VANGELO (Mt 10,7-15)

Giovedì 10 luglio 2014

14ª Settimana del Tempo Ordinario
 
+ Gesù con gli apostoliGratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.
 
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli: «Strada facendo, predicate, dicendo che il Regno dei Cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demoni.  Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento. In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi. In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sòdoma e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città». Parola del Signore
 
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Tra Israele e Gaza la guerra in questi giorni è diventata più feroce, i bombardamenti sono aumentati e si contano centinaia di morti. Anche più di 100 in una sola giornata. Tutti quelli vicini a Gesù hanno sempre compreso che lì è impossibile la pace per il rifiuto del Re della vera Pace. Sono inutili gli incontri di pace, lo sono sempre stati anche se i presidenti americani hanno pure creato grandi aspettative di risoluzione.
Sarà sempre impossibile la pace se non si compie nel Nome di Gesù Cristo.
La visita di un Papa in Israele è sempre un momento storico, l’ultima effettuata da Papa Francesco a maggio 2014 doveva gettare i ponti per un avvicinamento tra i popoli in guerra. Il mercoledì prima di partire il Papa ha detto che vi andava per interessi spirituali, d’altronde l’unico motivo che deve spingere un Papa ad agire è questo.
Avrete letto quanto si è scritto sulla sua visita in Giordania, Israele e Palestina. Ogni giornalista è schierato con qualcuno o qualcosa, noi preferiamo quelli schierati con la loro coscienza, più ancora di qualche giornalista cattolico molto confuso. Si è scritto di tutto su questo viaggio, qualche quotidiano online ha cercato di suscitare agitazione pubblicando le foto che ritraevano il Crocifisso del Papa nascosto sotto la fascia.
La sua scelta di non mostrare il Crocifisso davanti agli ebrei e ai musulmani ha fatto sobbalzare i cattolici più devoti e preparati nella dottrina, si sono chiesti a nome di chi allora il Papa è andato in Oriente.
È una domanda corretta, noi non conosciamo le motivazioni del gesto, lui sa molto bene che non è possibile dialogare secondo la volontà di Dio con altre Religioni, se non mostriamo il Crocifisso.
Diversi giornalisti hanno pure scritto che per l’incontro in Vaticano tra lui e i due presidenti dei popoli che si guerreggiano, sono state coperte statue ed immagini sacre, per non turbare la sensibilità altrui. Cosa dire? Che i cattolici sono molto confusi e non sanno più come spiegare certe scelte, noi abbiamo il dovere di seguire il Papa fino a quando trasmette la vera dottrina cattolica. Nostro desiderio è che il Papa rimanga sempre fedele alla sana dottrina.
Oggi Gesù è categorico nella spiegazione del comportamento da tenere quando si incontrano persone che non credono in Cristo, spiega che non potrà mai nascere un dialogo religioso, non si potrà mai arrivare a stabilire una sola Divinità.
Gesù è molto chiaro quando qualcuno non ci accoglie nel suo Nome, perché noi cristiani se preghiamo con gli altri lo facciamo nel Nome di Cristo. Se qualcuno non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi”.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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