+ VANGELO (Mt 8,23-27)

Martedì 4 luglio 2017

XIII Settimana del Tempo Ordinario

 

 

+ VANGELO (Mt 8,23-27)

Si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.

 

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, salito Gesù sulla barca, i suoi discepoli Lo seguirono. Ed ecco, avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma Egli dormiva. Allora si accostarono a Lui e Lo svegliarono, dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». Ed Egli disse loro: «Perché avete paura, gente di poca Fede?». Poi si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia. Tutti, pieni di stupore, dicevano: «Chi è mai costui, che perfino i venti e il mare gli obbediscono?». Parola del Signore

 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Molto spesso chi si trova nella sofferenza e non ha esperienza nella preghiera prolungata e chiede aiuto a Gesù, immagina di ricevere tutto in poco tempo, dimenticando i suoi anni lontani da Dio e dalla esemplare vita cristiana.

Molti si scocciano di pregare dopo poco tempo e altri si irritano anche se continuano a pregare per non perdere la flebile speranza di ricevere aiuti da Gesù. Si creano però un’immagine distorta di Gesù, oltre a non percepirlo come presente per la poca spiritualità, Lo considerano dormiente, addormentato come avviene nel Vangelo di oggi.

È comprensibile la reazione spaventata degli Apostoli, come anche è comprensibile l’incapacità dei cristiani che non avevano pregato prima e non comprendono come bisogna pregare adesso. C’è la necessità di imparare a pregare.

È vero che si diventa esperti nel pregare solo pregando, ma sono indispensabili delle regole per riuscire meglio e rendere la preghiera più efficace. Bisogna rimuovere tutti gli impedimenti che bloccano l’azione dello Spirito Santo, e questa operazione non si improvvisa, occorre un Padre spirituale esperto nelle cose di Dio. Assolutamente fedele al Vangelo.

Per imparare a pregare occorre partecipare ad una scuola di preghiera, una definizione utilizzata già anticamente per indicare che si partecipa per apprendere, istruirsi, capire cosa occorre fare per raggiungere un determinato obiettivo.

Per scuola di preghiera si intende l’incontro di preghiera dove vengono spiegate le regole per pregare bene e dove si prega.

Vi ho parlato nelle ultime settimane degli incontri di preghiera che abbiamo iniziato qui a Collesano, ho precisato che si svolge una scuola di preghiera, nel senso che viene spiegato come pregare, si danno le regole per pregare bene.

Il termine scuola di preghiera potrebbe suscitare qualcosa di impegnativo, invece è solo l’ascolto di insegnamenti sul modo migliore di pregare. È la spiegazione del perché dobbiamo pregare, quali sono le ragioni per pregare ogni giorno, perché dobbiamo pregare Dio.

Ci sono tante domande sulla preghiera che si spiegano solo con la partecipazione ad incontri che mirano ad istruire come amare Gesù.

Altrimenti si rimane distanti da Dio, senza percepire la sua presenza, senza avere la capacità di pregare nelle difficoltà e nelle sofferenze.

Chi prega bene non teme di perdere Gesù, è consapevole che è sempre vicino, soprattutto nei momenti più difficili. Gesù non dorme mai.

La conoscenza di Gesù inizia con lo studio del Vangelo, delle sue opere, dei miracoli, ed è questo che facciamo qui ogni sabato: conoscere Gesù per amarlo come vuole Lui. Insieme alla Madonna e consacrati incondizionatamente al suo Cuore Immacolato.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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