+ VANGELO (Mt 9,14-15)

Venerdì 12 febbraio 2016
Venerdì dopo le Ceneri

+ VANGELO (Mt 9,14-15)
Quando lo sposo sarà loro tolto, allora digiuneranno.

+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
In questi giorni impazza la discussione sulle unioni civili, e leggo che personaggi del mondo dello spettacolo in alcune manifestazioni canore mostrano i nastrini colorati per far conoscere la loro adesione alla lotta per il raggiungimento di obiettivi che renderanno gli interessati manifestamente immorali.
Loro ovviamente non si curano di questa verità, però dovrebbero sapere che in Cile e in numerose Nazioni dell’America Latina le separazioni tra omosessuali sposati sono di gran lunga superiori a quelle etereo. Il 37% in più. Significa che il matrimonio gay non è la panacea della felicità, non è la soluzione al male interiore che spinge a vivere nella depravazione.
Questi italiani “famosi” approfittano del palcoscenico per dichiarare la loro collaborazione per l’acquisizione di diritti doverosi, come affermano loro senza capirci nulla, senza avere capito il senso della loro vita…
È la solidarietà verso gli amici omosessuali, è la convinzione di una inferiorità morale a spingerli ad aderire a questa iniziativa.
Le persone serene, equilibrate e sane moralmente, non fanno ricorso a questi mezzucci per suscitare qualche applauso degli omosessuali e per entrare nella schiera dei difensori dei diritti di tutti, ma ignorano completamente sia la Costituzione italiana, sia la vera ragione dell’esistenza dell’uomo e della donna.
Difendono le unioni civili anche se non ne sono coinvolti, hanno problemi con la propria identità e vogliono riabilitarsi con se stessi.
Sono liberi di manifestare le loro opinioni, ma ci sarà un futuro in Italia senza più figli! La nostra società si trasformerà e si perderanno tutti i valori che finora hanno reso questa Nazione come tra le più importanti, la più bella di tutte.
Ieri abbiamo letto l’esternazione del cardinale Bagnasco e la sua accorata richiesta al Parlamento di non vietare il voto segreto. Due giorni fa lo ha deciso il presidente del Senato Grasso, giustamente accusato di non essere super partes. “Non concedo il voto segreto”. Con queste parole tranchant, taglienti, perentori ha deciso ancora una volta di schierarsi e di non rimanere arbitro del Senato.
Hanno accusato Grasso di essere “un arbitro che però ha preso parte…”.
Doverosa, ripeto, l’esternazione di Bagnasco, forse arrivata in ritardo o espressa anche per far conoscere la posizione della CEI rispetto a quella dei Prelati favorevoli ad ogni legge contraria al Vangelo, come le unioni civili, i matrimoni gay e quant’altro.
Queste le parole del cardinale Bagnasco: “Ci auguriamo tutti che il dibattito in Parlamento e nelle varie sedi istituzionali sia ampiamente democratico e tutti possano esprimersi ed essere considerate le loro obiezioni e che la libertà di coscienza di ciascuno su temi così delicati e fondamentali per la vita della società e delle persone sia non solo rispettata ma anche promossa con una votazione a scrutinio segreto”.
Immediata come un riflesso impulsivo è arrivata la risposta di un omosessuale dichiarato e sottosegretario al ministero delle Riforme Costituzionali e Rapporti con il Parlamento, Scalfarotto, deputato Pd. “Mi pare normale che sia il regolamento del Senato a stabilire quando c’è o non c’è il ricorso al voto segreto. Fa parte delle prerogative del Presidente del Senato e sarebbe bene che tutti rispettassero queste prerogative in maniera assoluta”.
Queste discussioni sono figli del nostro tempo, carico di immoralità e sregolatezza, senza più i valori morali di riferimento e che continua a riempire menti vuote di convinzioni che vanno pienamente contro la logica della vita.
Noi non siamo contro nessuno, non lottiamo contro le persone che scelgono le unioni civili né contro gli omosessuali, al contrario la nostra è una difesa della morale, del vero senso della vita e di una società che non deve diventare depravata come avviene nel mondo animale.
Chi lotta a favore delle unioni civili e chi pretende il matrimonio gay, anche il ricorso alle madri surrogate, sono tutti convinti della bontà delle loro scelte, ma la coscienza non possono mai avvertirla serena e pura. Nell’intimo c’è l’allarme che stanno compiendo azioni contro natura e prepotentemente egoistiche.
Se queste persone che pretendono questi diritti immorali vivessero questo tempo di Quaresima come insegna la Chiesa, facendo digiuni e penitenze, arriverebbero presto ad una illuminazione interiore che li porterebbe a vedere gli errori morali che commettono.
Tutti quelli che compiono mortificazioni, anche piccole, acquistano gradualmente il dominio della volontà e l’intelletto scopre la verità e la desidera. Le mortificazioni passive sono quelle che arrivano senza che le cerchiamo, e durante il giorno se ne incontrano parecchie. Fermiamoci a riflettere su questi episodi e sforziamoci di non reagire ma di praticare la pazienza, l’umiltà, la gioia, la mitezza, la bontà.
Sono più forti le mortificazioni volontarie, esse ci irrobustiscono nello spirito e formano le coscienze come vuole Gesù!

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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