+ VANGELO (Mt 8,18-22)

Lunedì 27 giugno 2016
XIII Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mt 8,18-22)
Seguimi.

+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, vedendo la folla attorno a sé, Gesù ordinò di passare all’altra riva. Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, ti seguirò dovunque tu vada». Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’Uomo non ha dove posare il capo». E un altro dei suoi discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Ma Gesù gli rispose: «Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
È solo una coincidenza la ripetizione dello stesso brano del Vangelo di ieri, ma cambia Evangelista. Si notano in questo di oggi aperture e chiusure diverse rispetto a Luca 9,51-62. La sostanza è identica, troviamo due espressioni di due uomini che pensano di essere pronti per lasciare tutto ma in realtà essi sono legati saldamente al mondo.
Un legame negativo che paralizza la loro vita spirituale e perdono la più importante occasione della loro vita.
È Gesù che passa, questa è una verità da non sottovalutare, è anche il titolo di un’opera di San Josemaría Escrivá. Quando Gesù passa e non riusciamo a fermarlo per la mancanza della preghiera amorosa e fiduciosa e delle buone opere, si rimane vuoti e sempre insoddisfatti.
C’è una conseguente frustrazione nella vita e si vive in una continua malinconia interiore che sfocia ordinariamente nell’arroganza.
Come sta accadendo in Europa in questi giorni, dove un manipolo di politici sta cercando di escogitare uno stratagemma per annullare il voto popolare e libero dei cittadini inglesi. Sono presuntuosi e vuoti di Dio perché pretendono di comandare ad altri cosa devono fare e non fare.
Anche ieri ho letto sui quotidiani diverse espressioni di giornalisti fuori di sé per la vittoria del “No” all’Europa, non hanno requie perché senza Dio e stracolmi di superbia. La superbia della vita è un comportamento detestato da Gesù e che rende la persona priva di equilibrio, senza la capacità di dare un giudizio obiettivo o di accettare la volontà altrui.
In questo caso troviamo persone che vomitano veleno perché non è avvenuto quanto pretendevano loro…
Ogni commento è superfluo!
Però voglio dare una semplice spiegazione del comportamento del superbo. Solitamente la persona superba si conosce poco, essa é fortemente infatuata di se stessa e ogni tentativo di renderla più consapevole si rivela inutile.
Non accetta alcuna ragione, non tollera nessuna contraddizione e preferisce la compagnia degli adulatori. Vuole parlare sempre ed essere al centro dell’attenzione, pretende che gli altri accolgano le sue fissazioni senza averne nessuna autorità.
Ieri ho scritto sul referendum inglese e come sempre non ho letto nessuna email contraria, perché chi mi legge è intelligente e comprende che ognuno di noi esprime la sua libera opinione. Noto molta saggezza in tutti coloro che mi stanno seguendo in questo cammino di verità e di imitazione di Gesù.
C’è avvedutezza nel rispettare la libertà dell’opinione, ed è benedetta se imparziale e veritiera, come vuole essere sempre la mia.
I nostri lettori favorevoli al “Sì” evidentemente hanno accettato con maturità il responso e si và avanti. D’altronde, stiamo facendo un cammino di liberazione anche dalla superbia ed è un atteggiamento superbo voler imporre una opinione personale. Si è fuori dalla Grazia di Dio.
Tra i tanti che hanno aspramente criticano i falsi fautori della libertà, una libertà invocata solo quando conviene a loro, c’è un post del giornalista Mentana: “Formidabili questi nuovi critici della libertà: un anno fa volevano insegnare la democrazia ai greci, che nel loro piccolo l’hanno creata qualche millennio fa. Ora ci riprovano con gli inglesi, padri della democrazia moderna”.
Tutti i Papi hanno detto che i cattolici devono fare politica, devono interessarsi dell’attività politica nei luoghi dove vivono per poter esternare l’insegnamento della Dottrina Sociale della Chiesa, che indica l’insieme di principi, teorie, insegnamenti e direttive emanate appunto dalla Chiesa in relazione ai problemi di natura sociale ed economica del mondo contemporaneo.
Pubblico una email di un nostro parrocchiano che da autentico cattolico e difensore della Chiesa di Cristo, valuta l’importanza della libertà di coscienza. La sua analisi sul mio commento di ieri sul referendum inglese lo considero maturo e molto equilibrato.
Si vede che sta compiendo insieme a noi un vero cammino spirituale.
«Egregio Padre Giulio, devo obbiettivamente riconoscerLe che le argomentazioni logiche che porta nel commento del Vangelo di questa domenica 26 Giugno 2016 a proposito del referendum inglese, appena svolto, sono ineccepibili sotto tutti i punti di vista: politico, comportamentale, morale, logico, consequenziale, ecc.
Coloro i quali in Europa le contestano fino al punto di ri-metterle in discussione, evidenziano scorrettezza morale impregnata di una puerile, meschina, incolmabile IPOCRISIA. L’ipocrita per mia definizione è colui il quale, coscientemente, ancor prima di mentire agli altri, mente a se stesso, pur di non riconoscere la naturale, semplice, incontrovertibile evidenza. “Contra factum non valet argumentum” (contro la prova dei fatti nessun argomento potrà avere valore).
Con tale atteggiamento c’è davvero da chiedersi come sia conciliabile la tanto blaiterata “DEMOCRAZIA SOVRANA POPOLARE” di certi personaggi politico/giornalistici (che ci hanno propinato-e in caso di loro vittoria e tuttora ci propinano) con la loro “coerenza politica”… Evidentemente hanno perso la faccia ancor prima della loro dignità.
Secondo certi signori la democrazia popolare è valida solo se subordinata ai loro voleri ed ai loro risultati, quindi resta, per loro, un concetto meramente relativistico… e non assoluto; quanto basta per essere ignobilmente respinta.
Se questi sono i presupposti, le conclusioni non potranno che essere nefaste non solo per l’Europa, (in cui io ho creduto), ma per il mondo intero.
Si comportano proprio come certi ebrei, riportati nei Vangeli, in cui neppure l’evidenza dei miracoli fatti da Gesù era sufficiente a farli credere. Si ostinavano a respingere i fatti… in qualsiasi modo, tanto da rifiutare pregiudizialmente ed ipocritamente la semplice verità, manifestatasi sotto i loro occhi.
La ringrazio e le invio un fraterno saluto. Prof. Roberto Cini (P.S. Non mi oppongo ad alcuna pubblicazione)».

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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