+ VANGELO (Lc 17,26-37)

Venerdì 11 novembre 2016

XXXII Settimana del Tempo Ordinario

 

 

+ VANGELO (Lc 17,26-37)

Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà.

 

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’Uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti. Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’Uomo si manifesterà. In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot. Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva. Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà portato via e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà portata via e l’altra lasciata». Allora gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi». Parola del Signore

 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Con una chiarezza indiscutibile leggiamo che i castighi divini sono sempre avvenuti e la Bibbia ne racconta parecchi. Anche Bergoglio quando si trovava a Buenos Aires affermava che i castighi di Dio sono biblici, li troviamo a cominciare dal peccato di Eva e Gesù molte volte ha accennato alle conseguenze degli innumerevoli peccati nel mondo.

È sbagliato però presentare un Dio più incline al castigo che al perdono.

Gesù ci ha spiegato quanto è infinito l’Amore divino, la stessa sua morte volontaria è la sublime manifestazione di un Dio che per salvare gli esseri umani e riparare il peccato dell’origine, ha accettato una atroce sofferenza nella natura umana.

La verità centrale è Dio Amore, che non vuole la morte del peccatore ma che si converta e viva. Una vita eterna.

“Forse che Io ho piacere della morte del malvagio -dice il Signore Dio- o non piuttosto che desista dalla sua condotta e viva?” (Ez 18,23).

Parlare del terremoto come castigo di Dio non è una buona catechesi, tantomeno includere un determinato peccato degli uomini, quando solo Dio conosce il suo agire. Non si può neanche determinare l’azione di Dio o una causa naturale, ma se fosse stato un intervento divino avrebbe colpito sicuramente i luoghi più pervertiti.

Non c’è dubbio, quindi, che i castighi di Dio sono sempre esistiti, da decenni viene detto che i 10 segreti di Medjugorje contengono 7 castighi, e questo sembrerebbe stridere con l’Amore di Dio, però notiamo che l’umanità aumenta di continuo la sua perversione, il tradimento a Lui, l’adesione alla magia e a tutto quello che è satanico.

L’ammirabile pazienza di Dio sembra non avere limiti, ma fino a quando durerà questa bontà? Non c’è un limite a tutto?

Possiamo senza alcun dubbio sostenere che Dio interviene per richiamare l’umanità, appunto come avviene da diversi decenni con le apparizioni della Madonna in diversi luoghi del mondo. Dio è un Padre alla ricerca delle sue creature, ma se queste gli voltano le spalle che deve fare?

Leggiamo alcuni spezzoni da un articolo che attesta le affermazioni del cardinale Bergoglio sulla veridicità dei castighi di Dio.

«Il castigo di Dio? Esiste per i peccati dell’uomo. Parola di Papa Francesco. La frase di questo video è stata pronunciata dall’allora cardinale Jorge Mario Bergoglio nel corso di una trasmissione televisiva andata in onda sulla tv argentina Canal 21. “Biblia, Dialogo vigente”, questo il nome del programma andato in onda quando il futuro Papa Francesco era arcivescovo di Buenos Aires.

Si trattava di una tavola rotonda condotta dal direttore di Canal 21 Marcelo Figueroa che vedeva protagonisti lo stesso Bergoglio e il rabbino Abraham Skorka della Comunità Benei Tikva di Buenos Aires e rettore del seminario rabbinico latinoamericano. La trasmissione aveva lo scopo di parlare delle verità dell’uomo utilizzando come format il dialogo interreligioso ed ecumenico.

Nel video, caricato su Youtube nel gennaio 2013, poco prima dell’elezione di Bergoglio al Soglio pontificio, Bergoglio affronta il tema del castigo di Dio citando due episodi biblici: l’episodio della vigna di Naboth narrato nel libro dei Re e un passo del profeta Amos. In entrambi si parla del castigo di Dio.

Un castigo che anche il futuro Papa Francesco, contrariamente a quanto alcuni suoi autonominatisi commentatori in veste di caudatari vogliono dimostrare, aveva ben presente».

Il caudatario era il chierico incaricato di sorreggere lo strascico degli abiti dei Prelati nelle funzioni solenni della Chiesa di rito latino.

Se oggi si vuole presentare un Dio esclusivamente misericordioso, come avviene tra i protestanti, si viene a modificare tutta la Sacra Scrittura, però non dobbiamo cadere nel senso opposto parlando di un Dio giustiziere. L’errore da evitare è quello di interpretare liberamente la rivelazione di Gesù e di indirizzarla secondo le proprie voglie.

Dio è Amore, questa è la definizione corretta.

È impensabile da parte di Dio la volontà di causare malattie o sofferenze, soprattutto alle persone incapaci di sopportare un forte peso.

Non si deve imputare a Dio la colpa degli esseri umani, i gravissimi peccati portano sempre conseguenze dannose a chi li commette e alla società. Questo è l’insegnamento della Chiesa, comunque è un discorso logico e solo chi non vuole accettarlo, protesta.

Le strutture di peccato sono presenti nella società, come diceva Papa Giovanni Paolo II, la continua ripetizione di pervertiti e crudeli peccati, modifica l’armonia voluta da Dio nel nostro pianeta. Prendiamo come esempio un pilastro portante di casa vostra, se qualcuno lo toglie causa la caduta della struttura con danni enormi. Se non subito, di sicuro molto presto.

Dio non vuole assolutamente la caduta di una casa soprattutto quando vi sono persone dentro, è l’uomo a indebolire la struttura, come avviene nel pianeta con le innumerevoli manipolazioni che vengono compiute causando un violento oltraggio, una snaturata deturpazione, una ferita a quanto è stato creato buono da Dio.

Dio è Amore, può permettere un male per il bene dell’umanità. Non sappiamo come agisce Dio nel voler salvare le anime di tutti!

“Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’Uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti”.

Queste parole di Gesù indicano che Dio agisce oggi come nei giorni di Noè, quindi ha sbagliato chi in questi giorni ha parlato di un Dio esclusivamente misericordioso e che la materna tenerezza della Madonna non permette i mali contro l’umanità. Sono gli uomini la causa del loro male, e l’enorme quantità di gravissimi peccati induce Dio ad alzare le mani e lasciare i grandi peccatori al loro destino.

Lo stesso fa un genitore quando un figlio maggiorenne è violento in casa e picchia tutti, distrugge e ruba, oltraggia e arreca disperazione.

Nel mondo aumentano gli esseri umani che tradiscono di continuo Dio e addirittura diventano seguaci di satana. Se Dio fosse giustiziere, il mondo non esisterebbe più da tempo, Egli è Amore e attende la conversione di tutti, nel frattempo però potrebbero nascere guerre causate dagli uomini o terremoti per cause naturali.

Dov’è la colpa di Dio? Bisogna distinguere la responsabilità degli uomini e la volontà di Dio di ricordare all’umanità la sua esistenza, per riportarla verso comportamenti più virtuosi e ritrovare la pace interiore insieme alla gioia della vera vita.

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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