+ VANGELO (Mt 10,17-22)

Lunedì 26 dicembre 2016

Ottava di Natale

 

Santo Stefano protomartire

 

+ VANGELO (Mt 10,17-22)

Non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro.

 

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: «Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio Nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato». Parola del Signore

 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

L’avvertimento di Gesù oggi è più che mai valido, attuale. “Guardatevi dagli uomini”. Per uomini si intendono tutti gli esseri umani. Sono molte le ragioni che sostengono questo avviso, la società in massima parte ne è consapevole o ha provato l’inaffidabilità di qualcuno, soprattutto quando si tratta di un familiare.

Gesù non dice di guardarsi da tutti, di sicuro le persone buone hanno difficoltà a trovare nel mondo amicizie autentiche, sincere. Ed è in massima parte un bene, perché se si deve correre il rischio di perdere la Fede per andare dietro i capricci di quanti vivono nell’agitazione e di impulsi, è preferibile non essere loro amici.

La selezione diventa naturale ma prima trascorre del tempo per scoprire i veri idoli di quanti non vogliono seguire Gesù e vivono per soddisfare velleità umane, che di sicuro non portano mai la vera pace. Queste persone non accettano i Comandamenti e alle pratiche religiose preferiscono la mondanità, la vita frivola e capricciosa.

Libere di vivere come vogliono, il pericolo però è dei cattolici che in qualche modo vogliono seguire il Vangelo e tra molte difficoltà si sforzano di osservarlo. Già di suo è impegnativo, se ci mettiamo le compagnie che apparentemente sembrano piacevoli ma che in realtà nascondono altri obiettivi, si finisce per affievolire la propria Fede.

“Guardatevi dagli uomini … e dalle donne che non vogliono compiere un cammino spirituale”.

Guardarsi non significa rifiutarli o mettersi contro, si tratta di vigilare sulle loro proposte, il loro linguaggio, la mentalità che esprimono nelle loro opere. È preferibile aiutarli nella loro conversione che litigarci, ma essi sono disponibili ad ascoltare insegnamenti spirituali?

Forse inizialmente sbraiteranno, forse comprenderanno che non c’è osso da spolpare, forse ascolteranno e si porranno domande…

Gesù comunque ci ha dato l’avvertimento e molti lo comprendono dopo avere frequentato persone poco amiche e fin troppo insincere.

Nessuno si sorprende più di nulla in questa società, neanche i cattivi che provano piacere nel fare del male né quelli che vogliono stare con un piede nelle due staffe della spiritualità cristiana e della mondanità… e che rimane impossibile da realizzare.

Poi, Gesù ci suggerisce di non temere nulla quando i nostri nemici ci consegnano agli altri, perché raccontano diffamazioni o fomentano persecuzioni. Ci consegnano nel senso che intenzionalmente vogliono arrecarci del male e affidano a molti conoscenti le cattiverie piene di rancore.

Sono persone irrequiete e incapaci di controllare gli impulsi, sono succube di ogni pensiero che arriva alla mente e non può che essere malizioso, perché il loro spirito è satanico. L’albero si riconosce dal frutto. Dalle parole di queste persone prive di decoro, fuoriescono parole che neanche i diavoli le pensano.

“Quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire”.

Il Signore ci ha indicato come superare le prove delle diffamazioni, perché la lotta per la piena giustizia, che equivale alla propria santità, il cristiano inevitabilmente la trova nelle situazioni difficili, anche con quegli attacchi dai nemici di Dio nel mondo.

“Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato Me”.

Da sempre nella Chiesa questa profezia ha avuto compimento. Anche ai nostri giorni soffriamo difficoltà e persecuzioni, in varia misura e in differenti modi, per seguire fedelmente il Signore. Verrà tempo in cui la nostra Fede dovrà ergersi potentemente per restare fedelissimi a Gesù Cristo.

Fin dall’inizio è stato così, e Santo Stefano fu il primo a patire l’odio dei nemici del Bene. Quando San Paolo arrivò a Roma non ancora convertito, i cristiani erano già conosciuti dal segno inconfondibile della Croce e della persecuzione. A lui gli ebrei romani dicono: “Di questa setta infatti sappiamo che trova dovunque opposizione”.

Quando il Signore chiama o ci chiede qualcosa, conosce bene i nostri limiti e le difficoltà che troveremo per strada. Gesù non si allontana dal nostro fianco quando giunge l’ora della difficoltà e ci aiuta con la sua Grazia: “Voi avrete tribolazioni nel mondo, ma abbiate fiducia: Io ho vinto il mondo”.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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