+ VANGELO (Lc 9,1-6)

Mercoledì 27 settembre 2017

XXV Settimana del Tempo Ordinario

 

 

+ VANGELO (Lc 9,1-6)

Li mandò ad annunciare il Regno di Dio e a guarire gli infermi.

 

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demoni e di guarire le malattie. E li mandò ad annunciare il Regno di Dio e a guarire gli infermi. Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro». Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni. Parola del Signore

 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Un cristiano può capire il grado della sua spiritualità dalla compassione, dall’amore, dal desiderio di aiutare coloro che soffrono. Non mi riferisco a quei sentimenti naturali e passeggeri  che facilitano il pianto o la commozione dinanzi ad eventi dolorosi.

Ho spiegato la differenza tra emozioni e sentimenti, nella situazione che descrivo sopra si intende uno stato d’animo, una condizione cognitivo-affettiva che dura più a lungo delle emozioni ma sicuramente i sentimenti hanno una minore incisività delle convinzioni accertate e stabilite nel tempo.

Emozioni e sentimenti spesso vengono confusi tra di loro: si tratta in realtà di fenomeni/processi contigui che si differenziano sostanzialmente per intensità e durata. Nello specifico le emozioni sarebbero sentimenti meno intensi e di breve durata.

Dinanzi alla sofferenza di qualcuno una persona più debole si impietosisce e arriva anche a provare dispiacere, ma è di breve durata, si dimentica quella situazione non appena un altro dato arriva alla mente.

Anche se il sentimento indica ogni forma di affetto, sia quello interiore sia quella rivolto al mondo esterno, è più istintivo che ragionato, e se i sentimenti sono buoni vanno curati per renderli parte della vita e farli rivestire di virtù.

I sentimenti sono certamente la parte più equilibrata della persona, se però la persona è in grado di controllare l’impulsività, se utilizza bene il discernimento e ha una buona maturità spirituale. L’elenco dei sentimenti, delle emozioni e degli stati d’animo è lungo, se ne contano almeno novantatre, si distinguono in buoni e cattivi, ma rimangono sempre preferibili alle passioni disordinate.

La passione è un sentimento impetuoso, si fonda sui piaceri procurati dai nostri sensi e che può impedire il controllo della ragione.

Quando la passione prevale sulla ragione e questo avviene con una facilità estrema nelle persone deboli, si cerca di ottenere l’oggetto che ha sconvolto la mente e ha interrotto il corretto funzionamento. Il desiderio impetuoso, infuocato, irresistibile per qualcuno/a o un oggetto o qualcosa di materiale, è la causa scatenante che erompe ed esplode in una forte attrazione.

Il Vangelo ci parla degli ammalati, persone che sono costrette a rientrare in sé e a porsi numerose domande sulla vita trascorsa senza alcuna certezza del futuro, mentre il presente lo guardano con sospetto e inquietudine. Cosa avverrà? Guarirò? La cura medica è giusta?

Gli ammalati senza Gesù favoriscono il loro peggioramento, si rendono la vita un inferno, la tristezza li avvolge e il buio fa loro compagnia.

La quinta delle sette opere di misericordia corporale afferma di “visitare gli ammalati”, non è un invito di compassione, è una presenza importante, in molti casi determinante per la guarigione dell’ammalato. La sola visita rallegra l’ammalato, egli si risolleva dalla tristezza, sa di non essere solo nella battaglia contro il male e, soprattutto, riceve dai cristiani, sante rassicurazioni che pregheranno per lui/lei.

Quanto è bello e potente quando si prega insieme all’ammalato!

La Corona del Santo Rosario è il mezzo più potente dopo la Santa Messa per ricevere Grazie particolari e anche guarigioni impossibili.

Talvolta le guarigioni avvengono con le sole benedizioni e di questo sono testimone, guarigioni dovute all’intervento di Gesù o alla fuga precipitosa dei diavoli presenti nell’ammalato e che causavano quel male. Ricordo nuovamente la guarigione della donna curva.

«C’era là una donna che aveva da diciotto anni uno spirito che la teneva inferma; era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo. Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: “Donna, sei libera dalla tua infermità”, e le impose le mani. Subito quella si raddrizzò e glorificava Dio” (Lc 13,11-13).

Poteva con il solo atto d’intelletto far tremare i diavoli presenti nella donna e guarirla, ma Gesù doveva far conoscere i suoi interventi miracolosi, facendo ascoltare le parole drammatiche per l’inferno e che liberavano gli arti o altre parti del corpo dalla presenza avvelenata dei diavoli.

In questo miracolo troviamo contemporaneamente l’esorcismo di liberazione e la guarigione fisica della donna curva.

Gesù vuole liberare da ogni male ognuno di noi e guarirci, innanzitutto dai mali dello spirito, e da tutti i mali fisici.

Credete fermissimamente in Gesù e invocatelo con l’amore che avete per Lui, Egli vi ascolta sempre e vi aiuta, ma allontanandovi dal male!

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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