+ VANGELO (Mc 6,53-56)

Lunedì 6 febbraio 2017

V Settimana del Tempo Ordinario

 

 

+ VANGELO (Mc 6,53-56)

Quanti Lo toccavano venivano salvati.

 

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono. Scesi dalla barca, la gente subito Lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che Egli si trovasse. E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e Lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti Lo toccavano venivano salvati. Parola del Signore

 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Duemila anni fa un popolo ha vissuto un’esperienza unica e le parole non possono descriverla completamente. Bisogna aver vissuto l’esperienza per capire le vibrazioni del cuore quando tutti accorrevano per incontrare Gesù.

“Scesi dalla barca, la gente subito Lo riconobbe”.

Non c’era ancora la Chiesa né il Cristianesimo era stato diffuso, c’era solo un Uomo che annunciava l’esistenza di Dio e mostrava con i miracoli che davvero Lui era il Figlio venuto sulla Terra per salvare l’umanità.

È vero che non c’erano le distrazioni di oggi e la gente era più raccolta, più umile, più attenta a ringraziare Dio. La riconoscenza però non ha limiti di tempo ma oggi non c’è nel mondo il riconoscimento dell’esistenza di Dio, si accetta anche inconsapevolmente l’idea che l’uomo ha creato tutto dal nulla.

Quando Gesù si è rivelato al mondo, migliaia di persone Lo cercavano, accorrevano da tutte le parti della Palestina, anche se molti erano spinti dalla necessità di guarire da qualche male ma successivamente diventavano seguaci del Cristo.

Anche oggi ci sono miliardi di persone tra gli atei che necessitano di cure ma non riconoscono Gesù come Figlio di Dio. Ci sono false religioni e filosofie che propongono un credo ispirato da satana o inventato dalla mente contorta degli uomini. Tutti questi non seguono il Salvatore del mondo che si chiama Gesù.

Anche tra i cattolici, comunque, Egli non è riconosciuto come Dio, e Lo trascurano, sono dispersi nel mondo e conducono una vita priva di Fede. C’è la sottile convinzione di fare tutto bene, che è sufficiente la Messa festiva per accontentare… Dio.

Non si comprende il significato del proprio Battesimo e l’impegno costante da attuare per rimanere coerenti con la Fede che si professa.

“… accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che Egli si trovasse”.

La Fede autentica si vive quando si pone Gesù al centro della vita e tutto si compie seguendo i suoi insegnamenti. Ogni cosa che si compie acquista maggiore valore e davanti a Dio è meritevole di un premio. Anche un sorriso amorevole alle persone che incontriamo, quando si è stanchi, diventa preghiera perché c’è amore e sacrificio.

Noi possiamo portare gli ammalati nello spirito in Chiesa, spiegando con pazienza e bontà l’importanza della Confessione e dei Comandamenti.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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