+ VANGELO (Lc 19,41-44)

Giovedì 23 novembre 2017

XXXIII Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 19,41-44)

Se avessi compreso quello che porta alla pace!

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, quando fu vicino a Gerusalemme, alla vista della città pianse su di essa dicendo: «Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi. Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Il Vangelo descrive un episodio molto commovente, un momento di profonda amarezza di Gesù alla vista di Gerusalemme. Fa parte di una delle tante delusioni vissute durante la sua predicazione, ma qui si unisce anche la sofferenza dell’incomprensione verso Lui.

Gesù è stato rifiutato da Gerusalemme ed Egli prevede le tragiche conseguenze di questo tradimento, ne parla con dolore ma l’assedio che avverrà dopo appena quarant’anni è stato attirato dalle colpe dei suoi abitanti.

Tutto si è compiuto come annunciato da Gesù. L’assedio di Gerusalemme dell’anno 70 fu l’episodio decisivo della prima guerra giudaica, sebbene il conflitto termini con la caduta di Masada nel 73. L’esercito romano, guidato da Tito Flavio Vespasiano (il futuro imperatore Tito) assediò e conquistò la città di Gerusalemme, occupata dai ribelli ebrei sin dall’inizio della rivolta, nel 66.

Il pianto di Gesù è improvviso e inatteso, turba il giubilo della gente. In quell’istante il Signore vide che la città da Lui tanto amata qualche anno più tardi sarebbe stata distrutta, perché “non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata”.

Vediamo che Gesù non rimane indifferente alla sorte degli uomini, vuole vederci felici e vicini a Lui, questa nostra vicinanza è indispensabile per ricevere le sue abbondanti Grazie. La mancata ricezione dei suoi doni dobbiamo inquadrarla nella lontananza da Lui, nella poca preghiera, forse anche a causa di una vita che sfugge veloce.

Avere gli stessi sentimenti di Gesù è la gioia più grande per il cristiano, è la vera rinascita per il cambiamento della mentalità, l’agire non più impulsivo, la pace interiore che determina l’equilibrio e l’armonia dei sensi interiori ed esteriori.

Lo stesso pianto di Gesù manifesta una bontà incomprensibile per noi, racchiude anche un profondo mistero. Ha cacciato demoni, guarito malati, risuscitato morti, convertito pubblicani e peccatori, ma dinanzi a questa città si scontra con la durezza di cuore dei suoi abitanti.

Guardando a Gesù, dobbiamo imparare ad amare i nostri fratelli e le nostre sorelle, trattando ciascuno per come è,  nelle sue peculiari circostanze, comprendendone le debolezze, se dovesse averne, con cordialità e sempre disponibili ad aiutare, a servire.

La vera spiritualità cresce in noi solo se dedichiamo un po’ più di tempo alla preghiera, se riflettiamo sugli insegnamenti di Gesù e ci sforziamo per quanto possibile di imitarlo. La recita del Santo Rosario ci fa ottenere lo Spirito della Madonna e diventa più facile amare tutti, perdonare, fare del bene, anche a chi non ci ama. La presenza della Madonna ci arricchisce di virtù.

Martedì scorso ho scritto della nuova iniziativa per fare arrivare a molti il mio libro sul Santo Rosario. È un atto di amore il mio senza preoccuparmi delle offerte, confido nella generosità dei buoni. Questo libro è un grande dono da fare a Natale ai parenti, agli amici, ai conoscenti. Riflettete bene su quanto ho scritto martedì.

Ne invieremo 5 copie ad ogni nominativo registrato, libri che raggiungeranno 5 famiglie, quindi ognuno di voi potrà aiutare forse più di 20 persone. La preghiera di altre 20 persone, oltre a migliorare la loro vita, potrà fare del bene a tanti altri peccatori lontani da Gesù.

La presenza della Madonna nella famiglia che comincerà a pregarla è molto importante, Ella rinnoverà i cuori di tutti e porterà la pace, la gioia interiore e in futuro la vita eterna. Bisogna però collaborare, fare qualcosa in più ogni giorno per amore di Gesù e di Maria Santissima.

La diffusione del libro sul Rosario è un modo per ringraziare la Madonna per gli aiuti e la sua importante protezione su voi e i vostri familiari.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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