+ VANGELO (Mt 16,13-23)

Giovedì 4 agosto 2016
XVIII Settimana del Tempo Ordinario

San Giovanni Maria Vianney

+ VANGELO (Mt 16,13-23)
Tu sei Pietro, e a te darò le chiavi del Regno dei Cieli.

+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’Uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che Io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei Cieli. E Io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del Regno dei Cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei Cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei Cieli». Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che Egli era il Cristo. Da allora Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno. Pietro Lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai». Ma Egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va’ dietro a me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Oggi la liturgia ricorda un grande Santo, un parroco e un uomo anche poco istruito. Lo sottolineo per evidenziare che Gesù ama i piccoli, si serve sempre dei semplici e degli umili. Vediamo che la santità non ha bisogno di titoli o di visibilità, la santità è interiore e si sviluppa nel silenzio docile, nel sincero desiderio di piacere a Dio.
San Giovanni Maria Vianney è conosciuto come il Santo Curato d’Ars, e quando si parla di Curato ci si riferisce a lui, infatti il significato è Parroco, Sacerdote. Il Santo visse e si santificò in una piccolissima parrocchia di un paese sperduto, con 300 abitanti e anche indeboliti in tutti i sensi.
Un paese distante dalla mondanità dei grandi centri e forse nessun altro parroco voleva andarci.
Il Vescovo decise di mandare il Père Giovanni Maria Vianney ad Ars come atto di carità, dopo che questi aveva compiuto gli studi di teologia con grande difficoltà e non li aveva neanche completati. Non mostrava le qualità sufficienti per l’ordinazione sacerdotale e il Vescovo attuò con lui un gesto di compassione.
“Non riesce nello studio della teologia, ma almeno è devoto e ama molto la preghiera!”. Questo diceva il Vescovo di lui.
Forse il Vescovo neanche si rendeva conto della provenienza dell’ispirazione che lo induceva a ordinare lo stesso il seminarista Giovanni Maria Vianney, nonostante l’insufficiente preparazione e per non caricarlo di responsabilità e non fargli commettere errori in tutti i sensi, lo inviò in uno sperduto paesino a nord di Lione in Francia.
La vita del Père Giovanni Maria Vianney nel paesino si svolgeva più davanti al Tabernacolo che altrove, restava lì molte ore del giorno e della notte, perché Gesù lo chiamava a sé e voleva trasfigurare un uomo considerato da tutti inadeguato.
La parrocchia era stata abbandonata per anni e nessuno andava a Messa.
In che modo poteva riuscire nella grande impresa di richiamare qualcuno, quando i paesani erano maldisposti e ostili?
Oggi molti Sacerdoti e Religiosi che puntano più sulle capacità umane organizzerebbero balli e festini, andrebbero nelle spiagge e nelle discoteche. Dicono che in questo modo si avvicinano i peccatori, ma al tempo stesso il Sacerdote manifesta di non contare su Gesù Cristo e solamente sulle proprie forze.
Ballano e vanno nelle spiagge e nelle discoteche per far conoscere veramente il Vangelo storico di Gesù Cristo?
Quali sono i risultati? Grandi fallimenti, solo insuccessi e disastri totali!
Certo, piacciono agli atei, agli anticlericali e ai cristiani senza Fede, ma davanti a Dio questi comportamenti si chiamano scandali!
Père Giovanni Maria Vianney invece puntò risolutamente sull’Eucaristia, sulle rinunce e condusse una vita fortemente virtuosa.
Le ore piene di amore e di adorazione trascorse davanti al Tabernacolo, nel tempo cominciarono a richiamare alla spicciolata i paesani e uno alla volta si radunarono in Chiesa. Fino al punto che 300 persone di un paese di 300 abitanti, frequentavano assiduamente la Messa e si confessavano con grande partecipazione.
Per volere di Dio si diffuse ovunque la notizia della santità di Père Giovanni Maria Vianney e cominciarono ad arrivare pellegrini da tutta la Francia, tanto che la Chiesa divenne troppo piccola per accoglierli, ma lui confessava quasi dalla mattina alla sera, senza stancarsi.
Ecco come i disegni di Dio sono imperscrutabili e quasi sempre non coincidono con quelli degli uomini. Li conosce chi ha il suo Spirito.
Père Giovanni Maria Vianney divenne un fortissimo richiamo alla conversione e all’osservanza dei Comandamenti come successivamente lo sarà Padre Pio. Questi sono i veri modelli per i Sacerdoti, non ci sono altre maniere per vivere bene il sacerdozio se non questo messo in atto dai due Santi.
Loro due ebbero doni divini simili, Padre Pio ebbe anche le stimmate.
Dagli uomini Père Giovanni Maria Vianney era considerato uno scarto ma davanti a Gesù era una gemma preziosa. Dio operò liberamente in lui e lo elevò in santità, ma questo si deve alla sua docile partecipazione al disegno di Dio.
Il suo rinnegamento perenne permise allo Spirito Santo di costruire una dimora e di operare grandi meraviglie.
Come sempre fu determinante la grande e tenera devozione alla Maestra di perfezione e di santità, alla Mediatrice di tutte le Grazie.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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