+ VANGELO (Mt 5,13-16)

Giovedì 8 agosto 2019

XVIII Settimana del Tempo Ordinario

San Domenico

+ VANGELO  (Mt 5,13-16)

Voi siete la luce del mondo.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Nello stesso periodo della predicazione di San Francesco d’Assisi, Dio si compiacque di inviare un altro grande Santo, più preparato nelle Scritture e coraggioso oppositore delle eresie che serpeggiavano con facilità in Italia e in Francia.

San Domenico è nato in Spagna nel 1170, quasi coetaneo di San Francesco, famoso nel mondo per avere diffuso il Santo Rosario. A Lui la Vergine Maria rivelò le meravigliose promesse di abbondanti Grazie a quanti recitano la benedetta Corona con devozione. Leggiamole.

1) “A tutti quelli che devotamente reciteranno il mio Rosario, Io prometto la mia protezione speciale e grandissime Grazie”.

2) “Chi persevererà nella recitazione del mio Rosario riceverà Grazie preziosissime”.

3) “Il Rosario sarà un’Arma potentissima contro l’inferno; esso distruggerà i vizi, libererà dal peccato, dissiperà le eresie”.

4) “Il Rosario farà fiorire le virtù e le buone opere e otterrà alle anime le più abbondanti misericordie divine; sostituirà nei cuori l’amore di Dio all’amore del mondo, elevandoli al desiderio dei beni celesti ed eterni. Quante anime si santificheranno con questo mezzo!”.

5) “Colui che si affida a Me con il Rosario, non perirà”.

6) “Colui che reciterà devotamente il mio Rosario, meditando i suoi misteri, non sarà oppresso dalla disgrazia. Se è peccatore, si convertirà; se è giusto, crescerà in Grazia e diverrà degno della vita eterna”.

7) “I veri devoti del mio Rosario non moriranno senza i Sacramenti della Chiesa”.

8) “Coloro che recitano il mio Rosario troveranno durante la loro vita e alla loro morte la Luce di Dio, la pienezza delle Sue Grazie e parteciperanno dei meriti dei Beati”.

9) “Libererò molto prontamente dal Purgatorio le Anime devote del mio Rosario”.

10) “I veri figli del mio Rosario godranno di una grande gloria in Cielo”.

11) “Quello che chiederete con il mio Rosario, lo otterrete”.

12) “Coloro che diffonderanno il mio Rosario saranno soccorsi da Me in tutte le loro necessità”.

13) «Io ho ottenuto da mio Figlio che tutti i membri della “Confraternita del Rosario” abbiano per fratelli durante la vita e nell’ora della morte i Santi del Cielo».

14) “Coloro che recitano fedelmente il mio Rosario sono tutti miei figli amatissimi, fratelli e sorelle di Gesù Cristo”.

15) “La devozione al mio Rosario è un grande segno di predestinazione”.

Qui il termine predestinazione non significa assenza di libero arbitrio, rimane sempre la libertà decisionale. Per predestinazione s’intende una maggiore predisposizione spirituale che facilita la salvezza eterna della propria anima. Chi recita il Santo Rosario riceve Grazie particolari, soprattutto viene visitato molto spesso dallo Spirito della Madonna.

La meditazione delle 15 promesse della Madonna a San Domenico meritano grande riflessione per amare convintamente il Rosario.

Nel meraviglioso quadro della Madonna di Pompei è presente San Domenico mentre riceve la Corona del Santo Rosario da Gesù Bambino.

Negli anni del suo grandioso apostolato la Corona del Rosario divenne il mezzo potente per ottenere l’intercessione della Madonna e vincere gli eretici. Nelle apparizioni, la Madonna rivelò a San Domenico la potenza del Santo Rosario e fu con questa benedetta preghiera che il Santo sconfisse gli eretici Catari. Il catarismo fu un movimento ereticale molto pericoloso e si insinuava con facilità nel Cristianesimo, portando molti cristiani a lasciare la Chiesa.

San Domenico utilizzò molto i dibattiti pubblici, la predicazione e la penitenza, ma fu la preghiera del Rosario a farlo trionfare sugli eretici. È famosa l’apparizione della Madonna a San Domenico e il consiglio per sconfiggere le eresie e convertire gli eretici alla Santa Chiesa.

Durante la sua permanenza a Tolosa, come ci racconta il Beato Alano della Rupe, San Domenico ebbe una visione della Vergine Maria che gli additò il Rosario come la preghiera più efficace per combattere le eresie senza violenza.

Avvenne nel 1212 e durante la visione, la Vergine Maria consegnò a San Domenico il Rosario, gli disse che poteva lottare con questa «arma» i nemici. Da allora il Rosario divenne la preghiera più diffusa per combattere le eresie e nel tempo una delle più tradizionali preghiere cattoliche.

San Domenico è una figura austera e straordinaria, si consumò nell’apostolato e nella diffusione della sana dottrina. Docilmente ascoltò le parole della Madonna e iniziò a recitare numerosissime Corone del Santo Rosario, ottenendo molti miracoli e la conversione di incalcolabili peccatori.

Egli aveva scoperto la potentissima intercessione dell’Avvocata del Cielo ad ogni Ave Maria che recitava. Prima dell’omelia o del discorso pubblico per almeno un’ora recitava numerose Corone del Santo Rosario e i frutti di conversione, i miracoli che otteneva erano incalcolabili.

A Lourdes la Madonna teneva la Corona del Rosaio in mano e chiese a Bernardetta di recitarlo. A Fatima nelle sei apparizioni ha sempre ripetuto di recitarlo ogni giorno con amore e fiducia. Padre Pio recitava decine di Corone al giorno perché aveva scoperto la sua potenza e l’intercessione della Madonna.

Ricordiamo con particolare attenzione quello che disse la Madonna a Suor Lucia e che ella ha spiegato con queste parole al suo Padre spirituale: «Guardi, Padre, la Santa Vergine Maria, in questi ultimi tempi in cui ci troviamo, ha dato una nuova efficacia alla recita del Rosario, a tal punto che non vi è alcun problema, non importa quanto grande sia, sia esso temporale o soprattutto spirituale, nella vita di ciascuno di noi, delle nostre famiglie, delle famiglie di tutto il mondo o delle comunità religiose, o persino nella vita dei popoli e delle Nazioni, che non possa essere risolto dal Rosario.

Non c’è alcun problema, le dico, non importa quanto difficile esso sia, che non possa essere risolto dalla recita del Santo Rosario. Con il Santo Rosario noi ci salveremo. Ci santificheremo. Consoleremo Nostro Signore ed otterremo la salvezza di tante anime».

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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