+ VANGELO (Lc 17,26-37)

Venerdì 13 novembre 2015
XXXII settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 17,26-37)
Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà.

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’Uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti. Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’Uomo si manifesterà. In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot. Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva. Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà portato via e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà portata via e l’altra lasciata». Allora gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
È una visione apocalittica quella che descrive Gesù ai suoi discepoli. Molti fedeli dicono che queste parole si ascoltano raramente nelle omelie, e non è un buon servizio per la causa del Vangelo. Non è un bene per nessuno tra Sacerdote e fedeli, non si insegna e non si conosce convenientemente la Parola di Dio.
Un genitore parla ai figli chiaramente e li avvisa dei pericoli perché li ama, sono figli e si preoccupa con tutto il suo amore.
I figli occorre crescerli con tanto amore ma con altrettanta premura nel dare gli insegnamenti morali completi ed infondendo in essi i valori cristiani. Senza questo sostegno, senza una buona educazione religiosa i figli crescono senza quelle nozioni fondamentali che devono renderli buoni cristiani e cittadini onesti.
Lo stesso bisogna fare con i credenti che la domenica ascoltano l’omelia e molti l’attendono perché ardono interiormente nel voler sentire parole di Verità e non semplici parole distensive. E l’omelia è il momento in cui moltissimi credenti sono lì pronti ad ascoltare e se non vengono scossi con le parole di Gesù che sono pure piene di speranza, escono così come erano entrati.
I credenti autentici vogliono conoscere la Verità, desiderano ricevere consigli per migliorarsi e avvicinarsi a Gesù.
Il Vangelo di oggi è ricco di spunti, colpiscono molte parole e fanno riflettere, mi soffermo su alcuni argomenti e mi dispiace non approfondirli come meritano. Continuerò a farlo nei prossimi commenti.
“Come avvenne nei giorni di Noè”. È un monito che nessun cristiano saggio deve minimizzare. Nessuno può dirigere la storia o determinare quanto è molto più grande di lui. Tra chi vive di illusioni e non si preoccupa del suo futuro spirituale e chi minimizza le Verità bibliche che conosce, c’è il cristiano saggio che medita con avvedutezza.
I tempi di Noè sono anche questi tempi, si vive senza più considerare il Bene e il male, tutto è diventato uguale. Almeno per la stragrande maggioranza dell’umanità. Sono notizie che arrivano da tutto il mondo, non riguarda solo l’Europa o un solo continente.
Sono i tempi di Noè perché Dio è stato escluso dal tempo in cui vivono quelli che si preoccupano di tutto tranne che di Dio.
“Mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano…”. Poi arriva improvvisa la prova che stordisce e spesso distrugge la vita di molti, anche di innocenti. Si corre così tanto da voler precedere quasi il tempo…
Per andare dove e per fare cosa?
Fermiamoci e riflettiamo sulla nostra vita, è molto importante dedicare ogni giorno alcune ore alla preghiera.
La preghiera è il dialogo con Dio, significa parlare con Dio, e si prega partecipando alla Messa e all’adorazione eucaristica, recitando il Rosario, leggendo buone letture. Solo pregando si diventa migliori e si vince la mentalità viziosa.
È vero però che la nostra vita deve diventare preghiera, per dare gloria a Dio in ogni circostanza, compiendo la sua volontà con gioia, umiltà e pace. Tutto questo ci permette di ricevere molte Grazie dal Cuore buono di Gesù.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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