+ VANGELO (Mc 8,14-21)

Martedì 19 febbraio 2019

VI Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mc 8,14-21)

Guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sé sulla barca che un solo pane. Allora Gesù li ammoniva dicendo: «Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!». Ma quelli discutevano fra loro perché non avevano pane. Si accorse di questo e disse loro: «Perché discutete che non avete pane? Non capite ancora e non comprendete? Avete il cuore indurito? Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate, quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Dodici». «E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Sette». E disse loro: «Non comprendete ancora?». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

I discepoli non comprendevano il significato di lievito, non focalizzavano la sua attività quando viene mescolato con la farina e impastato. Il lievito fermenta e si gonfia, consente una maggiore crescita del prodotto.

Il lievito viene paragonato da Gesù all’orgoglio umano, è l’atteggiamento borioso di chi ostenta una certa superiorità.

La raccomandazione di Gesù è precisa: «Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!». Un avvertimento per non lasciarsi abbindolare dalle parole e dagli atteggiamenti enfatici e arroganti dei farisei e di Erode.

Gesù inserisce anche il nome di Erode, lo presenta come uno presuntuoso e capace di ogni infamità. Un uomo corrotto, iniquo e falso.

Ci colpisce in questo brano la ripetizione del Signore ai discepoli delle opere che Lui aveva compiuto ma che essi quasi non ricordavano più. Gesù li richiamava severamente come deve fare un buon formatore, principalmente come devono fare i genitori.

Dopo avere parlato del lievito i discepoli pensarono subito al pane, questo è il classico esempio di distrazione a causa dei pensieri che si formano e che sostituiscono quanto si ascolta. L’avvertimento di Gesù sul lievito aveva un altro significato, non bisogna mai essere sicuri dei propri pensieri.

Capita molto spesso all’uomo troppo sicuro di sé di pensare una cosa diversa, mentre ascolta un consiglio o un comando.

Dinanzi alla distrazione dei discepoli è costretto a scuoterli: «Non capite ancora e non comprendete?». Qui è grande il disorientamento dei discepoli, non solo pensano una cosa diversa ma Gesù fa presente che non capiscono una cosa fin troppo facile. Qual è la ragione della loro incapacità intellettuale? È il cuore appesantito dai troppi interessi umani.

È comunque comprensibile la loro confusione, avevano poca esperienza spirituale, ma non si può dire lo stesso dei cristiani di oggi.

Gesù per aiutarli, rivolgeva una domanda che mirava a scuoterli: «Avete il cuore indurito?».

È un crescendo di richiami, con i discepoli distratti e che non ricordavano più le numerose opere del Signore. Questo amareggiava molto Gesù.

“E non vi ricordate. Non comprendete ancora?”.

Non dobbiamo meravigliarci dei discepoli, riflettiamo sulle nostre dimenticanze di Gesù e del suo Vangelo. Siamo fedeli alla Parola?

Succedeva spesso agli Apostoli di non comprendere gli insegnamenti di Gesù, essi dovevano crescere ed erano confusi, ma amavano Gesù!

San Marco inserisce le quattro domande di Gesù nello stesso capitolo 8, subito dopo il secondo miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, per evidenziare in poche righe il disorientamento degli Apostoli e, soprattutto, la Divinità di Gesù Cristo.

Stiamo meditando con attenzione le parole di Gesù rivolte agli Apostoli, dopo averli ammoniti di stare attenti al lievito dei farisei, ma essi non ancora ricolmi dello Spirito Santo, pensarono ad altro. La debolezza li portava a pensare a ciò che desideravano di più e non a quello che intendeva Gesù.

Lo stesso avviene a tutti i cristiani poco spirituali o lontani da una elevata spiritualità e non comprendono, non hanno idea di ciò che vuole Dio.

Gesù intendeva l’orgoglio dei farisei, l’arroganza che gonfia e rende troppo sicuri, presuntuosi di avere capito tutto e di avere la verità in tasca.

Lo stesso avviene a molti cristiani di oggi, non trasfigurati dallo Spirito Santo per la mancata comunione con Lui, con la mentalità molto umana e distaccata dal soprannaturale. Questa è la ragione dell’amor proprio che emerge in ogni circostanza, della noia quando si deve pregare e del distacco dal sacro!

Gli Apostoli dopo la Pentecoste divennero intrepidi e tuonanti nel difendere Gesù e la sua Santa Chiesa, non possiamo dire lo stesso di quanti oggi all’interno della stessa Chiesa vogliono allearsi con i protestanti e i musulmani per programmare la creazione di una sola chiesa mondiale. Falsa e acclamata dai potenti nemici di Gesù Cristo.

Come nascerà un nuovo ordine mondiale così nascerà la nuova chiesa mondiale che raggrupperà tutte le religioni del mondo e annullerà quella Cattolica!

La Chiesa di Gesù deve essere pienamente fedele a Lui, Essa che ha la missione salvifica nel mondo, che deve cercare di fare il bene lì dove è presente imitando la Vita di Cristo, che passò beneficando, confortando, risanando, insegnando.

Così deve essere la Chiesa di Gesù, senza scendere a compromessi con la politica internazionale, la Massoneria né con altre fittizie religioni.

A quanti non riflettono su quanto sta avvenendo nella Chiesa e non hanno ancora capito nulla, Gesù dice: “Non comprendete ancora?”.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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