+ VANGELO (Mt 25,1-13)

Venerdì 1 settembre 2017

XXI Settimana del Tempo Ordinario

 

+ VANGELO (Mt 25,1-13)

Ecco lo sposo! Andategli incontro!

 

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il Regno dei Cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora». Parola del Signore

 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

È una parabola incomprensibile per gli occidentali, bisogna conoscere le usanze ebraiche riguardo alle nozze. Il contratto matrimoniale veniva stipulato un anno prima del matrimonio effettivo e quando finalmente gli sposi venivano a stare insieme, celebravano la festa di nozze.

Allora, lo sposo con un piccolo corteo di amici si recava alla casa della sposa che lo attendeva insieme ad alcune amiche sue, vergini anch’esse. Gesù ne indica dieci per spiegare questa parabola.

Poi, i due cortei si recavano nella sala del banchetto dove si celebrava una grande festa.

Entrati lo sposo con i suoi amici e la sposa con le sue amiche, la sala veniva chiusa e non era più possibile ad alcuno di entrarvi.

Gesù prende questa usanza per narrare una parabola, Egli immagina che in casa della sposa, l’attesa dello sposo sia eccessivamente lunga, così che l’olio delle lampade si sia consumato quasi del tutto.

Le vergini sagge che avevano previsto quel ritardo avevano portato olio di scorta, le stolte no.

Quando viene lo sposo le cinque vergini stolte sono fuori della casa della sposa. E si suppone che, proprio mentre esse sono assenti, i due cortei, dello sposo e della sposa, si uniscano e che insieme tutti entrino nella sala del banchetto e “la porta fu chiusa”, dice Gesù.

Dal Vangelo nasce una riflessione importante ed è l’atteggiamento dello sposo, che è figura di Gesù. Mostra una chiusura alle richieste oramai tardive delle cinque vergini stolte che si preoccupavano delle loro cose, dimenticando qualcosa che è necessaria per la trasfigurazione della propria vita: la Fede.

La loro fede era spenta.

Lo sposo fu irremovibile perché le cinque vergini stolte sapevano del rituale e che bisognava farsi trovare pronte e nell’attesa dello sposo, invece hanno preferito preoccuparsi di faccende poco importanti, trascurando l’olio delle lampade che significa la Fede.

Quindi, le cinque vergini stolte hanno consumato la loro fede, l’anno sperperata e non c’è più luce nella loro esistenza.

Lo sposo ha una reazione conseguente all’indifferenza delle cinque vergine stolte e dice perentoriamente: “In verità vi dico: non vi conosco”.

L’irremovibilità dello sposo è giustificata, rispetta perfettamente ciò che prescrive il rito o la legge. Gesù ha dato ogni indicazione per noi vivere santamente, ha parlato a molti mistici autentici per suscitare in tutti un vivo pentimento e una maggiore dedizione alla vita spirituale, l’unica che vale, mentre tutto il resto passa.

Il Signore ha parlato al cuore di tutti con ispirazioni, illuminazioni, esortazioni al bene e nessuno potrà mai recriminare.

La vita dissipata conduce inevitabilmente ad invertire i valori della vita, molti infatti nel mondo esaltano il peccato o diventano satanisti per l’oscuramento completo dell’intelletto. Siamo noi a decidere chi vogliamo essere davanti a Gesù e anche davanti all’umanità, perché la comunione con il Signore trasforma i nostri sentimenti, ci porta la sua Grazia che eleva la nostra natura ferita.

Gesù trasmette i suoi sentimenti ai coerenti, essi diventano sempre più buoni, sinceri, onesti. Trasmette i suoi pensieri e sbagliano poco.

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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