+ VANGELO (Mt 11,16-19)

Venerdì 15 dicembre 2017

II Settimana di Avvento

Venerdì 15 dicembre 2017

II Settimana di Avvento

+ VANGELO (Mt 11,16-19)

Non ascoltano né Giovanni né il Figlio dell’Uomo.

 

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse alle folle: «A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano: “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”. È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’Uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori”. Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie». Parola del Signore

 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

L’insegnamento di San Giovanni della Croce che abbiamo letto ieri, si applica   inevitabilmente ad ogni cristiano desideroso di salire il monte della sua trasfigurazione interiore. È un insegnamento importante, avvincente, incantevole, e solo vivendolo il cristiano si può elevare dalla sua condizione mediocre.

Questo insegnamento di San Giovanni della Croce merita una prolungata meditazione, un apprendimento che deve diventare vita, una conoscenza che considero determinante per il cristiano impegnato nel distacco da sé e dalle cose non utili. La persona matura ha il potere decisionale del cammino di santità, con una volontà forte riesce a distinguere il bene dal male.

In poche righe spiega la differente spiritualità e maturità tra la persona che non compie questo cammino ed è solo una maschera di cristiano, dalla persona che ha compreso la necessità del rinnegamento per distaccarsi dalla vecchia mentalità piena di egoismo e orgoglio.

Il cristiano deve necessariamente porsi una meta nella sua vita, chi vive alla giornata conosce solo quello che è costretto a compiere, senza riuscire a vedere il futuro che ha preparato Dio. Non si interessa perché preso da molti impegni, magari non tutti utili o formativi.

Sono benedetti quei cristiani che scoprono Gesù nella loro vita e gli spalancano la porta del cuore, eliminando allo stesso tempo le perdite di tempo troppo inutili e dannose per la morale e la psiche. Milioni di cristiani sono desiderosi di iniziare un profondo cammino di Fede e non incontrano la disponibilità di numerosi Ministri di Dio o non riescono a trovare un Padre spirituale esperto in ascetica e mistica.

Pregate e chiedete a Gesù di incontrare una guida spirituale capace di illuminare il percorso di perfezione e di sciogliere i dubbi che vi assillano.

Anche i cristiani poco impegnati possono sempre elevarsi fino a raggiungere traguardi eccelsi, purtroppo essendo deboli si fanno vincere dalla noia, li assale un senso di fastidio e cercano di fare altro di non importante o dannoso pur di dimenticare il dolce invito interiore alla preghiera.

La figura di Giovanni Battista è un grande invito a lasciare quanto non eleva spiritualmente per entrare nel vero cammino di Fede.

Tutti i credenti desiderosi di pregare bene e di più, di vincere i vizi che tormentano la pace interiore, hanno assoluta necessità di ascoltare o leggere quei consigli che arrivano dallo Spirito Santo, e per sapere con certezza se un Sacerdote è fedelissimo a Dio, oltre a quanto dice o scrive, bisogna considerare la sue scelte di vita.

Sia riguardo la sana dottrina, sia la disponibilità nell’accogliere i credenti per dare consigli saggi o per confessarli con amore liberandoli dalle catene, senza trascurare un amore intenso che deve nutrire verso l’Eucaristia.

Un parroco deve favorire l’adorazione non solo per un giorno la settimana, ogni giorno deve aprire le porte della Chiesa e chiamare con la sua penitenza e la sua incessante preghiera, quante più anime possibili per visitare Gesù presente nel Tabernacolo.

Chi conosce Gesù non è più solo, non si abbatte più, scopre con gioia la potenza di Dio che agisce nella sua persona. Tutto cambia in meglio!

Cercate quei Sacerdoti che amano il nascondimento perché davvero vivono in unione con Gesù, però deve essere un nascondimento spirituale e non tanto ricercato per evitare di essere disturbati dai credenti che hanno fame e sete di Dio.

Dovete avere fame della conoscenza del Vangelo, solo così Gesù crescerà in ognuno di voi e la sua presenza vi trasformerà in creature nuove, eleverà la vostra natura umana e purificherà lo spirito umano. Non avvertirete più noia nella preghiera, questo è il segnale che lo Spirito Santo continua a visitarvi e a ricolmarvi dei suoi doni.

Non preoccupatevi se un familiare o un conoscente vi considera un po’ sbilanciati perché pregate, quelli che non hanno amore nel cuore lo hanno fatto prima con Giovanni Battista, con Gesù soprattutto e con tutti i Santi della storia.

Questa deve essere la condizione dei cristiani che scoprono il vero Volto del Signore e constatano che senza Lui la vita è solo allucinazione ed esaltazione, senza Lui non c’è una volontà capace di capire la realtà e quindi gli errori si susseguono.

Come avvenne a Gesù e a Giovanni Battista, quelli senza Fede accusano i buoni in ogni circostanza, se fanno digiuni o se mangiano, se parlano del Vangelo o se non ne parlano, se ascoltano con pazienza o se parlano per dire parole equilibrate e spiegare la vera realtà.

