+ VANGELO (Mt 28,16-20)

Domenica 1 giugno 2014 

ASCENSIONE DEL SIGNORE
 
Gesù con gli apostoliA me è stato dato ogni potere in Cielo e sulla terra.
 
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo». Parola del Signore
 
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
L’Ascensione di Gesù è l’epilogo della discesa dal Cielo del Figlio di Dio. Gesù come Uomo nasce nel tempo, come Dio era presente dall’eternità e le due nature si armonizzano perfettamente nella Persona divina. Dio era disceso dal Cielo e Dio ascende al Cielo, ascende e non sale, proprio perché prima era disceso.
Il termine ascendere per noi indica una scalata, un movimento risolutivo verso una meta desiderata, un arrampicarsi con forza in mezzo a rovi e pietre, è una elevazione della mente e del cuore verso le cose di lassù.
Non sempre si pensa a questo fine soprannaturale, viene coperto dalle preoccupazioni umane e dalle molte dissipazioni ricercate intenzionalmente, perché incapaci di discernere ciò che giova da ciò che è inutile e addirittura un impedimento nel cammino di Fede.
Ogni giorno il credente dovrebbe riflettere anche per soli dieci minuti, preferibilmente la mattina, sul senso della vita e la vera finalità che alimenta gli sforzi nella pratica delle virtù. Le preghiere e i sacrifici che si compiono per il bene dell’anima devono avere una lucida finalità, per non cadere in una abitudine monotona. Deve essere chiaro il motivo dell’impegno cristiano.
Non è chiaro e si perde l’orientamento quando l’impegno spirituale è solo esteriore e non si compie alcuna verifica interiore.
Molti mi scrivono e manifestano difficoltà nel cammino di Fede, non riescono ad orientare correttamente la vita spirituale forse per la poca conoscenza. Hanno la mia comprensione, è compito del Padre spirituale fare discernimento e dare le giuste indicazioni dei comportamenti da seguire. C’è però una situazione curiosa: sono pochi i cattolici seriamente intenzionati a seguire i consigli spirituali. La maggior parte si accontenta di alcune frasi dette dal confessore e con la penitenza solitamente da recitare, pensano di fare molto.
C’è stata negli ultimi decenni la svalutazione della figura insostituibile del Padre spirituale, i teologi modernisti hanno preferito negare il cammino di santità che cominciare a fare penitenze. Come i protestanti. Hanno insegnato e pubblicato libri indicando questa guida superata perché tutti andiamo in Paradiso e ogni persona deve scegliere liberamente.
Una libertà spirituale impazzita che ha causato incalcolabili defezioni, ha convinto inoltre molti Sacerdoti che non devono occuparsi della guida delle anime, ha portato molti parroci a non dedicare tempo alla Confessione. Cosa può avere di più importante un parroco della santificazione dei parrocchiani? Dovrebbe restare ogni giorno molte ore in parrocchia a disposizione dei fedeli.
Anche se oramai la situazione è compromessa, prego ogni giorno per i Sacerdoti distratti dal mondo, perché si dedichino principalmente alla santificazione delle loro anime e al profitto spirituale di tutti i parrocchiani.
Io invito tutti i nostri parrocchiani a cercare vicino casa un Padre spirituale disponibile per un incontro mensile di almeno un’ora, tempo orientativo è ovvio, è comunque il minimo per aprire il cuore e tirare fuori ciò che viene nascosto e che paralizza il vero cammino di Fede. Senza questa apertura sincera non si vive l’umiltà, si lascia una inutile protezione delle miserie e si tratta di orgoglio.
Pregherò perché riusciate a trovare questi aiuti vicino casa. Vorrei avere molto tempo disponibile per rispondere subito ai messaggi che mi arrivano, sono migliaia i messaggi da controllare e comprendo quanti aspettano una risposta. Sono addolorato per questo, ogni giorno dedico del tempo che è sempre insufficiente a causa di tanti impegni. Se non riesco a rispondere presto, prego ogni giorno per quanti mi scrivono e li benedico di cuore.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

Potrebbero interessarti anche...