+ VANGELO (Mt 6,19-23)

Venerdì 21 giugno 2019

XI Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mt 6,19-23)

Dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tignola né ruggine consumano e dove ladri non scassinano e non rubano. Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore. La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Gesù tocca il tasto dolente di questa società: il denaro. L’attaccamento al denaro è ancora più esasperato della stessa ricerca del denaro, una differenza sottile ma incisiva. Il Signore ci invita a non accumulare tesori sulla terra, perché durano poco e sono malsicuri e fragili, «dove tignola e ruggine consumano» oppure «ladri scassinano e rubano».

Per grandi che siano i beni che si riescono ad accumulare durante una vita, non valgono la pena di diventarne schiavi e adoratori.

Nessuna cosa sulla terra merita che vi poniamo il cuore.

Il cuore è fatto per Dio, per tutte le cose nobili della terra. È molto utile che ci chiediamo con una certa frequenza: dov’è il mio cuore? Qual è il mio tesoro? A che cosa penso abitualmente? Qual è il centro delle mie preoccupazioni più intime?

Chi prega risponde che è Dio, presente nel Tabernacolo e forse non molto lontano dal luogo in cui si vive o si lavora.

Molti uomini e donne trovano le risposte agli interrogativi più importanti perché pregano bene, dedicano ogni giorno del tempo a Gesù.

Tutti noi vogliamo porre il cuore in Gesù, nel mandato che da Lui abbiamo ricevuto, e anche nelle persone e nelle cose ma per Dio.

Gesù con infinita sapienza ci consiglia: «Accumulatevi invece tesori in Cielo, dove né tignola né ruggine consumano e dove ladri non scassinano e non rubano. Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore».

Il nostro cuore è del Signore, perché il tesoro è Lui, in modo assoluto e reale. E non lo sono la salute, né il prestigio, né il benessere.

È solo Gesù Cristo il vero tesoro del cristiano sincero!

In particolare il Signore desidera che riponiamo il cuore nelle persone della famiglia umana o soprannaturale che abbiamo, e che normalmente sono quelle che prima di altre dobbiamo portare a Dio, e costituiscono la prima realtà che dobbiamo santificare.

La nostra preoccupazione per gli altri ci aiuta ad uscire dall’egoismo, a crescere in generosità, a trovare l’autentica gioia.

Il buon esempio dei genitori in casa, o quello dei fratelli, è spesso determinante per gli altri membri della famiglia, che imparano a vedere il mondo da un punto di vista cristiano. Per volere di Dio la famiglia è importante e nella famiglia cristiana comincia l’azione evangelizzatrice della Chiesa.

Ognuno esamini se è così nella sua famiglia, se siamo lievito che giorno dopo giorno va trasformando, a poco a poco, coloro che vivono con noi. Là dov’è il nostro tesoro, là ci saranno l’amore, la dedizione, i sacrifici più generosi.

In questa vita tutto passa e tutto si lascerà, nulla sarà portato dietro dopo la morte.

La volontà di eseguire i pensieri che arrivano alla mente, senza un semplice discernimento, è la prova di un cammino spirituale inesistente e la Madonna non riesce a proteggere chi abbraccia gli idoli o si crea idoli da adorare.

La lontananza dalla preghiera è una vera tragedia, le conseguenze le paga la stessa persona e quanto fa parte della sua vita.

La tenebra esterna è nera, dannatamente «visibile» nella sua oscurità perché non c’è la Luce di Dio. Dove non c’è Dio c’è il Male, inevitabilmente, è la tenebra simile ad uno strato di fumo nero che nasconde tutto. Il Male però viene riconosciuto sempre, prima o poi si scopre la fonte di un malessere sociale o personale e i credenti che pregano, sono in grado di respingere ogni assalto nero contro la loro Fede.

Tutti noi dobbiamo considerarci benedetti perché ci stiamo formando alla sana dottrina della Santa Chiesa, grazie all’aiuto della Madonna.

Dopo il commento di ieri ho ricevuto una decina di messaggi di nostri parrocchiani un po’ preoccupati per il testo del Vangelo che presentava la nuova frase inserita dagli uomini in sostituzione della versione ispirata dallo Spirito Santo e che corrisponde a queste parole: «NON CI INDURRE IN TENTAZIONE».

Numerose volte ho spiegato il significato di queste parole dette da Gesù e insegnate da duemila anni. Papi e Santi hanno sempre pregato il Padre Nostro ripetendo: «NON CI INDURRE IN TENTAZIONE».

La nuova versione si trova subdolamente presente nella Bibbia online che fino qualche giorno fa mostrava fedeltà alla Sacra Tradizione.

Come il sito della Bibbia, anche un cattolico può diventare modernista in pochi minuti, noi non ci piegheremo mai alla seduzione dei diavoli e osserveremo a qualsiasi costo il Vangelo storico, fedeli alla Santa Chiesa di Gesù Cristo.

Le novità dottrinali non vengono dallo Spirito Santo, sono ispirate dallo spirito che odia Dio.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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