+ VANGELO (Mc 12,35-37)

Venerdì 5 giugno 2015

IX settimana del Tempo Ordinario

Gesù che parla alla gente

+ VANGELO (Mc 12,35-37)

Come mai dicono che il Cristo è figlio di Davide?

 

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, insegnando nel Tempio, Gesù diceva: «Come mai gli scribi dicono che il Cristo è figlio di Davide? Disse infatti Davide stesso, mosso dallo Spirito Santo:

“Disse il Signore al mio Signore:

Siedi alla mia destra,

finché io ponga i tuoi nemici

sotto i tuoi piedi”.

Davide stesso lo chiama Signore: da dove risulta che è suo figlio?».

E la folla numerosa lo ascoltava volentieri. Parola del Signore

 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Gesù commenta la Scrittura nel Tempio e molti Lo ascoltano meravigliati. Gesù non è un rabbino, né uno scriba, non è un sacerdote né un levita, Egli è stato un falegname e desta una enorme impressione in tutti i presenti la padronanza dell’argomento e la perfetta capacità di semplificare passi biblici difficili.

Gesù è Figlio di Dio e di Maria Vergine, possiede una doppia nascita: da Dio e dalla Vergine Maria, nell’eternità e nel tempo. Come Dio esiste da sempre, come Uomo è nato da una Donna e ha svolto un lavoro per vivere la condizione degli uomini. Come Dio ha ispirato i Salmi e tutto l’Antico testamento, come Uomo vive nella Persona Divina e conosce tutto quello che conosce Dio.

Può spiegare perfettamente la Scrittura perché Lui l’ha rivelata, comprende tutta la Parola, la fa vibrare davanti agli occhi meravigliati di quanti hanno invece ascoltato interpretazioni umane e frutto di interessi personali da parte di quelli del Tempio.

La differenza si nota subito: Gesù spiega e fa comprendere, non carica di pesi come fanno scribi e farisei, e ama tutti.

Le lezioni date da Gesù nel Tempio scuotono anche i capi e intenzionalmente Egli vuole smontare una loro teoria sbagliata, che afferma questo: “Il Cristo è figlio di Davide”. Basta poco a Gesù per dimostrare l’infondatezza della tesi, e cita il Salmo 110, il primo versetto. È Davide che scrive sotto ispirazione: «Oracolo del Signore al mio Signore: “Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi”».

Se Davide riconosce il Messia superiore a sé, chiaramente non è suo figlio, non in senso genetico, perché il Cristo non è nato al tempo di Davide. Semmai è discendente di Davide perché lo era il Padre putativo San Giuseppe.

I capi del Tempio hanno diffuso la dottrina del Messia figlio di Davide in modo arbitrario, come riuscivano a fare con nuovi riti imposti agli ebrei. Evidentemente manipolavano la Scrittura, operazione desiderata da quanti non sono puri di cuore.

Come la storia ha dimostrato il Messia non è stato un altro Davide, ma il Figlio di Dio. È più di Davide, lo è infinitamente.

Dopo avere spiegato questo versetto, do spazio ad una lettera di una nostra parrocchiana che insegna, il contenuto ribadisce quanto affermiamo da tempo sulla pericolosità dell’insegnamento gender nelle scuole e il gravissimo errore della nuova riforma della scuola italiana. È una legge che nasce dal cuore dell’organizzazione di Bruxelles, da quanti nell’unione europea vogliono una società scristianizzata, senza Dio e una Chiesa senza il soprannaturale.

Noi non possiamo tacere, non possiamo assistere a questo micidiale attacco contro gli italiani. Si sta cercando di pervertire tutti gli adulti, attraverso l’insegnamento immorale in materia di sesso, ai bambini nelle scuole elementari e in qualche caso anche a bambini di quattro e cinque anni.

Quanto è già iniziato in molte scuole con la compiacenza di insegnanti traviati e viziosi è davvero gravissimo.

Spiego brevemente il significato di gender, teoria che noi rifiutiamo integralmente e che viene diffusa dagli anticlericali e dai gruppi segreti che vogliono distruggere la morale della Chiesa.

La teoria del gender sostiene l’idea secondo cui ogni essere umano ha il diritto di scegliere liberamente e senza condizionamenti di alcun tipo la propria identità di genere, a prescindere dalle caratteristiche biologiche.

L’essere uomo o donna non è dunque la naturale conseguenza di un fattore biologico presente al momento della nascita, ma una decisione autonoma, una scelta ragionata. Uomo è chi sceglie di esserlo, donna non si nasce. La conclusione è che non esiste differenza tra uomo e donna perché non esistono canoni di riferimento, anzi. Ognuno sceglie chi vuole essere!

Prima di leggere la lunga e interessante lettera della nostra parrocchiana, leggiamo un articolo di Giovanni Masini su quanto sta già avvenendo in Germania nelle scuole elementari.

«Bimbi che si sentono male in classe, vanno in iperventilazione, svengono. Genitori in carcere per non aver obbligato i figli a partecipare ai corsi sul gender. Succede nella Germania del 2014, dove chi osa anche solo dissentire dall’ideologia imperante del gender viene perseguito con determinazione, e a norma di legge. Al punto da rischiare di ritrovarsi la polizia sul pianerottolo di casa.

A Borken, vicino a Munster, sei bimbi sono dovuti rimanere a casa da scuola per essersi sentiti male dopo che in classe erano state mostrate loro immagini esplicite a sfondo sessuale, nell’ambito di un progetto di educazione alla “diversità di genere”. Dopo che un primo bambino ha dato segni di avere problemi di circolazione, si è scatenata una reazione a catena, con altri piccoli studenti che sono andati in iperventilazione e un alunno che è quasi svenuto, rendendo necessario l’intervento dell’ambulanza. La polizia ha minimizzato l’episodio sostenendo che “non fosse successo niente” e che si trattasse di immagini e disegni “assolutamente normali”. Le autorità mediche hanno comunque disposto le analisi del sangue per uno dei bimbi che si sono sentiti male.

Negli stessi giorni a Eslohe, 170 chilometri a sudest di Borken, è scoppiato un caso analogo che sta letteralmente spaccando in due l’opinione pubblica in tutto il Paese: due coniugi di 37 anni, Eugen e Luise Martens, sono stati incarcerati per quaranta giorni perché la figlia, iscritta alle scuole elementari, si era rifiutata di partecipare ai corsi di educazione sessuale previsti dall’istituto. Eugen, che con sua moglie ha altri otto figli, era già stato arrestato l’anno scorso con la medesima accusa: in quell’occasione a Luise era stata risparmiato il carcere solo perché incinta.

In tutta la Germania si stanno formando movimenti e comitati di solidarietà in appoggio ai coniugi Martens, per esprimere il dissenso contro una scuola che obbliga i bambini di sei anni a frequentare regolarmente lezioni di ideologia gender. In Germania i genitori dei bimbi che saltano la scuola possono essere denunciati dall’istituto e processati dal tribunale, anche se lo studente abbandona la lezione di propria iniziativa, come è stato nel caso della figlia dei Martens.

“Il contenuto delle lezioni è perverso, spiega Mathias Ebert, fondatore dell’Associazione Besorgte Eltern (“Genitori preoccupati”).

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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