+ VANGELO (Mt 8,18-22)

Lunedì 1 luglio 2019

XIII Settimana del Tempo Ordinario

 Vangelo

+ VANGELO (Mt 8,18-22)

Seguimi.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, vedendo la folla attorno a sé, Gesù ordinò di passare all’altra riva. Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, ti seguirò dovunque tu vada». Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’Uomo non ha dove posare il capo». E un altro dei suoi discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Ma Gesù gli rispose: «Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

È solo una coincidenza la ripetizione dello stesso brano del Vangelo di ieri, ma cambia Evangelista. Si notano in questo di oggi aperture e chiusure diverse rispetto a Luca 9,51-62. La sostanza è identica, viene data spiegazione delle inquietudini di due uomini che pensano di essere pronti per lasciare tutto ma in realtà essi sono legati saldamente al mondo.

Un legame negativo che paralizza la loro vita spirituale e perdono la più importante occasione della loro vita: seguire Gesù Cristo.

Quando Gesù passa e non riusciamo a fermarlo perché indifferenti, indaffarati in cose inutili o per la mancanza della preghiera amorosa e fiduciosa e delle buone opere, si perde il Tutto per accontentarsi di poche cose.

Persone che rimangono sempre vuote interiormente e insoddisfatte.

Molti di quelli che posseggono ricchezze vivono una vita nell’illusione del nulla. Molti sono infelici, avviliti, agitati, inappagati.

Bellissima invece la promessa dell’uomo quando incontrò Gesù ma però non aveva compreso che bisognava distaccarsi da tutto: «Ti seguirò dovunque Tu vada». Il desiderio era molto superficiale e non proseguì. Il suo atto di abbandono mostrava una profonda Fede nel Signore, ma vediamo che non basta promettere, bisogna poi operare.

La risposta di Gesù disorientò quel tale, lo bloccò facendogli capire che non era semplice seguirlo. Mentre incontrando un altro fu Gesù a prendere l’iniziativa: «Seguimi». Ma nonostante la disponibilità era molto preoccupato per suo padre e Gesù gli disse che in quel caso i morti nello spirito, seppelliscono i morti nel corpo.

Intendeva dire che quelli che sono senza Dio si preoccupano eccessivamente delle cose umane, chi ha Fede pensa alle cose di Dio.

In questi due casi possiamo notare che Gesù cercava discepoli e quando incontrava persone buone e docili, esprimeva con fermezza l’invito: «Seguimi». Al primo disse parole un po’ incomprensibili anche per dissuaderlo, già sapeva che non era adatto a condurre la vita faticosa ed apostolica che conduceva Lui con i discepoli.

Gesù ci conosce perfettamente e non ci carica di pesi che non possiamo portare, da tutti però aspetta la disponibilità all’apostolato in famiglia, al lavoro e tra i conoscenti. Questo è il minimo e il linguaggio da utilizzare deve sempre essere buono, dolce, persuasivo, comprensivo.

Questo è il tempo per tutti noi di fare apostolato come mai nella vita, per deciderci è sufficiente riflettere sulla crisi epocale all’interno della Chiesa, dove si trovano gruppi di potere intenti a tramare per far crollare «finalmente» le colonne del Bernini.

I cattolici di provata Fede non necessitano di altre informazioni né di conferme, comprendono che il modernismo e il protestantesimo sono diffusissimi nella Chiesa, mentre i meno preparati non riescono a individuare nelle omelie che ascoltano, nei consigli che ricevono, nelle letture, la presenza di una dottrina nuova che sta gradualmente sostituendo la sana dottrina cattolica.

«Niente sarà più come prima», aveva detto il vescovo progressista Overbeck, palesando una minaccia concreta contro la Chiesa tradizionale. Tutto dovrà cambiare nella Chiesa per questo vescovo, egli appartiene al larghissimo gruppo di prelati modernisti, pronti ad abbattere la Fede tradizionale.

«Niente sarà più come prima» in riferimento al Sinodo di ottobre che è stato considerato nei giorni scorsi dal Cardinale Brandmüller come una eresia e apostasia per quanti lo accettano così come è stato indicato nel testo di presentazione, l’Instrumentum laboris del Sinodo sull’Amazzonia ad ottobre.

Il 27 giugno dal Cardinale Walter Brandmüller è partita una fortissima critica all’Instrumentum laboris e spiega che il suo contenuto «contraddice l’insegnamento vincolante della Chiesa in punti decisivi e quindi deve essere qualificato come eretico» e, dato che il documento mette in discussione il fatto stesso della divina rivelazione «si deve anche parlare, in aggiunta, di apostasia».

L’“Instrumentum laboris” , conclude il Cardinale, «costituisce un attacco ai fondamenti della Fede, in un modo che non è stato finora ritenuto possibile. E quindi deve essere rigettato col massimo della fermezza».

Il Cardinale ha fatto diffondere in tante lingue un breve testo in cui anticipa la presenza di eresie nel Sinodo di ottobre voluto da Bergoglio.

Alla luce della preparazione di un Sinodo eretico, delle accuse fondate del Cardinale Walter Brandmüller diffuse il 27 giugno 2019, non sorprendono affatto le parole della Madonna dette a Gisella di Trevignano Romano appena due giorni fa, il 29 giugno 2019:  «… Figli, presto avrete una notizia eclatante e una grande falsità provenire dalla sede di Pietro. Pregate e perdonate».

Prepariamoci con intensa preghiera ai prossimi eventi che scaturiranno da questa Chiesa, prontissimi a rifiutare qualsiasi insegnamento in contrasto alla Sacra Tradizione della Santa Chiesa. Solo una sincera e convinta devozione alla Madonna ci permetterà di superare le trappole dell’apostasia di molti e ci porterà a conoscere profondamente suo Figlio, il sempre benedetto Gesù.

Andate nei Santuari mariani ad invocare la Santissima Vergine per voi, i vostri familiari e per i bisogni della Santa Chiesa. Chi può raggiungere facilmente Trevignano Romano, giorno 3 luglio alle 14 si svolgerà l’incontro di preghiera mensile e la Madonna non mancherà di aiutare quanti chiederanno Grazie con Fede.

Carissimi, questi tempi sono i più tremendi della storia umana, mettiamo al centro Gesù e la Madonna, impegniamoci molto nella preghiera del Santo Rosario e preoccupiamoci soprattutto della salvezza delle anime, il resto passa e si lascia qui.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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