+ VANGELO (Mt 25,1-13)

Venerdì 28 agosto 2015
XXI settimana del Tempo Ordinario

SANT’AGOSTINO

+ VANGELO (Mt 25,1-13)
Ecco lo sposo! Andategli incontro!

+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il Regno dei Cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Oggi la Chiesa festeggia un Santo particolare, non solo perché considerato il più grande scrittore tra i Padri e Dottori della Chiesa latina. In Lui si trovano tutte le caratteristiche del vero Pastore indicato dal Signore, quindi un uomo che ha scolpito in sé il vero e santo modello di Sacerdote.
Ma all’inizio non fu così. Per conoscerlo meglio occorre considerare la sua passione per la filosofia che lo condusse a seguire i vari pensieri dominanti nel suo periodo, considerando che nacque a Tagaste (Algeria) il 13 novembre 354. Tagaste era una città romana, costruita dai Romani attorno al I sec. a. C. Tagaste è sorta nello stesso luogo dove si estende oggi l’attuale cittadina di Souk Ahras.
Sant’Agostino è stato un filosofo, Vescovo e teologo romano. Padre, Dottore (di teologia) e Santo della Chiesa Cattolica, è conosciuto anche come Doctor Gratiae (“Dottore della Grazia”). Secondo Antonio Livi, filosofo, editore e saggista italiano di orientamento cattolico, Sant’Agostino è stato “il massimo pensatore cristiano del primo millennio e certamente anche uno dei più grandi geni dell’umanità in assoluto”.
Se le “Confessioni” sono la sua opera più celebre, si segnala per importanza, nella vastissima produzione agostiniana, “La città di Dio”.
Queste due opere ogni cattolico dovrebbe conoscerle e meditarle con amore e attenzione. Non c’è crescita spirituale senza le buone letture giornaliere. Il Santo arrivò al Cristianesimo dopo un lungo e complesso percorso di ricerca filosofica, ma non riusciva mai a trovare le risposte adeguate alle sue esigenze spirituali, quelle dell’anima.
Hanno avuto una grande importanza nella sua vita, la madre Santa Monica, e il grande Vescovo Sant’Ambrogio. Queste due figure devono far riflettere tutti, perché le preghiere di una madre piena di Fede possono ottenere le Grazie più impossibili.
La vicinanza di un Vescovo o di Sacerdote, pieno di Dio e di amore per la salvezza delle anime, possono senz’altro infondere quelle conoscenze teologiche nei peccatori, indispensabili per cambiare mentalità e stile di vita.
Oggi il Vangelo ci presenta questa parabola delle dieci vergini e ci invita a riflettere sulla vita presente. Vivere alla giornata secondo gli eventi e lasciandosi trasportare dalle situazioni ambigue causate personalmente o dagli altri, non è un cammino di gioia e di vera pace interiore.
Più che lasciarsi trasportare dalle situazioni della vita, bisogna stabilire lucidamente e nella preghiera cosa si deve fare ogni giorno.
Le cinque vergine sagge del Vangelo andarono incontro allo sposo con le lampade accese, avevano l’olio della Fede e questo grazie alla loro vigile accortezza. Non vivevano nella dissipazione, non si lasciavano vincere dall’istinto che rende una persona simile ad una bestia.
Nella parabola si intende che andarono incontro a Gesù, Lo incontrarono nella loro vita e ricevettero il premio dei giusti.
Invece le cinque vergini stolte non avevano l’olio della Fede, le loro lampade erano spente per la vita falsata che conducevano. Non comprendevano che Dio vede tutto e anche se si vive nell’indifferenza, sia in questa vita sia nell’aldilà si deve dare conto di tutto!
Quando si rimane senza Fede a causa della vita disordinata e delle bugie che si pronunciano con immediata facilità, come le cinque stolte senza olio per le lampade, la mente segue il suo percorso egoistico, punta direttamente a soddisfare solamente ciò che piace, senza riflettere se giova ed è lecito.
Le cinque vergini stolte rimaste senza Fede rappresentano miliardi di persone di questa società errante, senza una mèta che non sia qualcosa di quantificabile. Molti non credono in Dio e anche lottano la Chiesa per giustificare i loro peccati, ma per loro non lo sono, li considerano come veri valori e non ne possono fare a meno.
Sant’Agostino per trentatré anni visse una vita disordinata, almeno riguardo la lontananza da Dio, però in buonafede cercava la Verità suprema e dominante e non rimaneva soddisfatto in nessuna corrente filosofica.
Se all’inizio ne era attratto, poi sentiva nuovamente il vuoto interiore e andava oltre. Fino ad arrivare a Milano e a confrontarsi con un Santo Vescovo, Ambrogio, da lui ricevette le risposte alla sua inquietudine e divenne un grande Santo.
Sant’Agostino comprese che questa vita è un pellegrinaggio, Lui aveva pellegrinato alla ricerca del piacere umano e contemporaneamente della Verità eterna. Quando il suo cuore si riempì dello Spirito Santo, nel Battesimo ricevuto a Milano, accettò il sacerdozio perché la sua anima aveva trovato la vera pace. Dio dimorava in Lui e nulla più gli interessava.
Ritornò in Algeria e morì a Ippona il 28 agosto 430. Non solo aveva conservato molto olio per sé, con la sua vita dopo la conversione riuscì a procurare con i suoi mirabili scritti, abbondante olio a milioni e milioni di cristiani.
Quando mettiamo da parte le cose inutili del mondo, quando rinneghiamo l’orgoglio che ci riempie di autosufficienza, quando diventiamo sinceri con noi stessi dopo un vero pentimento davanti al Tabernacolo, Gesù opera grandi meraviglie in ognuno di noi!

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *