+ VANGELO (Mc 3,31-35)

Martedì 23 gennaio 2018

III Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mc 3,31-35)

Chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, giunsero la Madre di Gesù e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a Lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua Madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano». Ma Egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la Volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Come leggiamo, compiere la Volontà di Dio è la chiave per vivere nel Cuore di Gesù, per stabilire una profonda comunione con Lui. Anche se viene detto ogni giorno nel Padre Nostro, “sia fatta la tua Volontà”, rimane un proposito poco osservato soprattutto dai cristiani meno contemplativi.

Gesù lo spiega chiaramente, la sua Volontà è la porta per entrare nel soprannaturale, per parlare con Lui, ma ciò che è più importante è di essere ascoltati da Lui. Non tutte le preghiere vengono ascoltate perché non si compie la sua Volontà! È tempo sprecato rivolgersi a Dio senza osservare la sua Legge, quindi, innanzitutto senza alcun interesse nell’osservare la sua Volontà.

Se molti nella Chiesa parlano di Gesù Cristo e non si curano di osservare la sua Parola, la loro parola umana si evapora senza produrre alcun effetto spirituale. Non sono le parole a convertire e a toccare i cuori dei presenti, è l’azione dello Spirito Santo a convertire i cuori.

La santa religiosità di chi predica è indispensabile per favorire l’azione di Dio ed elevarsi progressivamente dalla mentalità corrotta. Questo produce il cammino spirituale, e se parlo di cammino, indica uno spostamento dallo stallo in cui si rimane bloccati a causa delle inclinazioni sbagliate.

L’esame di coscienza giornaliero permette di verificare quale volontà si compie, ed è vitale la sua Volontà per rimanere nel suo Cuore.

Per molti rimane complicato capire qual è la Volontà di Dio, forse perché si interessano poco di osservarla. È sicuro che chi si mette con impegno nel cammino del Vangelo riceve continue Grazie e benedizioni dal Signore. Lui risponde ad ogni piccola opera buona del cristiano, donando cento volte tanto.

Molti cristiani sono meravigliati quando ricevono aiuti imprevisti e che arrivano indubbiamente da Dio. La sua bontà agisce sempre.

Oltre l’osservanza dei Comandamenti, la frequenza ai Sacramenti, la preghiera prolungata e consistente, ci sono le virtù da praticare. Non si riescono a praticarle come vuole Dio perché non si conoscono, ed è una mancata conoscenza dovuta all’indifferenza verso le letture spirituali.

Leggendo attentamente il Catechismo si comprende l’estrema importanza del linguaggio che bisogna utilizzare in ogni circostanza. Non ci sono diversità di linguaggio da utilizzare nella giornata dovuta alla convenienza, c’è solo la verità al centro di tutto. Si deve parlare con i familiari, gli amici e gli estranei, sempre con parole sincere, fondate sulla giustizia e sull’onestà.

Il cristiano che focalizza la grande importanza del suo linguaggio, è sulla via della vera conversione. La vigilanza delle parole da pronunciare parte dai pensieri perché la bocca enuncia ciò che decide la mente. Il pericolo sta nei doppi pensieri, con il secondo che sovrasta il primo e spesso trionfa.

Il secondo pensiero che si presenta quando si deve rispondere o dialogare, è sempre negativo, ma non è detto che il primo sia buono.

I nostri pensieri si formano da ciò che siamo dentro: un cuore buono pronuncia parole umili e oneste, mentre un cuore cattivo lancia parole negative e sempre in malafede. Peraltro, non si può giudicare nessuno in modo preventivo, non è il suo volto a rivelare la sua identità.

I Santi avevano il dono di scrutare i cuori e guardando una persona la identificavano per quella che era davanti a Dio.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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