+ VANGELO (Lc 9,57-62)

Mercoledì 28 settembre 2016

XXVI Settimana del Tempo Ordinario

 

 

+ VANGELO (Lc 9,57-62)

Ti seguirò dovunque Tu vada.

 

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre camminavano per la strada, un tale disse a Gesù: «Ti seguirò dovunque Tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’Uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va e annuncia il Regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il Regno di Dio». Parola del Signore

 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

In pochi versetti vengono proposti tre casi molti interessanti di potenziali apostoli ma troppo legati agli affetti terreni e alle cose del mondo. La particolarità la troviamo nella richiesta che essi fanno a Gesù di diventare suoi seguaci senza lasciare quei legami umani che impediscono l’abbandono della vecchia mentalità e lo Spirito Santo non può operare.

L’assenza dello Spirito Santo è un impedimento per la crescita spirituale, non può realizzarsi l’elevazione verso l’alto per la mancanza delle condizioni richieste. Anche se si prega è sempre uno sforzo pesante e noioso, la preghiera è debole e si trascina.

I tre rispondono con scuse umane e senza una visione soprannaturale della vita, mostrano bene quello che è la persona tiepida.

Gesù rivelò a San Giovanni nel Libro dell’Apocalisse che i tiepidi li vomita. I tiepidi sono quelli che vivono nell’indifferenza, nel disinteresse verso Dio. “Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca” (Ap 3,16).

È una condizione volubile, mutevole, incostante e leggera quella del cattolico che non si decide seriamente per Gesù. Ed è una incredibile perdita di Grazie perché non vengono richieste, quindi, sono pronte ma non si mostra alcun interesse e si perdono.

I tre uomini che trovarono giustificazioni per non seguire subito Gesù, hanno perduto l’occasione della vita. La vera realizzazione.

Se avessero compreso veramente che quelle richieste poste a Gesù per seguirlo erano vitali, avrebbero trovato l’appagamento definitivo.

Addirittura il secondo riceve da Gesù l’invito a seguirlo, perché era matura la sua vocazione  e implorava con il cuore di seguire il Maestro, ma il cuore non si era ancora liberato totalmente dalle catene del mondo. Gesù aveva ascoltato la sua silenziosa richiesta di seguirlo ma l’uomo pensava anche ad altro di materiale.

Si perdono molte Grazie e tantissime visite dello Spirito Santo quando tentenniamo e resistiamo al completo abbandono in Dio.

È effettivamente un atto coraggioso ma le persone che pregano bene e molto non hanno bisogno di sforzarsi, perché sono docili e buone. Si sentono trasportate dallo Spirito a scegliere le cose di Dio.

Il primo e il terzo uomo fecero esplicita proposta al Signore di voler diventare suoi discepoli: “Ti seguirò dovunque Tu vada”; “Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia”. Sono parole dette un po’ in libertà, senza valutare la portata di esse.

Parole simili vengono pronunciate anche da tanti che fisicamente abbandonano tutto per seguire Gesù, ma a quanto sembra poi non hanno più la forza spirituale di rinnegarsi per vivere nel mondo senza essere del mondo.

Tutti i Prelati e i Sacerdoti dovrebbero leggere un interessante libro che contiene quanto è stato detto da un Prete dannato durante un esorcismo.

Il Prete si chiamava Verdi Garandieu.

“Dal 1975, poco dopo che la possessione fu constatata da un notissimo esorcista, oltre a un certo numero di demoni umani e angelici (dannati e demoni) fu anche costretto a manifestarsi Verdi Garandieu. Egli avrebbe esercitato il ministero sacerdotale nel XVII secolo in un villaggio dei Pirenei. Quanto sappiamo della sua vita ci è noto mediante le rivelazioni che egli ha dovuto fare durante un esorcismo, il 5 aprile 1978”.

Le risposte date dal dannato corrispondono perfettamente alla dottrina cattolica e le notizie rivelate sono molto utili per la conversione dei Prelati e dei Sacerdoti. Lo scrivo perché in uno degli esorcismi rivelò questa triste verità: «Devo dire che le donne costituiscono oggi la disgrazia di migliaia di preti. Non accadrebbe se essi pregassero ancora come dovrebbero pregare, se prendessero in mano ogni giorno il loro Breviario e se credessero quello che i nostri Padri della Chiesa ci insegnavano una volta e che essi di sicuro non hanno inventato.

Quanto dicevano una volta era provato e si è avverato essere nella vita ciò che vi è di meglio, e che dev’essere mantenuto. Se fosse stato mantenuto, lo fosse ancora, non avreste questo caos, perché migliaia di Preti, più di un milione… vivono, non vivono, non vivono, non vivono, …nella Grazia, devo dirlo.

Migliaia di Sacerdoti non vivono nella Grazia, perché non dicono più il loro Breviario… Come io facevo e smisi di fare.

Se avessi pregato (grida di disperazione, pianto, urla), se avessi pregato, sarei rimasto sulla via della virtù.

Sarebbe venuto il mio Angelo e mi avrebbe aiutato, ma non ho più pregato neanche Lui, ho trascurato e lasciato andare tutto.

Ho trascurato anche la gioventù che mi era allora stata affidata da tanti anni, come lo fanno i Preti attuali. Posso ben dire di non aver trascurato allora la gioventù cosi come lo fanno oggi molti Preti. Non l’ho trascurata tanto».

http://www.sehaisetediluce.it/prete_dannato.htm

Nel libro si riscontrano solo parole che edificano e riportano la verità dove si è stabilita la falsità e uno stile di vita ambiguo.

I titoli dei capitoli sono molto delucidanti, con poche parole riassumono il contenuto ed esprimono indicazioni buone per tutti i cristiani.

Così ha rivelato che si è “dannato per la sua tiepidezza”;

il suo stile di vita mondano causò l’“abbandono della preghiera”;

l’indurimento del cuore portò in lui una profonda “indifferenza verso il Santo Sacrificio della Messa”.

Così si danna un Sacerdote, quindi anche un Prelato. Questi sono le mancanze principali per perdere la Grazia di Dio e rimanere solo.

Con le parole si può promettere tutto: “Ti seguirò dovunque Tu vada”. Gesù chiede le opere a tutti, soprattutto ai Sacerdoti.

Una delle verità detta dal dannato mentre grida per la rabbia della sua sconfitta eterna e maledice tutto, riguarda l’esistenza dell’inferno.

Leggiamo altri insegnamenti importanti manifestati dal Prete dannato:

“Migliaia di Preti seguono la via facile della perdizione”;

“Il Prete non deve familiarizzare troppo con la gente”;

“Bisogna radicare nel cuore dei bambini il rispetto verso il Santissimo Sacramento”.

Leggendo un libro così importante e dannosissimo per satana e i suoi compari diavoli, ed è utilissimo per la conversione dei Prelati e dei Sacerdoti, si deve pensare che non può essere opera umana e che per volontà di Dio è avvenuta la confessione dei diavoli.

Quando i diavoli rivelano il nome e altro di segreto vuol dire che sono stati sconfitti, che Dio li obbliga a dire solo la verità.

“Il demonio Belzebù ha dichiarato, per costrizione dell’esorcismo, che Dio non permette mai che in argomenti cosi gravi (come quelli esaminati nei presenti esorcismi), e trattandosi di anime che vogliono solo il bene, sia permesso ai demoni di ingannarle”.

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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