropositate e non vollero accoglierlo.

Forse non avvenne lo stesso a tutti i Santi che Dio ha mandato nel mondo per risvegliare la Fede di molti? Leggendo la vita di tutti i Santi si riscontrano moltissime diffamazioni, persecuzioni senza fine, imprecazioni e parolacce che ricevevano da tantissimi, ostacoli e proibizioni.

Gli arroganti non possono capire che Dio si serve di piccole cose per mostrare la sua Onnipotenza. Il granello di senape diventa un grande albero.

Il bellissimo film su Padre Pio, alla fine mostra il ravvedimento del Sacerdote inviato da papa Giovanni XXIII che non apprezzava il grande Santo. Quel Sacerdote sconvolto, piangendo dice a Padre Pio: «È Lei che deve assolvere me. Io l’ho perseguitato, giudicato e condannato. Dio… quanta cecità! Spesso come i discepoli di Emmaus, Cristo ci passa accanto, cammina con noi, e non Lo riconosciamo. Chissà se Lei e Dio potrete mai perdonarmi?».

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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