+ VANGELO (Lc 21,20-28)

Giovedì 26 novembre 2015
XXXIV settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 21,20-28)
Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti.

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti. Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’Uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Gesù è abbastanza chiaro sulle conseguenze del comportamento di Gerusalemme nei suoi riguardi: “Vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo”. Accadde veramente nel 70 e la città venne rasa al suolo dai Romani, fu chiamato “l’assedio di Gerusalemme” e fu l’episodio decisivo della prima guerra giudaica, sebbene il conflitto termini con la caduta di Masada nel 73.
La rivolta dei ribelli ebrei era iniziata nel 66, da Roma si mosse l’esercito romano guidato da Tito Flavio Vespasiano che diventerà il futuro imperatore Tito, assediò e conquistò la città di Gerusalemme, occupata dagli ebrei sin dall’inizio della rivolta. Ecco come sintetizza lo storico del tempo Giuseppe Flavio:
«La città di Gerusalemme venne abbattuta dalla rivoluzione, poi i Romani abbatterono la rivoluzione, che era molto più forte delle sue mura; e di questa disgrazia si potrebbe attribuirne la causa all’odio di chi si trovava al suo interno, ai Romani il merito di aver ripristinato la giustizia. Ma ognuno può pensarla come crede, vedendo come accaddero i fatti realmente». (Giuseppe Flavio, Guerra giudaica, V 6.1.257).
L’annuncio del Vangelo rivolto agli abitanti di Gerusalemme è molto severo: “Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti”.
La severità delle parole pronunciate dal Signore sono la costatazione della desolazione presente nella città, in declino moralmente e spiritualmente. La sua severità nel dire queste parole è la conseguenza dell’allontanamento da Dio di Gerusalemme e la responsabilità della giustizia che si è abbattuta su Gerusalemme va attribuita esclusivamente agli abitanti.
Gesù ha utilizzato tutti i suoi poteri per convertirli senza riuscirci, Egli non faceva violenza e li lasciava al loro libero arbitrio.
L’assedio del 70 arrivò dopo un progressivo ed inesorabile distacco dalla preghiera che aveva comandato Dio per osservare riti e seguire preghiere umane, come erano materiali le loro ricerche spirituali. Così si smarrirono gli ebrei.
Hanno ricevuto, quindi, quella giustizia che con le loro opere sbagliate si erano costruita negli anni, ingannandosi di seguire Dio e di compiere la sua volontà.
Questo è il grande rischio che corre chi segue Gesù, basta perdere la concentrazione dalla preghiera e ogni giorno ci si allontana dallo Spirito di Dio, e quasi sempre si rimane convinti di avere pregato bene e di non dispiacere Gesù… Questa si chiama mancata conoscenza personale.
Proseguendo nello stato spirituale di tiepidezza e di indifferenza, non si avvertono più le cose di Dio e il cuore è rivolto ad altro.
Come in Matteo 24,1-31 anche Luca oggi ci presenta l’annuncio delle tribolazioni che Gesù spiegava dopo avere accennato alla fine di Gerusalemme. Le parola di Gesù sono sempre infallibili, sono profezie che svelano eventi futuri e i fortunati che li meditano e li accolgono, sono benedetti.
La conoscenza delle profezie del Vangelo, contestualizzate correttamente e comprese come intendeva Gesù, sono la svolta nel credente.
Innanzitutto, il credente saggio non si abbatte e non rimane indifferente leggendo parole come queste: “Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte”.
Parole che Gesù rivelava conoscendo già questi nostri tempi e ci avvertiva per non subire danni. D’altronde, sono i potenti soprattutto in questi giorni a complottare per isolare la Russia ed occorre tanta capacità intuitiva per scoprire la vera ragione del gioco irrazionale dell’Occidente unito agli Stati Uniti.
Gli americani volevano creare subdolamente in Europa uno stato di agitazione e infondere terrore ovunque, per dare poi il consiglio di concedere ad un uomo solo il comando del mondo, con le Nazioni tutte unite in un magico ordine e tutti saranno felici per la apparente pace ritrovata.
Ma non ci potrà essere pace internazionale perché Putin ha già programmato operazioni mirate a indebolire i nemici mostrando la forza.
Non dimentichiamo che la Prima Guerra Mondiale ebbe inizio il 28 luglio 1914 con la dichiarazione di guerra dell’Impero austro-ungarico al Regno di Serbia in seguito all’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo-Este, avvenuto il 28 giugno 1914 a Sarajevo, e la guerra si concluse oltre quattro anni dopo, l’11 novembre 1918.
Un colpo di pistola scatenò un conflitto mondiale, questo avvenimento fece esplodere le tensioni internazionali e l’Austria dichiarò guerra.
Poche settimane fa è stato fatto scoppiare in volo un aereo russo e la morte di 250 passeggeri circa, mentre l’altro ieri è stato abbattuto un caccia Sukhoi 24 dell’aviazione russa da due F-16 di Ankara lungo la frontiera con la Siria. Si capisce bene che qui c’è molto più della causa principale che scatenò la Prima Guerra Mondiale.
Con le nostre preghiere possiamo ottenere da Dio una pacificazione anche se non piena, perché solamente con il suo intervento diretto i conflitti finiranno davvero… Siamo chiamati a recitare il Rosario ogni giorno per la pace e per i familiari e gli amici che sono lontani dai Sacramenti.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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