VANGELO (Mt 9,1-8)

Giovedì 2 luglio 2015

XIII settimana del Tempo Ordinario

 

Gesù con gli apostoli

+ VANGELO (Mt 9,1-8)

Resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.

 

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all’altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati». Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Alzati e cammina”? Ma, perché sappiate che il Figlio dell’Uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Alzati –disse allora al paralitico–, prendi il tuo letto e va’ a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua. Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini. Parola del Signore

 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

In una società che si preoccupa eccessivamente dell’apparenza, andando oltre il limite del rispetto e della cura del corpo, Gesù oggi ci mostra l’importanza dell’anima. Anche se non si vede, l’anima è la vita del corpo, senza l’anima il corpo è costretto al deperimento, alla putrefazione.

L’anima viene ignorata anche dalla maggior parte dei cristiani, segno di indifferenza e di preoccupazioni rivolte alla materia.

C’è un equilibrio da trovare tra la spiritualità del Vangelo e le cose materiali necessarie, perché il corpo ha le sue esigenze ma è un grave danno dargli più di quanto necessita. Si arriva in questo modo all’idolatria del corpo, curandolo eccessivamente come se fosse l’unico aspetto importante della vita.

Il corpo non va mai trascurato, ma l’anima prevale nella considerazione totale. È vero che l’anima non si percepisce sensibilmente come il corpo, allora bisogna chiedersi da dove provengono i sentimenti, i ricordi, tutte le inclinazioni proprie di una persona.

Il corpo non ha queste facoltà, sono proprie dell’anima e chi si preoccupa di essa come del corpo, si santifica in questo mondo folle.

L’episodio narrato oggi ci mostra la forte preoccupazione di Gesù nei confronti dell’anima, anche se davanti a Lui si trovava un paralitico. Altri avrebbero fatto attenzione al suo stato fisico, Gesù immediatamente verificò spirito e corpo, mostrando la prevalenza dello spirito e non appena glielo portarono davanti,  gli disse: “Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati”.

Gesù si interessò dell’anima senza trascurare il corpo del paralitico.

Lo stesso continua a fare con ognuno di noi, Egli non si dimentica di nessuno, non trascura le richieste dei suoi adoratori, perché è Dio e in Lui la bontà è sempre attiva. Non condanna ma perdona quanti rientrano in sé e decidono di iniziare un cammino di Fede autentico.

In qualche modo ogni essere umano è paralitico in qualcosa, non appoggia bene sui valori cristiani, non osserva i Comandamenti come vuole Dio, non dedica molto tempo alla preghiera perché preoccupato eccessivamente delle cose mondane.

Chi si lascia avviluppare dalle preoccupazioni umane non ha più alcuna tensione verso la vita spirituale e non riesce ad osservare i Comandamenti. Gesù vuole ripetere “alzati e cammina” a tutti quelli che cadono e non si rialzano. Quelli che rimangono lontani da Dio e restano privi di gioia e di pace.

Gesù ha “il potere sulla terra di perdonare i peccati”, di donare -a chi la richiede- la vera Luce che illumina e vince anche le tenebre.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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