VARIANTE ANAS MADDALONI-CAPUA: LE USCITE DI EMERGENZA CHE NON CI SONO.

di Peppino PASQUALINO

     E come al solito in Italia <nulla si muove> e si <tira a campare> in attesa del morto, in attesa del disastro; soltanto dopo, qualche magistrato di turno apre un fascicolo di inchiesta, si gonfia l’elenco degli indagati, si aprono processi infiniti, il tutto per esaurirsi in una bella scadenza dei termini per gli “imputati” che non reca giustizia a nessuno.

E’ di scena questa volta un asse viario di importanza strategica per la provincia casertana: la variante ANAS Maddaloni-Capua, valvola di sfogo di quell’intenso traffico veicolare che dalla cittadina adagiata lungo la vecchia via Appia doveva (e si sottolinea <doveva>, ndr) raggiungere il casello autostradale capuano e che, invece, abortisce il proprio percorso all’altezza dello svincolo autostradale di Santa Maria Capua Vetere.

     Entrando nel tunnel sottostante il Parco della Reggia borbonica casertana ci si accorge immediatamente della specifica segnaletica indicante le uscite di emergenza; ed è proprio con il primo segnale che iniziano i dubbi, in quanto l’indicazione dei metri da percorrere per raggiungere la prima uscita di emergenza (che puntualmente non esiste) non sono veritieri. E così via via che ci si inoltra lungo la galleria non si fa altro che incontrare segnali “verdi” indicanti metri da percorrere per non incontrare alcunché.

     Il tracciato stradale, lungo circa due chilometri, presenta le stesse <false> indicazioni anche in direzione opposta, ovvero in entrata, subito dopo lo svincolo di uscita per l’Ospedale casertano, inizia la nutrita serie di indicazioni di uscite di emergenza che non esistono. Soltanto nel bel mezzo del tunnel vi è una uscita di emergenza, una soltanto.

     La deficienza strutturale dell’asse viario è rimbalzata anche sui canali televisivi regionali e tutto fa sperare in una verifica da parte delle autorità competenti. Una domanda, però, nasce spontanea: ma in tanti anni da quando la variante è stata aperta al traffico, da quando il tunnel e tutta l’arteria viaria hanno ricevuto il “via” con tanto di collaudo, nessuno ha mai notato che in corrispondenza dei segnali di emergenza non si riscontra una corrispondente apertura per una evacuazione di emergenza in caso di incidente? Eppure la variante è percorsa quotidianamente da migliaia di veicoli, compresi quelli di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Locale, Polizia Provinciale, Vigili del Fuoco e, sicuramente, anche dai mezzi ANAS, quella azienda nazionale proprietaria dell’asse viario.

     Gli incidenti fino ad oggi non sono mancati, tutti risolti in modo più o meno bene; ma in caso di incidente più grave (speriamo mai, ndr), con coinvolgimento di automezzi che potrebbero generare fiamme e fumo all’interno della galleria come ci si dovrà comportare? Semplice: basta seguire la segnaletica che indica le uscite di emergenza…che non ci sono!    

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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