+ VANGELO (Mc 10,17-27)

Lunedì 25 maggio 2015

VIII Settimana del Tempo Ordinario

 Gesù che parla alla gente

+ VANGELO (Mc 10,17-27)

Vendi quello che hai e vieni! Seguimi!

 

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a Lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i Comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni. Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel Regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel Regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel Regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio». Parola del Signore

 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La notizia della vittoria del sì in Irlanda del Nord al referendum sulle unioni civili ha lasciato amaramente sorpresi, perché questa Nazione è cattolicissima. Il 62,1% ha votato sì nel referendum sull’introduzione delle nozze omosessuali. I no si sono fermati al 37,9%. I voti complessivi a favore sono stati 1.201.607, mentre quelli contrari 734.300. L’affluenza a livello nazionale è stata del 60,5%.

Solo venti anni fa l’Irlanda ha depenalizzato l’omosessualità, non considerandola più un reato, mentre oggi ha accettato addirittura il matrimonio omosessuale, sconfessando la famiglia tradizionale. Non vogliamo decidere al posto di chi sceglie diversamente, ma i cattolici hanno una morale da osservare, per questo suscita grande sorpresa il risultato del referendum.

È stato necessario chiedere ai cittadini di decidere in un referendum se le coppie omosessuali abbiano diritto a sposarsi, come gli eterosessuali, proprio per la storica e apparente resistente osservanza cattolica dell’Irlanda. Questa Nazione è stata il primo Paese al mondo a ricorrere ad un referendum per risolvere la disputa tra cattolici e progressisti. Alla fine ci si è accorti che anche molti cattolici hanno votato sì.

Quale spiegazione dare al voto di questi cattolici: essi non seguono più la morale e vogliono utilizzare questa nuova legge?

Queste scelte dei cattolici osservanti manifestano la separazione tra la Fede che si pensa di possedere e le opere opposte che si compiono. Non condanniamo nessuno, tantomeno i non credenti che hanno voluto questa legge, la sorpresa arriva dalla confusione dei cattolici. La loro libertà decisionale è inviolabile, però ci chiediamo a quale tipologia di Chiesa pensano di appartenere.

Oggi si ritorna al Tempo Ordinario, la liturgia ci presenta subito un episodio che esprime la difficoltà per un giovane che si professa discepolo di Gesù, di abbandonare le proprie scelte per seguirlo realmente. Già l’approccio iniziale è devastante e Gesù lo rettifica. “Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?”. Questo lo disse in ginocchio, ad indicare la sua venerazione verso Gesù.

“Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo”. Gesù è Dio ma il giovane non Lo considera Dio, vede in Lui solo un Profeta. Gesù capisce che il giovane è attratto dai suoi miracoli e non dalla sua divinità, egli non ha compreso ancora nulla del Signore. Così Gesù lo spinge ad elevarsi e a cercare le cose di Dio.

Il giovane non deve chiamare buono quello che considera un Profeta perché solo Dio è perfettamente buono, deve distaccarsi da quanto non gli permette di riflettere serenamente. Gesù prima lo invita ad osservare i Comandamenti, e il giovane mostra la sua partecipazione, suscitando nel Signore una profonda gioia, tanto che il Vangelo riporta una bella espressione della sua reazione: “Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse…”.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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