Il giudizio di cui dobbiamo temere è solo quello di Gesù, Lui vede tutto e ha fiducia di quanti gli sono fedeli, quelli che si rinnegano per amore suo.

Non ascoltano né Giovanni né il Figlio dell’Uomo.

 

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse alle folle: «A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano: “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”. È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’Uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori”. Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie». Parola del Signore

 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

L’insegnamento di San Giovanni della Croce che abbiamo letto ieri, si applica   inevitabilmente ad ogni cristiano desideroso di salire il monte della sua trasfigurazione interiore. È un insegnamento importante, avvincente, incantevole, e solo vivendolo il cristiano si può elevare dalla sua condizione mediocre.

Questo insegnamento di San Giovanni della Croce merita una prolungata meditazione, un apprendimento che deve diventare vita, una conoscenza che considero determinante per il cristiano impegnato nel distacco da sé e dalle cose non utili. La persona matura ha il potere decisionale del cammino di santità, con una volontà forte riesce a distinguere il bene dal male.

In poche righe spiega la differente spiritualità e maturità tra la persona che non compie questo cammino ed è solo una maschera di cristiano, dalla persona che ha compreso la necessità del rinnegamento per distaccarsi dalla vecchia mentalità piena di egoismo e orgoglio.

Il cristiano deve necessariamente porsi una meta nella sua vita, chi vive alla giornata conosce solo quello che è costretto a compiere, senza riuscire a vedere il futuro che ha preparato Dio. Non si interessa perché preso da molti impegni, magari non tutti utili o formativi.

Sono benedetti quei cristiani che scoprono Gesù nella loro vita e gli spalancano la porta del cuore, eliminando allo stesso tempo le perdite di tempo troppo inutili e dannose per la morale e la psiche. Milioni di cristiani sono desiderosi di iniziare un profondo cammino di Fede e non incontrano la disponibilità di numerosi Ministri di Dio o non riescono a trovare un Padre spirituale esperto in ascetica e mistica.

Pregate e chiedete a Gesù di incontrare una guida spirituale capace di illuminare il percorso di perfezione e di sciogliere i dubbi che vi assillano.

Anche i cristiani poco impegnati possono sempre elevarsi fino a raggiungere traguardi eccelsi, purtroppo essendo deboli si fanno vincere dalla noia, li assale un senso di fastidio e cercano di fare altro di non importante o dannoso pur di dimenticare il dolce invito interiore alla preghiera.

La figura di Giovanni Battista è un grande invito a lasciare quanto non eleva spiritualmente per entrare nel vero cammino di Fede.

Tutti i credenti desiderosi di pregare bene e di più, di vincere i vizi che tormentano la pace interiore, hanno assoluta necessità di ascoltare o leggere quei consigli che arrivano dallo Spirito Santo, e per sapere con certezza se un Sacerdote è fedelissimo a Dio, oltre a quanto dice o scrive, bisogna considerare la sue scelte di vita.

Sia riguardo la sana dottrina, sia la disponibilità nell’accogliere i credenti per dare consigli saggi o per confessarli con amore liberandoli dalle catene, senza trascurare un amore intenso che deve nutrire verso l’Eucaristia.

Un parroco deve favorire l’adorazione non solo per un giorno la settimana, ogni giorno deve aprire le porte della Chiesa e chiamare con la sua penitenza e la sua incessante preghiera, quante più anime possibili per visitare Gesù presente nel Tabernacolo.

Chi conosce Gesù non è più solo, non si abbatte più, scopre con gioia la potenza di Dio che agisce nella sua persona. Tutto cambia in meglio!

Cercate quei Sacerdoti che amano il nascondimento perché davvero vivono in unione con Gesù, però deve essere un nascondimento spirituale e non tanto ricercato per evitare di essere disturbati dai credenti che hanno fame e sete di Dio.

Dovete avere fame della conoscenza del Vangelo, solo così Gesù crescerà in ognuno di voi e la sua presenza vi trasformerà in creature nuove, eleverà la vostra natura umana e purificherà lo spirito umano. Non avvertirete più noia nella preghiera, questo è il segnale che lo Spirito Santo continua a visitarvi e a ricolmarvi dei suoi doni.

Non preoccupatevi se un familiare o un conoscente vi considera un po’ sbilanciati perché pregate, quelli che non hanno amore nel cuore lo hanno fatto prima con Giovanni Battista, con Gesù soprattutto e con tutti i Santi della storia.

Questa deve essere la condizione dei cristiani che scoprono il vero Volto del Signore e constatano che senza Lui la vita è solo allucinazione ed esaltazione, senza Lui non c’è una volontà capace di capire la realtà e quindi gli errori si susseguono.

Come avvenne a Gesù e a Giovanni Battista, quelli senza Fede accusano i buoni in ogni circostanza, se fanno digiuni o se mangiano, se parlano del Vangelo o se non ne parlano, se ascoltano con pazienza o se parlano per dire parole equilibrate e spiegare la vera realtà.

Il giudizio di cui dobbiamo temere è solo quello di Gesù, Lui vede tutto e ha fiducia di quanti gli sono fedeli, quelli che si rinnegano per amore suo.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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