VANGELO (Lc 9,18-22)

Venerdì 25 settembre 2015
XXV settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 9,18-22)
Tu sei il Cristo di Dio. Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto.

+ Dal Vangelo secondo Luca
Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che Io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto». Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio». Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo –disse– deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Gli Apostoli quando conobbero questa rivelazione iniziarono quasi un nuovo cammino accanto a Gesù. Si convinsero della sua divinità e per questo avevano lasciato tutto, ma accertandosi che proprio Lui era il Cristo di Dio, l’Unto, il Messia atteso, il loro amore raggiunse livelli elevati.
Da questo momento vivono una vita più spirituale, quella conoscenza li ha resi sicuri di seguire il Figlio di Dio.
Ogni cristiano deve raggiungere con convinzione questa consapevolezza e decidersi per una nuova vita, che richiede una nuova mentalità, il cambio di scelte poco spirituali, il controllo della lingua e di tutti i sensi esterni ed interni.
È un cammino che richiede un impegno costante, non basta fare qualcosa di buono oggi e rilassarsi compiaciuti. Innanzitutto bisogna focalizzare l’attenzione sul proprio dovere da compiere. Non compiere il dovere che il momento richiederebbe, lasciarlo per dopo, in molte occasioni significa ometterlo.
E per questo avremo bisogno di imporci un ordine nelle nostre attività, e di osservarlo. Così, vincendo abitualmente la pigrizia, potremo aiutare gli altri e contribuiremo a far progredire tutta la società e la creazione verso uno stato migliore mediante il nostro lavoro quotidiano, quale che sia.
Pigro non è solamente colui che lascia passare il tempo senza far nulla, ma anche chi, pur facendo molte cose, rifiuta di compiere il suo dovere concreto: sceglie l’occupazione secondo il capriccio del momento, la svolge senza energia e premura, e di fronte alla minima difficoltà cambia lavoro.
Vivere l’oggi e ora, ci porterà a impegnarci con attenzione in quello che stiamo facendo, con la convinzione, che rinnoveremo spesso, che si tratta di un’offerta al Signore e che, pertanto, richiede una dedizione piena, come se fosse l’ultima opera che offriamo a Dio.

1 Ave Maria per Padre Giulio

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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