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+ VANGELO (Mt 9,1-8)

Giovedì 4 luglio 2019

XIII Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mt 9,1-8)

Resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all’altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro Fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati». Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Alzati e cammina”? Ma, perché sappiate che il Figlio dell’Uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Alzati -disse allora al paralitico-, prendi il tuo letto e va’ a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua. Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

È una pagina meravigliosa che ribadisce la potenza della Fede. Questo miracolo invita ad una riflessione prolungata per un duplice intervento del Signore su un uomo paralitico, ma tutti i miracoli di Gesù meritano e presentano approfondimenti senza fine.

Innanzitutto, rilevo la bontà di Gesù quando vede il paralitico disteso su un letto, in quel malato il Signore ci dice che vuole guarire tutti gli ammalati, ma devono chiedere il miracolo con Fede. Invita tutti i grandi peccatori paralizzati nello spirito a ricorrere a Lui per rialzarsi.

Sia il paralitico disteso su un letto, sia i peccatori sprofondati nei vizi, necessitano degli aiuti del Signore, per il corpo e per l’anima.

Viene evidenziata l’importanza della preghiera di intercessione, ruolo primario rivestito dalla Madonna, dai Santi e dai buoni cattolici.

In questo miracolo Gesù gioisce nell’avvertire l’intensa Fede degli amici del paralitico, di coloro che con ammirabile carità trasportano l’ammalato davanti a Lui. Tutto è bello per il Signore, tranne la condizione fisica del paralitico e provvede senza sentire alcuna richiesta di aiuto.

«Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati».

L’Onnipotenza di Gesù in questo miracolo oltre a guarire l’anima, guarisce anche il corpo e il paralitico ritorna ad essere una persona nuova. L’uomo è rinato davvero per mezzo dello Spirito di Dio, il quale ha causato la guarigione dell’anima e la guarigione del corpo.

A Gesù premeva guarire l’anima del paralitico del Vangelo come anche tutte le anime dei viventi di questo mondo, ma nel paralitico c’era la ricerca del Signore, voleva la guarigione anche se possedeva una Fede ancora da sviluppare.

Il paralitico cercò Gesù, desiderava incontrarlo e Lo adorò fin dal primo istante.

Oggi non si parla quasi più dell’anima, soprattutto molti predicatori, ne parlano forse di più gli avversari di Gesù che i cristiani. Persone che non credono in Dio ma che conoscono l’importanza dell’anima come «merce» di scambio con satana per ottenere potere, successo e denaro in cambio. Per poi finire irrimediabilmente all’inferno!

Non credono in Dio ma donano l’anima che è invisibile, impercettibile secondo loro e da essi non considerata. Non stupisce se anche cattolici di rilievo fanno il patto con satana quando salgono la scala della gloria terrena, che si trasformerà inevitabilmente in dannazione eterna.

Non si rendono conto che offrirla a satana è la stessa ammissione dell’esistenza dell’anima, anche se ignorano o rifiutano la vita eterna.

Molti personaggi pubblici fanno questo patto satanico e per un «piatto di lenticchie» perdono la possibilità di prendere parte al banchetto eterno che non avrà mai fine, nel luogo dove c’è solo felicità e gloria.

Il paralitico invece meritava il perdono e Gesù gliela guarì, dicendogli: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati».

In una sola circostanza il paralitico riceve due miracoli umanamente impossibili, ed avviene perché Gesù è Onnipotente e vuole guarire quanti Lo adorano e Lo invocano con amore, Fede, fiducia e umiltà. «Alzati, prendi il tuo letto e va’ a casa tua. Ed egli si alzò e andò a casa sua».

Molta gente cercava e si accalcava intorno alla casa di Gesù, così che più nessuno poteva raggiungere la porta. In questo modo si riduce la persona che soffre, è agitata e cerca la soluzione immediata.

Ottenere un miracolo in poco tempo non è facile, anche se la Fede robusta rende la richiesta più autorevole nel raggiungere il Cuore di Gesù.

Alle volte non è sufficiente una Fede forte per un duplice motivo: Gesù vuol far «allenare» il cristiano alla preghiera senza concedere subito il miracolo, proprio per renderlo più spirituale; oppure, quanto viene chiesto trova un impedimento esterno che impedisce il miracolo o una grande Grazia.

È opportuno spiegare la differenza tra miracolo e Grazia. Il termine miracolo rimanda ad altro: evento o fenomeno soprannaturale, prodigio, portento, evento incredibile, risultato insperato, fatto straordinario, caso eccezionale.

Si definisce miracolo (cosa meravigliosa) in teologia, un evento straordinario, al di sopra delle leggi naturali, che si considera operato da Dio direttamente o tramite una sua creatura. Nel linguaggio comune, per estensione, il termine miracolo è un intervento soprannaturale, in quanto supera i limiti delle normali prevedibilità dell’accadere, sospende la legge della fisica, va oltre le possibilità dell’azione umana.

Per Grazia s’intende la Vita Divina di Gesù in noi. Solo con la Grazia l’uomo partecipa alla Vita Divina, l’una va insieme all’altra.

Tra i dogmi di Fede più dimenticati vi è senza dubbio quello dell’esistenza della Grazia di Dio. La Grazia è il fondamento di tutto l’edificio soprannaturale: dall’avere o non avere la Grazia dipende la nostra felicità o la nostra infelicità eterna.

La Grazia di Dio ci solleva, d’un sol colpo, ad un piano infinitamente più elevato di quello puramente naturale e terreno, sì da poter dire in verità che tra un uomo che vive nella Grazia di Dio ed uno che non vive nella Grazia di Dio, vi è la stessa differenza che esiste tra il Cielo e la terra.

Quando chiediamo a Gesù un beneficio particolare, un favore che nessun uomo è in grado di dare, un soccorso divino, chiediamo una Grazia. Il paralitico del Vangelo umilmente ha chiesto un vero miracolo e ha ottenuto anche la Grazia Divina.

Gesù è sempre generoso nel concedere doni e la nostra costante preghiera permette continui interventi della sua Grazia nella nostra vita.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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