VANGELO (Mc 10,28-31)

Gesù che parla alla genteMartedì 4 marzo 2014

8ª Settimana del Tempo Ordinario
 
+ Riceverete in questo tempo cento volte tanto insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà.
 
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Pietro prese a dire a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità Io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi saranno primi». Parola del Signore
 
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Molti cristiani non considerano mai i doni che Gesù ha elargito ad essi, anche Grazie particolari che hanno evitato incidenti e disgrazie irreparabili. Hanno come metro di valutazione l’aspetto esteriore, come la pace in famiglia, i benefici economici e lavorativi. Lo disse anche Pietro quando era ancora in fase di crescita spirituale: Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito”.
Questa citazione è riportata da San Marco, mentre San Matteo nel Vangelo completa la domanda di Pietro, che non mostrava solo una disponibilità, era in realtà una domanda per capire cosa avevano in cambio. Non c’era venalità in Pietro, chiedeva di capire il loro ruolo nell’apostolato, come provvedere per le esigenze primarie. In Pietro c’era piena disponibilità e desiderio di restare vicino a Gesù: Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?” (Mt 19,27).
La richiesta di Pietro era ancora infarcita di umanità, non poteva capire a cosa era chiamato per la scarsa spiritualità, già con la stessa chiamata avevano ricevuto una Grazia spropositata. Noi siamo cristiani ed è già una grande Grazia, siamo anche credenti in cammino e si aggiunge il miracolo della nostra viva Fede. Di questo dobbiamo gioire, nei conventi dove si pratica una stretta osservanza, baciano almeno una volta al giorno il pavimento in segno di penitenza e di ringraziamento.
Chi bacia per terra come gesto di ringraziamento a Gesù e alla Madonna, ripete l’atto richiesto dalla Vergine a Bernadette. Il 24 febbraio 1858 la Madonna a Lourdes diede questo messaggio a Bernadette: «Penitenza! Penitenza! Penitenza! Pregate Dio per i peccatori! Vai a baciare la terra in penitenza per i peccatori!».
Per seguire Gesù non è comunque sufficiente distaccarsi affettivamente dai beni materiali, dobbiamo distaccarci da noi stessi, dalla nostra vecchia mentalità. Dai beni ci si distacca con un ragionamento spirituale che si approfondisce nella meditazione e ci fa scoprire che i beni non possono dare gioia nè pace, solo illusioni e comodità che allontanano dalla spiritualità cristiana fatta di sforzi, rinnegamenti e penitenze.
Certamente i beni materiali che si posseggono sono utili per vivere dignitosamente e la famiglia ha molte necessità.
Gesù afferma che i credenti devono distaccarsi dai beni, questo è impossibile senza un cammino di purificazione. Essi vedono nei beni la sicurezza e non sentirli propri li metterebbe in crisi. L’affetto disordinato portato ai beni materiali distoglie il cuore dalle cose spirituali, infatti il cuore non può amare nello stesso momento Gesù e l’idolo. Uno esclude l’altro, il cuore adora ciò in cui crede e le cose materiali non hanno mai dato la vera felicità.
I credenti che compiono il cammino di Fede gustano i doni di Gesù e lasciano l’amaro dei beni materiali. Li usano senza adorarli.
Gesù lo stesso discorso del distacco lo rivolge ai Sacerdoti e ai Religiosi. Dice che quanti sono chiamati alla vita consacrata devono lasciare tutto, affettivamente ed effettivamente, non possono avere dei beni se hanno donato la vita a Dio e hanno scelto di vivere il Vangelo. Possedere beni per un Consacrato comporta un blocco nella vita spirituale, è impossibile elevarsi perchè i beni sono impedimenti e paralizzano la spiritualità.
Dobbiamo capire che tutto il cuore deve amare Gesù, non si può dividere con quanto appartiene alla terra, e i familiari si amano insieme a Gesù, con Lui. L’amore diventa autentico e pieno di sincerità. È difficile il distacco affettivo dai beni materiali, chi lo compie si sente rinato e vede tutto con sentimenti buoni e miti.
 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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